Il meteo autunnale si fa sentire in Italia
Il meteo autunnale ha fatto la sua comparsa nel Mediterraneo e in Italia, dopo un’estate dominata dall’Anticiclone Africano. Nonostante molti abbiano previsto la sua fine, l’Anticiclone potrebbe fare un ritorno inaspettato. Le ultime previsioni meteo indicano un cambiamento significativo a partire dal 17-18-19 settembre, con il possibile ritorno dell’Anticiclone Africano dal Sahara, che porterà un nuovo periodo di stabilità e calore su gran parte del territorio italiano.
Un’inaspettata ondata di calore in arrivo
Le previsioni meteo indicano che le temperature potrebbero raggiungere valori elevati per il periodo, soprattutto al Centro-Sud e sulle Isole Maggiori. Nel Sud Italia e sulle Isole Maggiori, le temperature potrebbero superare i 35°C, con picchi fino a 36/37°C in zone come la Sicilia e la Sardegna. Nel Centro Italia, le massime potrebbero oscillare tra i 30°C e i 35°C, specialmente lungo i versanti tirrenici e nelle aree interne. Anche nel Nord Italia si attendono massime attorno ai 30°C, sebbene il caldo sarà meno intenso rispetto al Sud.
Un’estate che si protrae in settembre
Questo ritorno di temperature estive in settembre è noto come “Estate settembrina” e potrebbe riportare giornate soleggiate e calde, interrompendo la fase di instabilità e piogge che ha caratterizzato i giorni precedenti. Nonostante il graduale accorciarsi delle giornate, l’impressione sarà di un’estate che non vuole cedere il passo all’autunno.
Possibili conseguenze del cambiamento del meteo
Tuttavia, l’aumento delle temperature in questo periodo può portare a conseguenze problematiche. Il surplus di energia nell’atmosfera, generato da temperature anomale, può alimentare fenomeni meteo estremi come temporali violenti, nubifragi, grandinate e persino tornado, soprattutto quando l’aria calda e umida entra in contatto con masse d’aria più fredde.
Monitorare l’evoluzione del meteo
Con l’avvicinarsi di ottobre, mese di transizione verso un meteo più fresco, il contrasto tra aria calda e fredda potrebbe intensificarsi, favorendo ulteriormente eventi estremi. Mari più caldi del normale potrebbero fornire ulteriore energia alle perturbazioni atmosferiche, aggravando la situazione. Sarà quindi importante monitorare l’evoluzione meteo per mitigare i rischi associati.
Segnali di un cambiamento più ampio
Nonostante il calendario meteorologico indichi la fine dell’estate con l’arrivo del 1° settembre, l’Italia sta già vivendo i segnali di un cambiamento più ampio. Oltre le Alpi, l’Atlantico si è risvegliato e il Vortice Polare comincia a manifestarsi, segnali inequivocabili dell’imminente autunno. In particolare, una depressione proveniente dal Nord Atlantico, già responsabile del peggioramento delle condizioni meteo, si intensificherà grazie a un’altra depressione arrivata dall’Islanda, portando un fronte ciclonico che trasformerà la settimana successiva in un periodo decisamente autunnale.
Un’estate che sembra non voler finire
Con l’arrivo di queste perturbazioni, più avanti nei giorni, l’estate sembra ancora una volta essere giunta al termine, incapace di mantenere le temperature elevate tipiche dell’Anticiclone Africano. Tuttavia, resta da vedere se riuscirà a recuperare terreno, in quanto altri elementi climatici in questo periodo sono come imbizzarriti, uno di questi si chiama ITCZ che ha portato piogge tropicali fin sino all’Italia.
Cambiamenti globali del meteo
A livello globale, il meteo sta subendo cambiamenti notevoli con l’avvento del Vortice Polare Troposferico sull’Artico, alimentato dalla riduzione delle ore di luce e dal raffreddamento stagionale. Questo fenomeno sta contribuendo a un significativo abbassamento delle temperature nell’Artico russo orientale e canadese, intensificando il vortice stesso. Ma nel frattempo, ci sono fortissime ondate di caldo nel Nord America, con record di calura per settembre.
Il raffreddamento artico e le sue conseguenze
Il raffreddamento artico si traduce in basse pressioni atmosferiche vicino al Polo Nord, favorendo lo sviluppo di circolazioni cicloniche attorno al Mar Glaciale Artico. Ciò rallenta il ritiro dei ghiacci marini estivi, mantenendo il ghiaccio marino aggregato intorno alla calotta polare. Le temperature negative e i venti ciclonici contribuiscono all’espansione del ghiaccio marino. Allo stesso tempo, aumenterà la violenza degli scambi di masse d’aria tra nord e sud, ad esempio, in settimana avremo un’eccezionale ondata di freddo settembrina, segno che il meteo diventa sempre più estremo. L’unica speranza è che le correnti oceaniche continuino tutto l’autunno e l’inverno a spingersi verso il Mediterraneo, allontanando lo spettro terribile del caldo fuori stagione.