Il meteo dell’autunno: un drastico cambiamento
Stiamo discutendo del meteo stagionale, non di quello astronomico. L’estate, per quanto ci riguarda, si è conclusa il 31 agosto e con l’arrivo del 1° settembre, abbiamo dato il benvenuto all’autunno. Un autunno che sta sorprendendo per il drastico cambiamento di circolazione che sta sconvolgendo l’Europa e che presto raggiungerà anche l’Italia.
L’autunno è un argomento di cui si è parlato e si continuerà a parlare. Ora si discute di settembre, ma presto sarà necessario affrontare il “tema ottobre”, poiché le indicazioni meteorologiche puntano decisamente in una direzione. La direzione di un autunno ancora più intenso.
Le conseguenze di un’estate torrida
Ma da dove deriva tutta questa intensità? La risposta è semplice: da un’estate che ha causato molti problemi. Il sole e il caldo, soprattutto a luglio e agosto, non hanno dato tregua. Sì, ci sono stati brevi periodi di temporali – soprattutto a Ferragosto – ma seguiti da un immediato ritorno del caldo torrido.
Caldo torrido o meno, è certo che le temperature di luglio e agosto rimarranno impresse nella nostra memoria. Abbiamo sentito dire che non erano paragonabili a quelle dell’anno precedente. Questo è un errore… Nel 2023 abbiamo raggiunto temperature record, soprattutto nella seconda metà di luglio, quest’anno no. Questo è vero, ma non significa che il caldo non sia stato soffocante, addirittura eccezionale.
Non è necessario stabilire ogni volta nuovi record di temperatura per causare disagio, perché superare i record dell’anno precedente avrebbe significato raggiungere temperature massime di 50°C…
Un’estate rovente che lascia il segno
A parte un giugno decisamente autunnale nel Nord Italia – con effetti molto più limitati nel resto del Paese – è stata un’altra estate torrida. Un’altra estate che ha lasciato come eredità un notevole calore, come al solito le temperature delle acque superficiali del Mediterraneo sono incredibilmente superiori alla media stagionale.
Abbiamo menzionato il Nord Italia, giustamente, perché la differenza con il resto della penisola è stata notevole. Altrove, infatti, non c’è stata traccia di pioggia e le poche precipitazioni che si sono verificate non hanno avuto alcun effetto. Non hanno alleviato la gravissima siccità che ancora affligge diverse aree dell’Italia. Non hanno certo soddisfatto la richiesta d’acqua della vegetazione, che in alcune regioni sta soffrendo come mai prima.
Quindi, in definitiva, è stata un’estate terribilmente calda per tutti e secca per molti. Questo è il solito triste bilancio estivo.
Il meteo dell’autunno: un drastico cambiamento
Stiamo discutendo del meteo stagionale, non di quello astronomico. L’estate, per quanto ci riguarda, si è conclusa il 31 agosto e con l’arrivo del 1° settembre, abbiamo dato il benvenuto all’autunno. Un autunno che sta sorprendendo per il drastico cambiamento di circolazione che sta sconvolgendo l’Europa e che presto raggiungerà anche l’Italia.
L’autunno è un argomento di cui si è parlato e si continuerà a parlare. Ora si discute di settembre, ma presto sarà necessario affrontare il “tema ottobre”, poiché le indicazioni meteorologiche puntano decisamente in una direzione. La direzione di un autunno ancora più intenso.
Le conseguenze di un’estate torrida
Ma da dove deriva tutta questa intensità? La risposta è semplice: da un’estate che ha causato molti problemi. Il sole e il caldo, soprattutto a luglio e agosto, non hanno dato tregua. Sì, ci sono stati brevi periodi di temporali – soprattutto a Ferragosto – ma seguiti da un immediato ritorno del caldo torrido.
Caldo torrido o meno, è certo che le temperature di luglio e agosto rimarranno impresse nella nostra memoria. Abbiamo sentito dire che non erano paragonabili a quelle dell’anno precedente. Questo è un errore… Nel 2023 abbiamo raggiunto temperature record, soprattutto nella seconda metà di luglio, quest’anno no. Questo è vero, ma non significa che il caldo non sia stato soffocante, addirittura eccezionale.
Non è necessario stabilire ogni volta nuovi record di temperatura per causare disagio, perché superare i record dell’anno precedente avrebbe significato raggiungere temperature massime di 50°C…
Un’estate rovente che lascia il segno
A parte un giugno decisamente autunnale nel Nord Italia – con effetti molto più limitati nel resto del Paese – è stata un’altra estate torrida. Un’altra estate che ha lasciato come eredità un notevole calore, come al solito le temperature delle acque superficiali del Mediterraneo sono incredibilmente superiori alla media stagionale.
Abbiamo menzionato il Nord Italia, giustamente, perché la differenza con il resto della penisola è stata notevole. Altrove, infatti, non c’è stata traccia di pioggia e le poche precipitazioni che si sono verificate non hanno avuto alcun effetto. Non hanno alleviato la gravissima siccità che ancora affligge diverse aree dell’Italia. Non hanno certo soddisfatto la richiesta d’acqua della vegetazione, che in alcune regioni sta soffrendo come mai prima.
Quindi, in definitiva, è stata un’estate terribilmente calda per tutti e secca per molti. Questo è il solito triste bilancio estivo.
Il meteo dell’autunno: un drastico cambiamento
Stiamo discutendo del meteo stagionale, non di quello astronomico. L’estate, per quanto ci riguarda, si è conclusa il 31 agosto e con l’arrivo del 1° settembre, abbiamo dato il benvenuto all’autunno. Un autunno che sta sorprendendo per il drastico cambiamento di circolazione che sta sconvolgendo l’Europa e che presto raggiungerà anche l’Italia.
L’autunno è un argomento di cui si è parlato e si continuerà a parlare. Ora si discute di settembre, ma presto sarà necessario affrontare il “tema ottobre”, poiché le indicazioni meteorologiche puntano decisamente in una direzione. La direzione di un autunno ancora più intenso.
Le conseguenze di un’estate torrida
Ma da dove deriva tutta questa intensità? La risposta è semplice: da un’estate che ha causato molti problemi. Il sole e il caldo, soprattutto a luglio e agosto, non hanno dato tregua. Sì, ci sono stati brevi periodi di temporali – soprattutto a Ferragosto – ma seguiti da un immediato ritorno del caldo torrido.
Caldo torrido o meno, è certo che le temperature di luglio e agosto rimarranno impresse nella nostra memoria. Abbiamo sentito dire che non erano paragonabili a quelle dell’anno precedente. Questo è un errore… Nel 2023 abbiamo raggiunto temperature record, soprattutto nella seconda metà di luglio, quest’anno no. Questo è vero, ma non significa che il caldo non sia stato soffocante, addirittura eccezionale.
Non è necessario stabilire ogni volta nuovi record di temperatura per causare disagio, perché superare i record dell’anno precedente avrebbe significato raggiungere temperature massime di 50°C…
Un’estate rovente che lascia il segno
A parte un giugno decisamente autunnale nel Nord Italia – con effetti molto più limitati nel resto del Paese – è stata un’altra estate torrida. Un’altra estate che ha lasciato come eredità un notevole calore, come al solito le temperature delle acque superficiali del Mediterraneo sono incredibilmente superiori alla media stagionale.
Abbiamo menzionato il Nord Italia, giustamente, perché la differenza con il resto della penisola è stata notevole. Altrove, infatti, non c’è stata traccia di pioggia e le poche precipitazioni che si sono verificate non hanno avuto alcun effetto. Non hanno alleviato la gravissima siccità che ancora affligge diverse aree dell’Italia. Non hanno certo soddisfatto la richiesta d’acqua della vegetazione, che in alcune regioni sta soffrendo come mai prima.
Quindi, in definitiva, è stata un’estate terribilmente calda per tutti e secca per molti. Questo è il solito triste bilancio estivo.
Il meteo dell’autunno: un drastico cambiamento
Stiamo discutendo del meteo stagionale, non di quello astronomico. L’estate, per quanto ci riguarda, si è conclusa il 31 agosto e con l’arrivo del 1° settembre, abbiamo dato il benvenuto all’autunno. Un autunno che sta sorprendendo per il drastico cambiamento di circolazione che sta sconvolgendo l’Europa e che presto raggiungerà anche l’Italia.
L’autunno è un argomento di cui si è parlato e si continuerà a parlare. Ora si discute di settembre, ma presto sarà necessario affrontare il “tema ottobre”, poiché le indicazioni meteorologiche puntano decisamente in una direzione. La direzione di un autunno ancora più intenso.
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Ma da dove deriva tutta questa intensità? La risposta è semplice: da un’estate che ha causato molti problemi. Il sole e il caldo, soprattutto a luglio e agosto, non hanno dato tregua. Sì, ci sono stati brevi periodi di temporali – soprattutto a Ferragosto – ma seguiti da un immediato ritorno del caldo torrido.
Caldo torrido o meno, è certo che le temperature di luglio e agosto rimarranno impresse nella nostra memoria. Abbiamo sentito dire che non erano paragonabili a quelle dell’anno precedente. Questo è un errore… Nel 2023 abbiamo raggiunto temperature record, soprattutto nella seconda metà di luglio, quest’anno no. Questo è vero, ma non significa che il caldo non sia stato soffocante, addirittura eccezionale.
Non è necessario stabilire ogni volta nuovi record di temperatura per causare disagio, perché superare i record dell’anno precedente avrebbe significato raggiungere temperature massime di 50°C…
Un’estate rovente che lascia il segno
A parte un giugno decisamente autunnale nel Nord Italia – con effetti molto più limitati nel resto del Paese – è stata un’altra estate torrida. Un’altra estate che ha lasciato come eredità un notevole calore, come al solito le temperature delle acque superficiali del Mediterraneo sono incredibilmente superiori alla media stagionale.
Abbiamo menzionato il Nord Italia, giustamente, perché la differenza con il resto della penisola è stata notevole. Altrove, infatti, non c’è stata traccia di pioggia e le poche precipitazioni che si sono verificate non hanno avuto alcun effetto. Non hanno alleviato la gravissima siccità che ancora affligge diverse aree dell’Italia. Non hanno certo soddisfatto la richiesta d’acqua della vegetazione, che in alcune regioni sta soffrendo come mai prima.
Quindi, in definitiva, è stata un’estate terribilmente calda per tutti e secca per molti. Questo è il solito triste bilancio estivo.
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Stiamo discutendo del meteo stagionale, non di quello astronomico. L’estate, per quanto ci riguarda, si è conclusa il 31 agosto e con l’arrivo del 1° settembre, abbiamo dato il benvenuto all’autunno. Un autunno che sta sorprendendo per il drastico cambiamento di circolazione che sta sconvolgendo l’Europa e che presto raggiungerà anche l’Italia.
L’autunno è un argomento di cui si è parlato e si continuerà a parlare. Ora si discute di settembre, ma presto sarà necessario affrontare il “tema ottobre”, poiché le indicazioni meteorologiche puntano decisamente in una direzione. La direzione di un autunno ancora più intenso.
Le conseguenze di un’estate torrida
Ma da dove deriva tutta questa intensità? La risposta è semplice: da un’estate che ha causato molti problemi. Il sole e il caldo, soprattutto a luglio e agosto, non hanno dato tregua. Sì, ci sono stati brevi periodi di temporali – soprattutto a Ferragosto – ma seguiti da un immediato ritorno del caldo torrido.
Caldo torrido o meno, è certo che le temperature di luglio e agosto rimarranno impresse nella nostra memoria. Abbiamo sentito dire che non erano paragonabili a quelle dell’anno precedente. Questo è un errore… Nel 2023 abbiamo raggiunto temperature record, soprattutto nella seconda metà di luglio, quest’anno no. Questo è vero, ma non significa che il caldo non sia stato soffocante, addirittura eccezionale.
Non è necessario stabilire ogni volta nuovi record di temperatura per causare disagio, perché superare i record dell’anno precedente avrebbe significato raggiungere temperature massime di 50°C…
Un’estate rovente che lascia il segno
A parte un giugno decisamente autunnale nel Nord Italia – con effetti molto più limitati nel resto del Paese – è stata un’altra estate torrida. Un’altra estate che ha lasciato come eredità un notevole calore, come al solito le temperature delle acque superficiali del Mediterraneo sono incredibilmente superiori alla media stagionale.
Abbiamo menzionato il Nord Italia, giustamente, perché la differenza con il resto della penisola è stata notevole. Altrove, infatti, non c’è stata traccia di pioggia e le poche precipitazioni che si sono verificate non hanno avuto alcun effetto. Non hanno alleviato la gravissima siccità che ancora affligge diverse aree dell’Italia. Non hanno certo soddisfatto la richiesta d’acqua della vegetazione, che in alcune regioni sta soffrendo come mai prima.
Quindi, in definitiva, è stata un’estate terribilmente calda per tutti e secca per molti. Questo è il solito triste bilancio estivo.
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Stiamo discutendo del meteo stagionale, non di quello astronomico. L’estate, per quanto ci riguarda, si è conclusa il 31 agosto e con l’arrivo del 1° settembre, abbiamo dato il benvenuto all’autunno. Un autunno che sta sorprendendo per il drastico cambiamento di circolazione che sta sconvolgendo l’Europa e che presto raggiungerà anche l’Italia.
L’autunno è un argomento di cui si è parlato e si continuerà a parlare. Ora si discute di settembre, ma presto sarà necessario affrontare il “tema ottobre”, poiché le indicazioni meteorologiche puntano decisamente in una direzione. La direzione di un autunno ancora più intenso.
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Caldo torrido o meno, è certo che le temperature di luglio e agosto rimarranno impresse nella nostra memoria. Abbiamo sentito dire che non erano paragonabili a quelle dell’anno precedente. Questo è un errore… Nel 2023 abbiamo raggiunto temperature record, soprattutto nella seconda metà di luglio, quest’anno no. Questo è vero, ma non significa che il caldo non sia stato soffocante, addirittura eccezionale.
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A parte un giugno decisamente autunnale nel Nord Italia – con effetti molto più limitati nel resto del Paese – è stata un’altra estate torrida. Un’altra estate che ha lasciato come eredità un notevole calore, come al solito le temperature delle acque superficiali del Mediterraneo sono incredibilmente superiori alla media stagionale.
Abbiamo menzionato il Nord Italia, giustamente, perché la differenza con il resto della penisola è stata notevole. Altrove, infatti, non c’è stata traccia di pioggia e le poche precipitazioni che si sono verificate non hanno avuto alcun effetto. Non hanno alleviato la gravissima siccità che ancora affligge diverse aree dell’Italia. Non hanno certo soddisfatto la richiesta d’acqua della vegetazione, che in alcune regioni sta soffrendo come mai prima.
Quindi, in definitiva, è stata un’estate terribilmente calda per tutti e secca per molti. Questo è il solito triste bilancio estivo.
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Stiamo discutendo del meteo stagionale, non di quello astronomico. L’estate, per quanto ci riguarda, si è conclusa il 31 agosto e con l’arrivo del 1° settembre, abbiamo dato il benvenuto all’autunno. Un autunno che sta sorprendendo per il drastico cambiamento di circolazione che sta sconvolgendo l’Europa e che presto raggiungerà anche l’Italia.
L’autunno è un argomento di cui si è parlato e si continuerà a parlare. Ora si discute di settembre, ma presto sarà necessario affrontare il “tema ottobre”, poiché le indicazioni meteorologiche puntano decisamente in una direzione. La direzione di un autunno ancora più intenso.
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Abbiamo menzionato il Nord Italia, giustamente, perché la differenza con il resto della penisola è stata notevole. Altrove, infatti, non c’è stata traccia di pioggia e le poche precipitazioni che si sono verificate non hanno avuto alcun effetto. Non hanno alleviato la gravissima siccità che ancora affligge diverse aree dell’Italia. Non hanno certo soddisfatto la richiesta d’acqua della vegetazione, che in alcune regioni sta soffrendo come mai prima.
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Caldo torrido o meno, è certo che le temperature di luglio e agosto rimarranno impresse nella nostra memoria. Abbiamo sentito dire che non erano paragonabili a quelle dell’anno precedente. Questo è un errore… Nel 2023 abbiamo raggiunto temperature record, soprattutto nella seconda metà di luglio, quest’anno no. Questo è vero, ma non significa che il caldo non sia stato soffocante, addirittura eccezionale.
Non è necessario stabilire ogni volta nuovi record di temperatura per causare disagio, perché superare i record dell’anno precedente avrebbe significato raggiungere temperature massime di 50°C…
Un’estate rovente che lascia il segno
A parte un giugno decisamente autunnale nel Nord Italia – con effetti molto più limitati nel resto del Paese – è stata un’altra estate torrida. Un’altra estate che ha lasciato come eredità un notevole calore, come al solito le temperature delle acque superficiali del Mediterraneo sono incredibilmente superiori alla media stagionale.
Abbiamo menzionato il Nord Italia, giustamente, perché la differenza con il resto della penisola è stata notevole. Altrove, infatti, non c’è stata traccia di pioggia e le poche precipitazioni che si sono verificate non hanno avuto alcun effetto. Non hanno alleviato la gravissima siccità che ancora affligge diverse aree dell’Italia. Non hanno certo soddisfatto la richiesta d’acqua della vegetazione, che in alcune regioni sta soffrendo come mai prima.
Quindi, in definitiva, è stata un’estate terribilmente calda per tutti e secca per molti. Questo è il solito triste bilancio estivo.
Il meteo dell’autunno: un drastico cambiamento
Stiamo discutendo del meteo stagionale, non di quello astronomico. L’estate, per quanto ci riguarda, si è conclusa il 31 agosto e con l’arrivo del 1° settembre, abbiamo dato il benvenuto all’autunno. Un autunno che sta sorprendendo per il drastico cambiamento di circolazione che sta sconvolgendo l’Europa e che presto raggiungerà anche l’Italia.
L’autunno è un argomento di cui si è parlato e si continuerà a parlare. Ora si discute di settembre, ma presto sarà necessario affrontare il “tema ottobre”, poiché le indicazioni meteorologiche puntano decisamente in una direzione. La direzione di un autunno ancora più intenso.
Le conseguenze di un’estate torrida
Ma da dove deriva tutta questa intensità? La risposta è semplice: da un’estate che ha causato molti problemi. Il sole e il caldo, soprattutto a luglio e agosto, non hanno dato tregua. Sì, ci sono stati brevi periodi di temporali – soprattutto a Ferragosto – ma seguiti da un immediato ritorno del caldo torrido.
Caldo torrido o meno, è certo che le temperature di luglio e agosto rimarranno impresse nella nostra memoria. Abbiamo sentito dire che non erano paragonabili a quelle dell’anno precedente. Questo è un errore… Nel 2023 abbiamo raggiunto temperature record, soprattutto nella seconda metà di luglio, quest’anno no. Questo è vero, ma non significa che il caldo non sia stato soffocante, addirittura eccezionale.
Non è necessario stabilire ogni volta nuovi record di temperatura per causare disagio, perché superare i record dell’anno precedente avrebbe significato raggiungere temperature massime di 50°C…
Un’estate rovente che lascia il segno
A parte un giugno decisamente autunnale nel Nord Italia – con effetti molto più limitati nel resto del Paese – è stata un’altra estate torrida. Un’altra estate che ha lasciato come eredità un notevole calore, come al solito le temperature delle acque superficiali del Mediterraneo sono incredibilmente superiori alla media stagionale.
Abbiamo menzionato il Nord Italia, giustamente, perché la differenza con il resto della penisola è stata notevole. Altrove, infatti, non c’è stata traccia di pioggia e le poche precipitazioni che si sono verificate non hanno avuto alcun effetto. Non hanno alleviato la gravissima siccità che ancora affligge diverse aree dell’Italia. Non hanno certo soddisfatto la richiesta d’acqua della vegetazione, che in alcune regioni sta soffrendo come mai prima.
Quindi, in definitiva, è stata un’estate terribilmente calda per tutti e secca per molti. Questo è il solito triste bilancio estivo.
Il meteo dell’autunno: un drastico cambiamento
Stiamo discutendo del meteo stagionale, non di quello astronomico. L’estate, per quanto ci riguarda, si è conclusa il 31 agosto e con l’arrivo del 1° settembre, abbiamo dato il benvenuto all’autunno. Un autunno che sta sorprendendo per il drastico cambiamento di circolazione che sta sconvolgendo l’Europa e che presto raggiungerà anche l’Italia.
L’autunno è un argomento di cui si è parlato e si continuerà a parlare. Ora si discute di settembre, ma presto sarà necessario affrontare il “tema ottobre”, poiché le indicazioni meteorologiche puntano decisamente in una direzione. La direzione di un autunno ancora più intenso.
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Ma da dove deriva tutta questa intensità? La risposta è semplice: da un’estate che ha causato molti problemi. Il sole e il caldo, soprattutto a luglio e agosto, non hanno dato tregua. Sì, ci sono stati brevi periodi di temporali – soprattutto a Ferragosto – ma seguiti da un immediato ritorno del caldo torrido.
Caldo torrido o meno, è certo che le temperature di luglio e agosto rimarranno impresse nella nostra memoria. Abbiamo sentito dire che non erano paragonabili a quelle dell’anno precedente. Questo è un errore… Nel 2023 abbiamo raggiunto temperature record, soprattutto nella seconda metà di luglio, quest’anno no. Questo è vero, ma non significa che il caldo non sia stato soffocante, addirittura eccezionale.
Non è necessario stabilire ogni volta nuovi record di temperatura per causare disagio, perché superare i record dell’anno precedente avrebbe significato raggiungere temperature massime di 50°C…
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A parte un giugno decisamente autunnale nel Nord Italia – con effetti molto più limitati nel resto del Paese – è stata un’altra estate torrida. Un’altra estate che ha lasciato come eredità un notevole calore, come al solito le temperature delle acque superficiali del Mediterraneo sono incredibilmente superiori alla media stagionale.
Abbiamo menzionato il Nord Italia, giustamente, perché la differenza con il resto della penisola è stata notevole. Altrove, infatti, non c’è stata traccia di pioggia e le poche precipitazioni che si sono verificate non hanno avuto alcun effetto. Non hanno alleviato la gravissima siccità che ancora affligge diverse aree dell’Italia. Non hanno certo soddisfatto la richiesta d’acqua della vegetazione, che in alcune regioni sta soffrendo come mai prima.
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Stiamo discutendo del meteo stagionale, non di quello astronomico. L’estate, per quanto ci riguarda, si è conclusa il 31 agosto e con l’arrivo del 1° settembre, abbiamo dato il benvenuto all’autunno. Un autunno che sta sorprendendo per il drastico cambiamento di circolazione che sta sconvolgendo l’Europa e che presto raggiungerà anche l’Italia.
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Caldo torrido o meno, è certo che le temperature di luglio e agosto rimarranno impresse nella nostra memoria. Abbiamo sentito dire che non erano paragonabili a quelle dell’anno precedente. Questo è un errore… Nel 2023 abbiamo raggiunto temperature record, soprattutto nella seconda metà di luglio, quest’anno no. Questo è vero, ma non significa che il caldo non sia stato soffocante, addirittura eccezionale.
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A parte un giugno decisamente autunnale nel Nord Italia – con effetti molto più limitati nel resto del Paese – è stata un’altra estate torrida. Un’altra estate che ha lasciato come eredità un notevole calore, come al solito le temperature delle acque superficiali del Mediterraneo sono incredibilmente superiori alla media stagionale.
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Abbiamo menzionato il Nord Italia, giustamente, perché la differenza con il resto della penisola è stata notevole. Altrove, infatti, non c’è stata traccia di pioggia e le poche precipitazioni che si sono verificate non hanno avuto alcun effetto. Non hanno alleviato la gravissima siccità che ancora affligge diverse aree dell’Italia. Non hanno certo soddisfatto la richiesta d’acqua della vegetazione, che in alcune regioni sta soffrendo come mai prima.
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Le conseguenze di un’estate torrida
Ma da dove deriva tutta questa intensità? La risposta è semplice: da un’estate che ha causato molti problemi. Il sole e il caldo, soprattutto a luglio e agosto, non hanno dato tregua. Sì, ci sono stati brevi periodi di temporali – soprattutto a Ferragosto – ma seguiti da un immediato ritorno del caldo torrido.
Caldo torrido o meno, è certo che le temperature di luglio e agosto rimarranno impresse nella nostra memoria. Abbiamo sentito dire che non erano paragonabili a quelle dell’anno precedente. Questo è un errore… Nel 2023 abbiamo raggiunto temperature record, soprattutto nella seconda metà di luglio, quest’anno no. Questo è vero, ma non significa che il caldo non sia stato soffocante, addirittura eccezionale.
Non è necessario stabilire ogni volta nuovi record di temperatura per causare disagio, perché superare i record dell’anno precedente avrebbe significato raggiungere temperature massime di 50°C…
Un’estate rovente che lascia il segno
A parte un giugno decisamente autunnale nel Nord Italia – con effetti molto più limitati nel resto del Paese – è stata un’altra estate torrida. Un’altra estate che ha lasciato come eredità un notevole calore, come al solito le temperature delle acque superficiali del Mediterraneo sono incredibilmente superiori alla media stagionale.
Abbiamo menzionato il Nord Italia, giustamente, perché la differenza con il resto della penisola è stata notevole. Altrove, infatti, non c’è stata traccia di pioggia e le poche precipitazioni che si sono verificate non hanno avuto alcun effetto. Non hanno alleviato la gravissima siccità che ancora affligge diverse aree dell’Italia. Non hanno certo soddisfatto la richiesta d’acqua della vegetazione, che in alcune regioni sta soffrendo come mai prima.
Quindi, in definitiva, è stata un’estate terribilmente calda per tutti e secca per molti. Questo è il solito triste bilancio estivo.
Il meteo dell’autunno: un drastico cambiamento
Stiamo discutendo del meteo stagionale, non di quello astronomico. L’estate, per quanto ci riguarda, si è conclusa il 31 agosto e con l’arrivo del 1° settembre, abbiamo dato il benvenuto all’autunno. Un autunno che sta sorprendendo per il drastico cambiamento di circolazione che sta sconvolgendo l’Europa e che presto raggiungerà anche l’Italia.
L’autunno è un argomento di cui si è parlato e si continuerà a parlare. Ora si discute di settembre, ma presto sarà necessario affrontare il “tema ottobre”, poiché le indicazioni meteorologiche puntano decisamente in una direzione. La direzione di un autunno ancora più intenso.
Le conseguenze di un’estate torrida
Ma da dove deriva tutta questa intensità? La risposta è semplice: da un’estate che ha causato molti problemi. Il sole e il caldo, soprattutto a luglio e agosto, non hanno dato tregua. Sì, ci sono stati brevi periodi di temporali – soprattutto a Ferragosto – ma seguiti da un immediato ritorno del caldo torrido.
Caldo torrido o meno, è certo che le temperature di luglio e agosto rimarranno impresse nella nostra memoria. Abbiamo sentito dire che non erano paragonabili a quelle dell’anno precedente. Questo è un errore… Nel 2023 abbiamo raggiunto temperature record, soprattutto nella seconda metà di luglio, quest’anno no. Questo è vero, ma non significa che il caldo non sia stato soffocante, addirittura eccezionale.
Non è necessario stabilire ogni volta nuovi record di temperatura per causare disagio, perché superare i record dell’anno precedente avrebbe significato raggiungere temperature massime di 50°C…
Un’estate rovente che lascia il segno
A parte un giugno decisamente autunnale nel Nord Italia – con effetti molto più limitati nel resto del Paese – è stata un’altra estate torrida. Un’altra estate che ha lasciato come eredità un notevole calore, come al solito le temperature delle acque superficiali del Mediterraneo sono incredibilmente superiori alla media stagionale.
Abbiamo menzionato il Nord Italia, giustamente, perché la differenza con il resto della penisola è stata notevole. Altrove, infatti, non c’è stata traccia di pioggia e le poche precipitazioni che si sono verificate non hanno avuto alcun effetto. Non hanno alleviato la gravissima siccità che ancora affligge diverse aree dell’Italia. Non hanno certo soddisfatto la richiesta d’acqua della vegetazione, che in alcune regioni sta soffrendo come mai prima.
Quindi, in definitiva, è stata un’estate terribilmente calda per tutti e secca per molti. Questo è il solito triste bilancio estivo.
Il meteo dell’autunno: un drastico cambiamento
Stiamo discutendo del meteo stagionale, non di quello astronomico. L’estate, per quanto ci riguarda, si è conclusa il 31 agosto e con l’arrivo del 1° settembre, abbiamo dato il benvenuto all’autunno. Un autunno che sta sorprendendo per il drastico cambiamento di circolazione che sta sconvolgendo l’Europa e che presto raggiungerà anche l’Italia.
L’autunno è un argomento di cui si è parlato e si continuerà a parlare. Ora si discute di settembre, ma presto sarà necessario affrontare il “tema ottobre”, poiché le indicazioni meteorologiche puntano decisamente in una direzione. La direzione di un autunno ancora più intenso.
Le conseguenze di un’estate torrida
Ma da dove deriva tutta questa intensità? La risposta è semplice: da un’estate che ha causato molti problemi. Il sole e il caldo, soprattutto a luglio e agosto, non hanno dato tregua. Sì, ci sono stati brevi periodi di temporali – soprattutto a Ferragosto – ma seguiti da un immediato ritorno del caldo torrido.
Caldo torrido o meno, è certo che le temperature di luglio e agosto rimarranno impresse nella nostra memoria. Abbiamo sentito dire che non erano paragonabili a quelle dell’anno precedente. Questo è un errore… Nel 2023 abbiamo raggiunto temperature record, soprattutto nella seconda metà di luglio, quest’anno no. Questo è vero, ma non significa che il caldo non sia stato soffocante, addirittura eccezionale.
Non è necessario stabilire ogni volta nuovi record di temperatura per causare disagio, perché superare i record dell’anno precedente avrebbe significato raggiungere temperature massime di 50°C…
Un’estate rovente che lascia il segno
A parte un giugno decisamente autunnale nel Nord Italia – con effetti molto più limitati nel resto del Paese – è stata un’altra estate torrida. Un’altra estate che ha lasciato come eredità un notevole calore, come al solito le temperature delle acque superficiali del Mediterraneo sono incredibilmente superiori alla media stagionale.
Abbiamo menzionato il Nord Italia, giustamente, perché la differenza con il resto della penisola è stata notevole. Altrove, infatti, non c’è stata traccia di pioggia e le poche precipitazioni che si sono verificate non hanno avuto alcun effetto. Non hanno alleviato la gravissima siccità che ancora affligge diverse aree dell’Italia. Non hanno certo soddisfatto la richiesta d’acqua della vegetazione, che in alcune regioni sta soffrendo come mai prima.
Quindi, in definitiva, è stata un’estate terribilmente calda per tutti e secca per molti. Questo è il solito triste bilancio estivo.