Un’ondata di aria fredda di origine artico-marittima, prevista per giovedì 12 settembre, porterà un drastico cambiamento nel meteo del nostro Paese.
Si prevede che il Nord e parte del Centro Italia saranno interessati da piogge e temporali, accompagnati da un significativo calo delle temperature. Questo disturbo meteorologico causerà un meteo instabile, con temporali localmente intensi e un anticipo del meteo tipico di fine autunno.
Questo afflusso di aria fredda darà inizio a un periodo particolarmente rigido per l’Europa centro-meridionale e il Nord Africa, con temperature che scenderanno fino a 4-6°C sotto la media, raggiungendo valori record per il periodo, come indicato dall’Extreme Forecast Index.
Che cos’è l’Extreme Forecast Index e a cosa serve?
L’Extreme Forecast Index (EFI) è un indice creato dal Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF). È utilizzato per determinare quanto le condizioni meteorologiche previste si discostano dal meteo tipico di una specifica località.
Il suo obiettivo principale è quello di identificare eventi meteorologici eccezionali o estremi (come forti tempeste, ondate di calore o di freddo, piogge intense, ecc.) con una probabilità elevata che si verifichino. L’EFI si basa sul confronto tra le previsioni attuali e i dati storici del meteo.
L’indice varia da -1 a +1:
– Valori vicini a +1 indicano che l’evento meteorologico sarà eccezionalmente caldo, piovoso, ventoso, ecc., rispetto alla media.
– Valori vicini a -1 indicano che le condizioni saranno eccezionalmente fredde, o che ci sarà una scarsità di pioggia o vento rispetto al normale.
– Valori prossimi allo 0 indicano condizioni meteorologiche previste normali o vicine alla media.
Nel caso specifico, come si può vedere dalla mappa seguente, i valori sull’Italia saranno compresi tra -0.8 e -1. Questo significa che il meteo sarà estremamente anomalo rispetto alla norma, ma in senso negativo rispetto a determinati parametri climatici.
Un EFI tra -0.8 e -1 indica temperature estremamente basse: potrebbe trattarsi di un’ondata di freddo anomala, con temperature significativamente più basse rispetto alla media stagionale.
È prevista anche la neve?
A seguito di quanto detto, è importante aggiungere che, a causa del calo delle temperature, oltre alla pioggia abbondante, si prevede la prima nevicata sulle Alpi fino a quote relativamente basse per il periodo. I fiocchi di neve potrebbero scendere fino a 1500 metri. Anche l’Appennino centro-settentrionale (Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo) potrebbe vedere le cime più alte imbiancate, comunque oltre i 1800-2000 metri di quota.