Le proiezioni meteo per l’inverno 2024-2025 prevedono un periodo di freddo intenso per l’Italia, simile a quello sperimentato nel 2017.
Secondo alcuni indici teleconnettivi, l’Italia potrebbe essere esposta a un alto rischio di gelate e nevicate, a causa di diversi fenomeni meteorologici globali, come la Quasi Biennal Oscillation (QBO) e l’Open Solar Flux (OSF).
Questi elementi potrebbero favorire l’ingresso di correnti d’aria fredda provenienti dalla Russia e dalla Scandinavia, portando a temperature molto basse e a nevicate copiose.
Quali sono la QBO e l’Open Solar Flux?
La QBO è l’unica teleconnessione di tipo stratosferico e analizza la ciclicità naturale dell’inversione zonale che caratterizza le correnti equatoriali a 50-30 hPa.
Il punto di forza dell’indice è la sua interazione con i minimi e massimi solari, che favorisce o impedisce il riscaldamento stratosferico durante l’inverno (quest’ultimo strettamente correlato a eventi di irruzioni di aria fredda alle medie latitudini).
Valori negativi della QBO indicano venti che soffiano da est a ovest (easterlies), mentre valori positivi indicano venti che soffiano da ovest a est (westerlies).
In particolare, la probabilità di avere ‘Major Warmings’ stratosferici e conseguente AO negativa, aumenta notevolmente in prossimità di QBO- e minimo solare e di QBO+ e massimo solare. Nei due casi rimanenti, QBO- e massimo solare e QBO+ e minimo solare, tendono invece a prevalere configurazioni di stampo zonale.
L’Open Solar Flux (OSF) è un indicatore dell’attività solare che rappresenta il flusso di particelle cariche emesse dal Sole. Questo flusso può influenzare la temperatura globale e i modelli meteorologici. Un aumento dell’attività solare può portare a un riscaldamento della stratosfera, che a sua volta può influenzare i modelli di circolazione atmosferica e, quindi, il meteo terrestre.
Cosa ci dicono questi indici riguardo l’Inverno 2024/ 2025?
Analizzando l’ultimo dato del vento zonale a livello di 10mb (32km/20miglia), possiamo notare venti occidentali sull’equatore. Questa è la fase occidentale/positiva del QBO che dovrebbe evolversi ulteriormente tra la fine dell’autunno 2024 ed il principio dell’inverno 2025.
L’immagine seguente mostra la combinazione di un massimo solare (Smax) e di un QBO occidentale (wQBO), più favorevole per un Vortice Polare debole. Entrambe le condizioni sarebbero valide per la stagione invernale 2024/2025.
Basandoci su tutti i dati e le previsioni che abbiamo analizzato, possiamo affermare che il Vortice Polare nell’inverno 2024/2025 potrebbe essere più debole del normale. Questo potrebbe permettere all’aria fredda artica di spostarsi verso le medie latitudini, causando ondate di freddo intenso in Europa, Nord America e Asia.
Le proiezioni meteo per l’inverno 2024-2025 prevedono un periodo di freddo intenso per l’Italia, simile a quello sperimentato nel 2017.
Secondo alcuni indici teleconnettivi, l’Italia potrebbe essere esposta a un alto rischio di gelate e nevicate, a causa di diversi fenomeni meteorologici globali, come la Quasi Biennal Oscillation (QBO) e l’Open Solar Flux (OSF).
Questi elementi potrebbero favorire l’ingresso di correnti d’aria fredda provenienti dalla Russia e dalla Scandinavia, portando a temperature molto basse e a nevicate copiose.
Quali sono la QBO e l’Open Solar Flux?
La QBO è l’unica teleconnessione di tipo stratosferico e analizza la ciclicità naturale dell’inversione zonale che caratterizza le correnti equatoriali a 50-30 hPa.
Il punto di forza dell’indice è la sua interazione con i minimi e massimi solari, che favorisce o impedisce il riscaldamento stratosferico durante l’inverno (quest’ultimo strettamente correlato a eventi di irruzioni di aria fredda alle medie latitudini).
Valori negativi della QBO indicano venti che soffiano da est a ovest (easterlies), mentre valori positivi indicano venti che soffiano da ovest a est (westerlies).
In particolare, la probabilità di avere ‘Major Warmings’ stratosferici e conseguente AO negativa, aumenta notevolmente in prossimità di QBO- e minimo solare e di QBO+ e massimo solare. Nei due casi rimanenti, QBO- e massimo solare e QBO+ e minimo solare, tendono invece a prevalere configurazioni di stampo zonale.
L’Open Solar Flux (OSF) è un indicatore dell’attività solare che rappresenta il flusso di particelle cariche emesse dal Sole. Questo flusso può influenzare la temperatura globale e i modelli meteorologici. Un aumento dell’attività solare può portare a un riscaldamento della stratosfera, che a sua volta può influenzare i modelli di circolazione atmosferica e, quindi, il meteo terrestre.
Cosa ci dicono questi indici riguardo l’Inverno 2024/ 2025?
Analizzando l’ultimo dato del vento zonale a livello di 10mb (32km/20miglia), possiamo notare venti occidentali sull’equatore. Questa è la fase occidentale/positiva del QBO che dovrebbe evolversi ulteriormente tra la fine dell’autunno 2024 ed il principio dell’inverno 2025.
L’immagine seguente mostra la combinazione di un massimo solare (Smax) e di un QBO occidentale (wQBO), più favorevole per un Vortice Polare debole. Entrambe le condizioni sarebbero valide per la stagione invernale 2024/2025.
Basandoci su tutti i dati e le previsioni che abbiamo analizzato, possiamo affermare che il Vortice Polare nell’inverno 2024/2025 potrebbe essere più debole del normale. Questo potrebbe permettere all’aria fredda artica di spostarsi verso le medie latitudini, causando ondate di freddo intenso in Europa, Nord America e Asia.
Le proiezioni meteo per l’inverno 2024-2025 prevedono un periodo di freddo intenso per l’Italia, simile a quello sperimentato nel 2017.
Secondo alcuni indici teleconnettivi, l’Italia potrebbe essere esposta a un alto rischio di gelate e nevicate, a causa di diversi fenomeni meteorologici globali, come la Quasi Biennal Oscillation (QBO) e l’Open Solar Flux (OSF).
Questi elementi potrebbero favorire l’ingresso di correnti d’aria fredda provenienti dalla Russia e dalla Scandinavia, portando a temperature molto basse e a nevicate copiose.
Quali sono la QBO e l’Open Solar Flux?
La QBO è l’unica teleconnessione di tipo stratosferico e analizza la ciclicità naturale dell’inversione zonale che caratterizza le correnti equatoriali a 50-30 hPa.
Il punto di forza dell’indice è la sua interazione con i minimi e massimi solari, che favorisce o impedisce il riscaldamento stratosferico durante l’inverno (quest’ultimo strettamente correlato a eventi di irruzioni di aria fredda alle medie latitudini).
Valori negativi della QBO indicano venti che soffiano da est a ovest (easterlies), mentre valori positivi indicano venti che soffiano da ovest a est (westerlies).
In particolare, la probabilità di avere ‘Major Warmings’ stratosferici e conseguente AO negativa, aumenta notevolmente in prossimità di QBO- e minimo solare e di QBO+ e massimo solare. Nei due casi rimanenti, QBO- e massimo solare e QBO+ e minimo solare, tendono invece a prevalere configurazioni di stampo zonale.
L’Open Solar Flux (OSF) è un indicatore dell’attività solare che rappresenta il flusso di particelle cariche emesse dal Sole. Questo flusso può influenzare la temperatura globale e i modelli meteorologici. Un aumento dell’attività solare può portare a un riscaldamento della stratosfera, che a sua volta può influenzare i modelli di circolazione atmosferica e, quindi, il meteo terrestre.
Cosa ci dicono questi indici riguardo l’Inverno 2024/ 2025?
Analizzando l’ultimo dato del vento zonale a livello di 10mb (32km/20miglia), possiamo notare venti occidentali sull’equatore. Questa è la fase occidentale/positiva del QBO che dovrebbe evolversi ulteriormente tra la fine dell’autunno 2024 ed il principio dell’inverno 2025.
L’immagine seguente mostra la combinazione di un massimo solare (Smax) e di un QBO occidentale (wQBO), più favorevole per un Vortice Polare debole. Entrambe le condizioni sarebbero valide per la stagione invernale 2024/2025.
Basandoci su tutti i dati e le previsioni che abbiamo analizzato, possiamo affermare che il Vortice Polare nell’inverno 2024/2025 potrebbe essere più debole del normale. Questo potrebbe permettere all’aria fredda artica di spostarsi verso le medie latitudini, causando ondate di freddo intenso in Europa, Nord America e Asia.
Le proiezioni meteo per l’inverno 2024-2025 prevedono un periodo di freddo intenso per l’Italia, simile a quello sperimentato nel 2017.
Secondo alcuni indici teleconnettivi, l’Italia potrebbe essere esposta a un alto rischio di gelate e nevicate, a causa di diversi fenomeni meteorologici globali, come la Quasi Biennal Oscillation (QBO) e l’Open Solar Flux (OSF).
Questi elementi potrebbero favorire l’ingresso di correnti d’aria fredda provenienti dalla Russia e dalla Scandinavia, portando a temperature molto basse e a nevicate copiose.
Quali sono la QBO e l’Open Solar Flux?
La QBO è l’unica teleconnessione di tipo stratosferico e analizza la ciclicità naturale dell’inversione zonale che caratterizza le correnti equatoriali a 50-30 hPa.
Il punto di forza dell’indice è la sua interazione con i minimi e massimi solari, che favorisce o impedisce il riscaldamento stratosferico durante l’inverno (quest’ultimo strettamente correlato a eventi di irruzioni di aria fredda alle medie latitudini).
Valori negativi della QBO indicano venti che soffiano da est a ovest (easterlies), mentre valori positivi indicano venti che soffiano da ovest a est (westerlies).
In particolare, la probabilità di avere ‘Major Warmings’ stratosferici e conseguente AO negativa, aumenta notevolmente in prossimità di QBO- e minimo solare e di QBO+ e massimo solare. Nei due casi rimanenti, QBO- e massimo solare e QBO+ e minimo solare, tendono invece a prevalere configurazioni di stampo zonale.
L’Open Solar Flux (OSF) è un indicatore dell’attività solare che rappresenta il flusso di particelle cariche emesse dal Sole. Questo flusso può influenzare la temperatura globale e i modelli meteorologici. Un aumento dell’attività solare può portare a un riscaldamento della stratosfera, che a sua volta può influenzare i modelli di circolazione atmosferica e, quindi, il meteo terrestre.
Cosa ci dicono questi indici riguardo l’Inverno 2024/ 2025?
Analizzando l’ultimo dato del vento zonale a livello di 10mb (32km/20miglia), possiamo notare venti occidentali sull’equatore. Questa è la fase occidentale/positiva del QBO che dovrebbe evolversi ulteriormente tra la fine dell’autunno 2024 ed il principio dell’inverno 2025.
L’immagine seguente mostra la combinazione di un massimo solare (Smax) e di un QBO occidentale (wQBO), più favorevole per un Vortice Polare debole. Entrambe le condizioni sarebbero valide per la stagione invernale 2024/2025.
Basandoci su tutti i dati e le previsioni che abbiamo analizzato, possiamo affermare che il Vortice Polare nell’inverno 2024/2025 potrebbe essere più debole del normale. Questo potrebbe permettere all’aria fredda artica di spostarsi verso le medie latitudini, causando ondate di freddo intenso in Europa, Nord America e Asia.
Le proiezioni meteo per l’inverno 2024-2025 prevedono un periodo di freddo intenso per l’Italia, simile a quello sperimentato nel 2017.
Secondo alcuni indici teleconnettivi, l’Italia potrebbe essere esposta a un alto rischio di gelate e nevicate, a causa di diversi fenomeni meteorologici globali, come la Quasi Biennal Oscillation (QBO) e l’Open Solar Flux (OSF).
Questi elementi potrebbero favorire l’ingresso di correnti d’aria fredda provenienti dalla Russia e dalla Scandinavia, portando a temperature molto basse e a nevicate copiose.
Quali sono la QBO e l’Open Solar Flux?
La QBO è l’unica teleconnessione di tipo stratosferico e analizza la ciclicità naturale dell’inversione zonale che caratterizza le correnti equatoriali a 50-30 hPa.
Il punto di forza dell’indice è la sua interazione con i minimi e massimi solari, che favorisce o impedisce il riscaldamento stratosferico durante l’inverno (quest’ultimo strettamente correlato a eventi di irruzioni di aria fredda alle medie latitudini).
Valori negativi della QBO indicano venti che soffiano da est a ovest (easterlies), mentre valori positivi indicano venti che soffiano da ovest a est (westerlies).
In particolare, la probabilità di avere ‘Major Warmings’ stratosferici e conseguente AO negativa, aumenta notevolmente in prossimità di QBO- e minimo solare e di QBO+ e massimo solare. Nei due casi rimanenti, QBO- e massimo solare e QBO+ e minimo solare, tendono invece a prevalere configurazioni di stampo zonale.
L’Open Solar Flux (OSF) è un indicatore dell’attività solare che rappresenta il flusso di particelle cariche emesse dal Sole. Questo flusso può influenzare la temperatura globale e i modelli meteorologici. Un aumento dell’attività solare può portare a un riscaldamento della stratosfera, che a sua volta può influenzare i modelli di circolazione atmosferica e, quindi, il meteo terrestre.
Cosa ci dicono questi indici riguardo l’Inverno 2024/ 2025?
Analizzando l’ultimo dato del vento zonale a livello di 10mb (32km/20miglia), possiamo notare venti occidentali sull’equatore. Questa è la fase occidentale/positiva del QBO che dovrebbe evolversi ulteriormente tra la fine dell’autunno 2024 ed il principio dell’inverno 2025.
L’immagine seguente mostra la combinazione di un massimo solare (Smax) e di un QBO occidentale (wQBO), più favorevole per un Vortice Polare debole. Entrambe le condizioni sarebbero valide per la stagione invernale 2024/2025.
Basandoci su tutti i dati e le previsioni che abbiamo analizzato, possiamo affermare che il Vortice Polare nell’inverno 2024/2025 potrebbe essere più debole del normale. Questo potrebbe permettere all’aria fredda artica di spostarsi verso le medie latitudini, causando ondate di freddo intenso in Europa, Nord America e Asia.
Le proiezioni meteo per l’inverno 2024-2025 prevedono un periodo di freddo intenso per l’Italia, simile a quello sperimentato nel 2017.
Secondo alcuni indici teleconnettivi, l’Italia potrebbe essere esposta a un alto rischio di gelate e nevicate, a causa di diversi fenomeni meteorologici globali, come la Quasi Biennal Oscillation (QBO) e l’Open Solar Flux (OSF).
Questi elementi potrebbero favorire l’ingresso di correnti d’aria fredda provenienti dalla Russia e dalla Scandinavia, portando a temperature molto basse e a nevicate copiose.
Quali sono la QBO e l’Open Solar Flux?
La QBO è l’unica teleconnessione di tipo stratosferico e analizza la ciclicità naturale dell’inversione zonale che caratterizza le correnti equatoriali a 50-30 hPa.
Il punto di forza dell’indice è la sua interazione con i minimi e massimi solari, che favorisce o impedisce il riscaldamento stratosferico durante l’inverno (quest’ultimo strettamente correlato a eventi di irruzioni di aria fredda alle medie latitudini).
Valori negativi della QBO indicano venti che soffiano da est a ovest (easterlies), mentre valori positivi indicano venti che soffiano da ovest a est (westerlies).
In particolare, la probabilità di avere ‘Major Warmings’ stratosferici e conseguente AO negativa, aumenta notevolmente in prossimità di QBO- e minimo solare e di QBO+ e massimo solare. Nei due casi rimanenti, QBO- e massimo solare e QBO+ e minimo solare, tendono invece a prevalere configurazioni di stampo zonale.
L’Open Solar Flux (OSF) è un indicatore dell’attività solare che rappresenta il flusso di particelle cariche emesse dal Sole. Questo flusso può influenzare la temperatura globale e i modelli meteorologici. Un aumento dell’attività solare può portare a un riscaldamento della stratosfera, che a sua volta può influenzare i modelli di circolazione atmosferica e, quindi, il meteo terrestre.
Cosa ci dicono questi indici riguardo l’Inverno 2024/ 2025?
Analizzando l’ultimo dato del vento zonale a livello di 10mb (32km/20miglia), possiamo notare venti occidentali sull’equatore. Questa è la fase occidentale/positiva del QBO che dovrebbe evolversi ulteriormente tra la fine dell’autunno 2024 ed il principio dell’inverno 2025.
L’immagine seguente mostra la combinazione di un massimo solare (Smax) e di un QBO occidentale (wQBO), più favorevole per un Vortice Polare debole. Entrambe le condizioni sarebbero valide per la stagione invernale 2024/2025.
Basandoci su tutti i dati e le previsioni che abbiamo analizzato, possiamo affermare che il Vortice Polare nell’inverno 2024/2025 potrebbe essere più debole del normale. Questo potrebbe permettere all’aria fredda artica di spostarsi verso le medie latitudini, causando ondate di freddo intenso in Europa, Nord America e Asia.
Le proiezioni meteo per l’inverno 2024-2025 prevedono un periodo di freddo intenso per l’Italia, simile a quello sperimentato nel 2017.
Secondo alcuni indici teleconnettivi, l’Italia potrebbe essere esposta a un alto rischio di gelate e nevicate, a causa di diversi fenomeni meteorologici globali, come la Quasi Biennal Oscillation (QBO) e l’Open Solar Flux (OSF).
Questi elementi potrebbero favorire l’ingresso di correnti d’aria fredda provenienti dalla Russia e dalla Scandinavia, portando a temperature molto basse e a nevicate copiose.
Quali sono la QBO e l’Open Solar Flux?
La QBO è l’unica teleconnessione di tipo stratosferico e analizza la ciclicità naturale dell’inversione zonale che caratterizza le correnti equatoriali a 50-30 hPa.
Il punto di forza dell’indice è la sua interazione con i minimi e massimi solari, che favorisce o impedisce il riscaldamento stratosferico durante l’inverno (quest’ultimo strettamente correlato a eventi di irruzioni di aria fredda alle medie latitudini).
Valori negativi della QBO indicano venti che soffiano da est a ovest (easterlies), mentre valori positivi indicano venti che soffiano da ovest a est (westerlies).
In particolare, la probabilità di avere ‘Major Warmings’ stratosferici e conseguente AO negativa, aumenta notevolmente in prossimità di QBO- e minimo solare e di QBO+ e massimo solare. Nei due casi rimanenti, QBO- e massimo solare e QBO+ e minimo solare, tendono invece a prevalere configurazioni di stampo zonale.
L’Open Solar Flux (OSF) è un indicatore dell’attività solare che rappresenta il flusso di particelle cariche emesse dal Sole. Questo flusso può influenzare la temperatura globale e i modelli meteorologici. Un aumento dell’attività solare può portare a un riscaldamento della stratosfera, che a sua volta può influenzare i modelli di circolazione atmosferica e, quindi, il meteo terrestre.
Cosa ci dicono questi indici riguardo l’Inverno 2024/ 2025?
Analizzando l’ultimo dato del vento zonale a livello di 10mb (32km/20miglia), possiamo notare venti occidentali sull’equatore. Questa è la fase occidentale/positiva del QBO che dovrebbe evolversi ulteriormente tra la fine dell’autunno 2024 ed il principio dell’inverno 2025.
L’immagine seguente mostra la combinazione di un massimo solare (Smax) e di un QBO occidentale (wQBO), più favorevole per un Vortice Polare debole. Entrambe le condizioni sarebbero valide per la stagione invernale 2024/2025.
Basandoci su tutti i dati e le previsioni che abbiamo analizzato, possiamo affermare che il Vortice Polare nell’inverno 2024/2025 potrebbe essere più debole del normale. Questo potrebbe permettere all’aria fredda artica di spostarsi verso le medie latitudini, causando ondate di freddo intenso in Europa, Nord America e Asia.
Le proiezioni meteo per l’inverno 2024-2025 prevedono un periodo di freddo intenso per l’Italia, simile a quello sperimentato nel 2017.
Secondo alcuni indici teleconnettivi, l’Italia potrebbe essere esposta a un alto rischio di gelate e nevicate, a causa di diversi fenomeni meteorologici globali, come la Quasi Biennal Oscillation (QBO) e l’Open Solar Flux (OSF).
Questi elementi potrebbero favorire l’ingresso di correnti d’aria fredda provenienti dalla Russia e dalla Scandinavia, portando a temperature molto basse e a nevicate copiose.
Quali sono la QBO e l’Open Solar Flux?
La QBO è l’unica teleconnessione di tipo stratosferico e analizza la ciclicità naturale dell’inversione zonale che caratterizza le correnti equatoriali a 50-30 hPa.
Il punto di forza dell’indice è la sua interazione con i minimi e massimi solari, che favorisce o impedisce il riscaldamento stratosferico durante l’inverno (quest’ultimo strettamente correlato a eventi di irruzioni di aria fredda alle medie latitudini).
Valori negativi della QBO indicano venti che soffiano da est a ovest (easterlies), mentre valori positivi indicano venti che soffiano da ovest a est (westerlies).
In particolare, la probabilità di avere ‘Major Warmings’ stratosferici e conseguente AO negativa, aumenta notevolmente in prossimità di QBO- e minimo solare e di QBO+ e massimo solare. Nei due casi rimanenti, QBO- e massimo solare e QBO+ e minimo solare, tendono invece a prevalere configurazioni di stampo zonale.
L’Open Solar Flux (OSF) è un indicatore dell’attività solare che rappresenta il flusso di particelle cariche emesse dal Sole. Questo flusso può influenzare la temperatura globale e i modelli meteorologici. Un aumento dell’attività solare può portare a un riscaldamento della stratosfera, che a sua volta può influenzare i modelli di circolazione atmosferica e, quindi, il meteo terrestre.
Cosa ci dicono questi indici riguardo l’Inverno 2024/ 2025?
Analizzando l’ultimo dato del vento zonale a livello di 10mb (32km/20miglia), possiamo notare venti occidentali sull’equatore. Questa è la fase occidentale/positiva del QBO che dovrebbe evolversi ulteriormente tra la fine dell’autunno 2024 ed il principio dell’inverno 2025.
L’immagine seguente mostra la combinazione di un massimo solare (Smax) e di un QBO occidentale (wQBO), più favorevole per un Vortice Polare debole. Entrambe le condizioni sarebbero valide per la stagione invernale 2024/2025.
Basandoci su tutti i dati e le previsioni che abbiamo analizzato, possiamo affermare che il Vortice Polare nell’inverno 2024/2025 potrebbe essere più debole del normale. Questo potrebbe permettere all’aria fredda artica di spostarsi verso le medie latitudini, causando ondate di freddo intenso in Europa, Nord America e Asia.
Le proiezioni meteo per l’inverno 2024-2025 prevedono un periodo di freddo intenso per l’Italia, simile a quello sperimentato nel 2017.
Secondo alcuni indici teleconnettivi, l’Italia potrebbe essere esposta a un alto rischio di gelate e nevicate, a causa di diversi fenomeni meteorologici globali, come la Quasi Biennal Oscillation (QBO) e l’Open Solar Flux (OSF).
Questi elementi potrebbero favorire l’ingresso di correnti d’aria fredda provenienti dalla Russia e dalla Scandinavia, portando a temperature molto basse e a nevicate copiose.
Quali sono la QBO e l’Open Solar Flux?
La QBO è l’unica teleconnessione di tipo stratosferico e analizza la ciclicità naturale dell’inversione zonale che caratterizza le correnti equatoriali a 50-30 hPa.
Il punto di forza dell’indice è la sua interazione con i minimi e massimi solari, che favorisce o impedisce il riscaldamento stratosferico durante l’inverno (quest’ultimo strettamente correlato a eventi di irruzioni di aria fredda alle medie latitudini).
Valori negativi della QBO indicano venti che soffiano da est a ovest (easterlies), mentre valori positivi indicano venti che soffiano da ovest a est (westerlies).
In particolare, la probabilità di avere ‘Major Warmings’ stratosferici e conseguente AO negativa, aumenta notevolmente in prossimità di QBO- e minimo solare e di QBO+ e massimo solare. Nei due casi rimanenti, QBO- e massimo solare e QBO+ e minimo solare, tendono invece a prevalere configurazioni di stampo zonale.
L’Open Solar Flux (OSF) è un indicatore dell’attività solare che rappresenta il flusso di particelle cariche emesse dal Sole. Questo flusso può influenzare la temperatura globale e i modelli meteorologici. Un aumento dell’attività solare può portare a un riscaldamento della stratosfera, che a sua volta può influenzare i modelli di circolazione atmosferica e, quindi, il meteo terrestre.
Cosa ci dicono questi indici riguardo l’Inverno 2024/ 2025?
Analizzando l’ultimo dato del vento zonale a livello di 10mb (32km/20miglia), possiamo notare venti occidentali sull’equatore. Questa è la fase occidentale/positiva del QBO che dovrebbe evolversi ulteriormente tra la fine dell’autunno 2024 ed il principio dell’inverno 2025.
L’immagine seguente mostra la combinazione di un massimo solare (Smax) e di un QBO occidentale (wQBO), più favorevole per un Vortice Polare debole. Entrambe le condizioni sarebbero valide per la stagione invernale 2024/2025.
Basandoci su tutti i dati e le previsioni che abbiamo analizzato, possiamo affermare che il Vortice Polare nell’inverno 2024/2025 potrebbe essere più debole del normale. Questo potrebbe permettere all’aria fredda artica di spostarsi verso le medie latitudini, causando ondate di freddo intenso in Europa, Nord America e Asia.
Le proiezioni meteo per l’inverno 2024-2025 prevedono un periodo di freddo intenso per l’Italia, simile a quello sperimentato nel 2017.
Secondo alcuni indici teleconnettivi, l’Italia potrebbe essere esposta a un alto rischio di gelate e nevicate, a causa di diversi fenomeni meteorologici globali, come la Quasi Biennal Oscillation (QBO) e l’Open Solar Flux (OSF).
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Quali sono la QBO e l’Open Solar Flux?
La QBO è l’unica teleconnessione di tipo stratosferico e analizza la ciclicità naturale dell’inversione zonale che caratterizza le correnti equatoriali a 50-30 hPa.
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Valori negativi della QBO indicano venti che soffiano da est a ovest (easterlies), mentre valori positivi indicano venti che soffiano da ovest a est (westerlies).
In particolare, la probabilità di avere ‘Major Warmings’ stratosferici e conseguente AO negativa, aumenta notevolmente in prossimità di QBO- e minimo solare e di QBO+ e massimo solare. Nei due casi rimanenti, QBO- e massimo solare e QBO+ e minimo solare, tendono invece a prevalere configurazioni di stampo zonale.
L’Open Solar Flux (OSF) è un indicatore dell’attività solare che rappresenta il flusso di particelle cariche emesse dal Sole. Questo flusso può influenzare la temperatura globale e i modelli meteorologici. Un aumento dell’attività solare può portare a un riscaldamento della stratosfera, che a sua volta può influenzare i modelli di circolazione atmosferica e, quindi, il meteo terrestre.
Cosa ci dicono questi indici riguardo l’Inverno 2024/ 2025?
Analizzando l’ultimo dato del vento zonale a livello di 10mb (32km/20miglia), possiamo notare venti occidentali sull’equatore. Questa è la fase occidentale/positiva del QBO che dovrebbe evolversi ulteriormente tra la fine dell’autunno 2024 ed il principio dell’inverno 2025.
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Le proiezioni meteo per l’inverno 2024-2025 prevedono un periodo di freddo intenso per l’Italia, simile a quello sperimentato nel 2017.
Secondo alcuni indici teleconnettivi, l’Italia potrebbe essere esposta a un alto rischio di gelate e nevicate, a causa di diversi fenomeni meteorologici globali, come la Quasi Biennal Oscillation (QBO) e l’Open Solar Flux (OSF).
Questi elementi potrebbero favorire l’ingresso di correnti d’aria fredda provenienti dalla Russia e dalla Scandinavia, portando a temperature molto basse e a nevicate copiose.
Quali sono la QBO e l’Open Solar Flux?
La QBO è l’unica teleconnessione di tipo stratosferico e analizza la ciclicità naturale dell’inversione zonale che caratterizza le correnti equatoriali a 50-30 hPa.
Il punto di forza dell’indice è la sua interazione con i minimi e massimi solari, che favorisce o impedisce il riscaldamento stratosferico durante l’inverno (quest’ultimo strettamente correlato a eventi di irruzioni di aria fredda alle medie latitudini).
Valori negativi della QBO indicano venti che soffiano da est a ovest (easterlies), mentre valori positivi indicano venti che soffiano da ovest a est (westerlies).
In particolare, la probabilità di avere ‘Major Warmings’ stratosferici e conseguente AO negativa, aumenta notevolmente in prossimità di QBO- e minimo solare e di QBO+ e massimo solare. Nei due casi rimanenti, QBO- e massimo solare e QBO+ e minimo solare, tendono invece a prevalere configurazioni di stampo zonale.
L’Open Solar Flux (OSF) è un indicatore dell’attività solare che rappresenta il flusso di particelle cariche emesse dal Sole. Questo flusso può influenzare la temperatura globale e i modelli meteorologici. Un aumento dell’attività solare può portare a un riscaldamento della stratosfera, che a sua volta può influenzare i modelli di circolazione atmosferica e, quindi, il meteo terrestre.
Cosa ci dicono questi indici riguardo l’Inverno 2024/ 2025?
Analizzando l’ultimo dato del vento zonale a livello di 10mb (32km/20miglia), possiamo notare venti occidentali sull’equatore. Questa è la fase occidentale/positiva del QBO che dovrebbe evolversi ulteriormente tra la fine dell’autunno 2024 ed il principio dell’inverno 2025.
L’immagine seguente mostra la combinazione di un massimo solare (Smax) e di un QBO occidentale (wQBO), più favorevole per un Vortice Polare debole. Entrambe le condizioni sarebbero valide per la stagione invernale 2024/2025.
Basandoci su tutti i dati e le previsioni che abbiamo analizzato, possiamo affermare che il Vortice Polare nell’inverno 2024/2025 potrebbe essere più debole del normale. Questo potrebbe permettere all’aria fredda artica di spostarsi verso le medie latitudini, causando ondate di freddo intenso in Europa, Nord America e Asia.
Le proiezioni meteo per l’inverno 2024-2025 prevedono un periodo di freddo intenso per l’Italia, simile a quello sperimentato nel 2017.
Secondo alcuni indici teleconnettivi, l’Italia potrebbe essere esposta a un alto rischio di gelate e nevicate, a causa di diversi fenomeni meteorologici globali, come la Quasi Biennal Oscillation (QBO) e l’Open Solar Flux (OSF).
Questi elementi potrebbero favorire l’ingresso di correnti d’aria fredda provenienti dalla Russia e dalla Scandinavia, portando a temperature molto basse e a nevicate copiose.
Quali sono la QBO e l’Open Solar Flux?
La QBO è l’unica teleconnessione di tipo stratosferico e analizza la ciclicità naturale dell’inversione zonale che caratterizza le correnti equatoriali a 50-30 hPa.
Il punto di forza dell’indice è la sua interazione con i minimi e massimi solari, che favorisce o impedisce il riscaldamento stratosferico durante l’inverno (quest’ultimo strettamente correlato a eventi di irruzioni di aria fredda alle medie latitudini).
Valori negativi della QBO indicano venti che soffiano da est a ovest (easterlies), mentre valori positivi indicano venti che soffiano da ovest a est (westerlies).
In particolare, la probabilità di avere ‘Major Warmings’ stratosferici e conseguente AO negativa, aumenta notevolmente in prossimità di QBO- e minimo solare e di QBO+ e massimo solare. Nei due casi rimanenti, QBO- e massimo solare e QBO+ e minimo solare, tendono invece a prevalere configurazioni di stampo zonale.
L’Open Solar Flux (OSF) è un indicatore dell’attività solare che rappresenta il flusso di particelle cariche emesse dal Sole. Questo flusso può influenzare la temperatura globale e i modelli meteorologici. Un aumento dell’attività solare può portare a un riscaldamento della stratosfera, che a sua volta può influenzare i modelli di circolazione atmosferica e, quindi, il meteo terrestre.
Cosa ci dicono questi indici riguardo l’Inverno 2024/ 2025?
Analizzando l’ultimo dato del vento zonale a livello di 10mb (32km/20miglia), possiamo notare venti occidentali sull’equatore. Questa è la fase occidentale/positiva del QBO che dovrebbe evolversi ulteriormente tra la fine dell’autunno 2024 ed il principio dell’inverno 2025.
L’immagine seguente mostra la combinazione di un massimo solare (Smax) e di un QBO occidentale (wQBO), più favorevole per un Vortice Polare debole. Entrambe le condizioni sarebbero valide per la stagione invernale 2024/2025.
Basandoci su tutti i dati e le previsioni che abbiamo analizzato, possiamo affermare che il Vortice Polare nell’inverno 2024/2025 potrebbe essere più debole del normale. Questo potrebbe permettere all’aria fredda artica di spostarsi verso le medie latitudini, causando ondate di freddo intenso in Europa, Nord America e Asia.
Le proiezioni meteo per l’inverno 2024-2025 prevedono un periodo di freddo intenso per l’Italia, simile a quello sperimentato nel 2017.
Secondo alcuni indici teleconnettivi, l’Italia potrebbe essere esposta a un alto rischio di gelate e nevicate, a causa di diversi fenomeni meteorologici globali, come la Quasi Biennal Oscillation (QBO) e l’Open Solar Flux (OSF).
Questi elementi potrebbero favorire l’ingresso di correnti d’aria fredda provenienti dalla Russia e dalla Scandinavia, portando a temperature molto basse e a nevicate copiose.
Quali sono la QBO e l’Open Solar Flux?
La QBO è l’unica teleconnessione di tipo stratosferico e analizza la ciclicità naturale dell’inversione zonale che caratterizza le correnti equatoriali a 50-30 hPa.
Il punto di forza dell’indice è la sua interazione con i minimi e massimi solari, che favorisce o impedisce il riscaldamento stratosferico durante l’inverno (quest’ultimo strettamente correlato a eventi di irruzioni di aria fredda alle medie latitudini).
Valori negativi della QBO indicano venti che soffiano da est a ovest (easterlies), mentre valori positivi indicano venti che soffiano da ovest a est (westerlies).
In particolare, la probabilità di avere ‘Major Warmings’ stratosferici e conseguente AO negativa, aumenta notevolmente in prossimità di QBO- e minimo solare e di QBO+ e massimo solare. Nei due casi rimanenti, QBO- e massimo solare e QBO+ e minimo solare, tendono invece a prevalere configurazioni di stampo zonale.
L’Open Solar Flux (OSF) è un indicatore dell’attività solare che rappresenta il flusso di particelle cariche emesse dal Sole. Questo flusso può influenzare la temperatura globale e i modelli meteorologici. Un aumento dell’attività solare può portare a un riscaldamento della stratosfera, che a sua volta può influenzare i modelli di circolazione atmosferica e, quindi, il meteo terrestre.
Cosa ci dicono questi indici riguardo l’Inverno 2024/ 2025?
Analizzando l’ultimo dato del vento zonale a livello di 10mb (32km/20miglia), possiamo notare venti occidentali sull’equatore. Questa è la fase occidentale/positiva del QBO che dovrebbe evolversi ulteriormente tra la fine dell’autunno 2024 ed il principio dell’inverno 2025.
L’immagine seguente mostra la combinazione di un massimo solare (Smax) e di un QBO occidentale (wQBO), più favorevole per un Vortice Polare debole. Entrambe le condizioni sarebbero valide per la stagione invernale 2024/2025.
Basandoci su tutti i dati e le previsioni che abbiamo analizzato, possiamo affermare che il Vortice Polare nell’inverno 2024/2025 potrebbe essere più debole del normale. Questo potrebbe permettere all’aria fredda artica di spostarsi verso le medie latitudini, causando ondate di freddo intenso in Europa, Nord America e Asia.
Le proiezioni meteo per l’inverno 2024-2025 prevedono un periodo di freddo intenso per l’Italia, simile a quello sperimentato nel 2017.
Secondo alcuni indici teleconnettivi, l’Italia potrebbe essere esposta a un alto rischio di gelate e nevicate, a causa di diversi fenomeni meteorologici globali, come la Quasi Biennal Oscillation (QBO) e l’Open Solar Flux (OSF).
Questi elementi potrebbero favorire l’ingresso di correnti d’aria fredda provenienti dalla Russia e dalla Scandinavia, portando a temperature molto basse e a nevicate copiose.
Quali sono la QBO e l’Open Solar Flux?
La QBO è l’unica teleconnessione di tipo stratosferico e analizza la ciclicità naturale dell’inversione zonale che caratterizza le correnti equatoriali a 50-30 hPa.
Il punto di forza dell’indice è la sua interazione con i minimi e massimi solari, che favorisce o impedisce il riscaldamento stratosferico durante l’inverno (quest’ultimo strettamente correlato a eventi di irruzioni di aria fredda alle medie latitudini).
Valori negativi della QBO indicano venti che soffiano da est a ovest (easterlies), mentre valori positivi indicano venti che soffiano da ovest a est (westerlies).
In particolare, la probabilità di avere ‘Major Warmings’ stratosferici e conseguente AO negativa, aumenta notevolmente in prossimità di QBO- e minimo solare e di QBO+ e massimo solare. Nei due casi rimanenti, QBO- e massimo solare e QBO+ e minimo solare, tendono invece a prevalere configurazioni di stampo zonale.
L’Open Solar Flux (OSF) è un indicatore dell’attività solare che rappresenta il flusso di particelle cariche emesse dal Sole. Questo flusso può influenzare la temperatura globale e i modelli meteorologici. Un aumento dell’attività solare può portare a un riscaldamento della stratosfera, che a sua volta può influenzare i modelli di circolazione atmosferica e, quindi, il meteo terrestre.
Cosa ci dicono questi indici riguardo l’Inverno 2024/ 2025?
Analizzando l’ultimo dato del vento zonale a livello di 10mb (32km/20miglia), possiamo notare venti occidentali sull’equatore. Questa è la fase occidentale/positiva del QBO che dovrebbe evolversi ulteriormente tra la fine dell’autunno 2024 ed il principio dell’inverno 2025.
L’immagine seguente mostra la combinazione di un massimo solare (Smax) e di un QBO occidentale (wQBO), più favorevole per un Vortice Polare debole. Entrambe le condizioni sarebbero valide per la stagione invernale 2024/2025.
Basandoci su tutti i dati e le previsioni che abbiamo analizzato, possiamo affermare che il Vortice Polare nell’inverno 2024/2025 potrebbe essere più debole del normale. Questo potrebbe permettere all’aria fredda artica di spostarsi verso le medie latitudini, causando ondate di freddo intenso in Europa, Nord America e Asia.
Le proiezioni meteo per l’inverno 2024-2025 prevedono un periodo di freddo intenso per l’Italia, simile a quello sperimentato nel 2017.
Secondo alcuni indici teleconnettivi, l’Italia potrebbe essere esposta a un alto rischio di gelate e nevicate, a causa di diversi fenomeni meteorologici globali, come la Quasi Biennal Oscillation (QBO) e l’Open Solar Flux (OSF).
Questi elementi potrebbero favorire l’ingresso di correnti d’aria fredda provenienti dalla Russia e dalla Scandinavia, portando a temperature molto basse e a nevicate copiose.
Quali sono la QBO e l’Open Solar Flux?
La QBO è l’unica teleconnessione di tipo stratosferico e analizza la ciclicità naturale dell’inversione zonale che caratterizza le correnti equatoriali a 50-30 hPa.
Il punto di forza dell’indice è la sua interazione con i minimi e massimi solari, che favorisce o impedisce il riscaldamento stratosferico durante l’inverno (quest’ultimo strettamente correlato a eventi di irruzioni di aria fredda alle medie latitudini).
Valori negativi della QBO indicano venti che soffiano da est a ovest (easterlies), mentre valori positivi indicano venti che soffiano da ovest a est (westerlies).
In particolare, la probabilità di avere ‘Major Warmings’ stratosferici e conseguente AO negativa, aumenta notevolmente in prossimità di QBO- e minimo solare e di QBO+ e massimo solare. Nei due casi rimanenti, QBO- e massimo solare e QBO+ e minimo solare, tendono invece a prevalere configurazioni di stampo zonale.
L’Open Solar Flux (OSF) è un indicatore dell’attività solare che rappresenta il flusso di particelle cariche emesse dal Sole. Questo flusso può influenzare la temperatura globale e i modelli meteorologici. Un aumento dell’attività solare può portare a un riscaldamento della stratosfera, che a sua volta può influenzare i modelli di circolazione atmosferica e, quindi, il meteo terrestre.
Cosa ci dicono questi indici riguardo l’Inverno 2024/ 2025?
Analizzando l’ultimo dato del vento zonale a livello di 10mb (32km/20miglia), possiamo notare venti occidentali sull’equatore. Questa è la fase occidentale/positiva del QBO che dovrebbe evolversi ulteriormente tra la fine dell’autunno 2024 ed il principio dell’inverno 2025.
L’immagine seguente mostra la combinazione di un massimo solare (Smax) e di un QBO occidentale (wQBO), più favorevole per un Vortice Polare debole. Entrambe le condizioni sarebbero valide per la stagione invernale 2024/2025.
Basandoci su tutti i dati e le previsioni che abbiamo analizzato, possiamo affermare che il Vortice Polare nell’inverno 2024/2025 potrebbe essere più debole del normale. Questo potrebbe permettere all’aria fredda artica di spostarsi verso le medie latitudini, causando ondate di freddo intenso in Europa, Nord America e Asia.
Le proiezioni meteo per l’inverno 2024-2025 prevedono un periodo di freddo intenso per l’Italia, simile a quello sperimentato nel 2017.
Secondo alcuni indici teleconnettivi, l’Italia potrebbe essere esposta a un alto rischio di gelate e nevicate, a causa di diversi fenomeni meteorologici globali, come la Quasi Biennal Oscillation (QBO) e l’Open Solar Flux (OSF).
Questi elementi potrebbero favorire l’ingresso di correnti d’aria fredda provenienti dalla Russia e dalla Scandinavia, portando a temperature molto basse e a nevicate copiose.
Quali sono la QBO e l’Open Solar Flux?
La QBO è l’unica teleconnessione di tipo stratosferico e analizza la ciclicità naturale dell’inversione zonale che caratterizza le correnti equatoriali a 50-30 hPa.
Il punto di forza dell’indice è la sua interazione con i minimi e massimi solari, che favorisce o impedisce il riscaldamento stratosferico durante l’inverno (quest’ultimo strettamente correlato a eventi di irruzioni di aria fredda alle medie latitudini).
Valori negativi della QBO indicano venti che soffiano da est a ovest (easterlies), mentre valori positivi indicano venti che soffiano da ovest a est (westerlies).
In particolare, la probabilità di avere ‘Major Warmings’ stratosferici e conseguente AO negativa, aumenta notevolmente in prossimità di QBO- e minimo solare e di QBO+ e massimo solare. Nei due casi rimanenti, QBO- e massimo solare e QBO+ e minimo solare, tendono invece a prevalere configurazioni di stampo zonale.
L’Open Solar Flux (OSF) è un indicatore dell’attività solare che rappresenta il flusso di particelle cariche emesse dal Sole. Questo flusso può influenzare la temperatura globale e i modelli meteorologici. Un aumento dell’attività solare può portare a un riscaldamento della stratosfera, che a sua volta può influenzare i modelli di circolazione atmosferica e, quindi, il meteo terrestre.
Cosa ci dicono questi indici riguardo l’Inverno 2024/ 2025?
Analizzando l’ultimo dato del vento zonale a livello di 10mb (32km/20miglia), possiamo notare venti occidentali sull’equatore. Questa è la fase occidentale/positiva del QBO che dovrebbe evolversi ulteriormente tra la fine dell’autunno 2024 ed il principio dell’inverno 2025.
L’immagine seguente mostra la combinazione di un massimo solare (Smax) e di un QBO occidentale (wQBO), più favorevole per un Vortice Polare debole. Entrambe le condizioni sarebbero valide per la stagione invernale 2024/2025.
Basandoci su tutti i dati e le previsioni che abbiamo analizzato, possiamo affermare che il Vortice Polare nell’inverno 2024/2025 potrebbe essere più debole del normale. Questo potrebbe permettere all’aria fredda artica di spostarsi verso le medie latitudini, causando ondate di freddo intenso in Europa, Nord America e Asia.