Il vortice polare stratosferico e le sue implicazioni sul meteo invernale 2024/2025
Il vortice polare stratosferico sta suscitando un notevole interesse per l’inverno 2024/2025, poiché mostra un consolidamento più lento rispetto ai parametri stagionali. Questa situazione potrebbe avere un impatto significativo sul meteo dei mesi a venire, modulando le condizioni meteorologiche in Europa.
Il processo di raffreddamento che si verifica sopra il Polo Nord durante i mesi di agosto e settembre ha avviato il suo ciclo abituale, con la stratosfera che si raffredda intensamente, raggiungendo i valori più bassi tra novembre e dicembre. Attualmente, si registra una rapida diminuzione delle temperature a circa 30 km di altitudine, con previsioni di ulteriori cali nelle prossime settimane.
Il vortice polare, il cui nucleo freddo si forma sopra il Circolo Polare Artico, è in fase di sviluppo, ma alcune anomalie emergono nelle temperature stratosferiche. Un’area con temperature meno rigide è stata rilevata sopra la Siberia, complicando il normale processo di raffreddamento stagionale e influenzando la stabilità del vortice.
Il meteo e le anomalie nel raffreddamento del vortice polare
Le proiezioni di fine settembre segnalano un vortice polare in espansione, con effetti significativi sulla circolazione atmosferica globale. Con la pressione in diminuzione all’interno del vortice, i venti stratosferici si rafforzano, impattando anche sulla troposfera, lo strato più basso dell’atmosfera. Le previsioni fornite dal modello ECMWF indicano un vortice meno potente rispetto alle medie stagionali, almeno fino a settembre e all’inizio di ottobre. Le anomalie di temperatura mostrano un riscaldamento anomalo sopra la Siberia, suggerendo difficoltà per il vortice a raggiungere il suo massimo potenziale.
Il comportamento del vortice polare è cruciale per definire il meteo invernale nelle regioni del Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia. Un vortice polare debole potrebbe tradursi in un inverno caratterizzato da freddo estremo e condizioni instabili, favorendo incursioni di aria fredda anche verso le latitudini più basse, con possibili ondate di neve.
Il ruolo della Niña nell’inverno 2024/2025
Un altro elemento chiave per il meteo dell’inverno 2024/2025 è l’influenza della Niña, una fase del fenomeno climatico che altera le temperature oceaniche e la circolazione atmosferica globale. Le previsioni suggeriscono che la Niña si intensificherà nelle prossime settimane, con il Pacifico tropicale che presenterà acque più fredde del normale durante autunno e inverno, e persisterà fino all’inizio della primavera.
Storicamente, gli inverni dominati dalla Niña mostrano una maggiore probabilità di un riscaldamento stratosferico improvviso (SSW), fenomeno che destabilizza il vortice polare e può causare un suo temporaneo collasso. In passato, questi eventi hanno spesso portato a inverni particolarmente freddi e nevosi sia in Europa che negli Stati Uniti. Gli inverni caratterizzati da un vortice polare debole spesso coincidono con meteo più rigido, soprattutto nelle zone settentrionali e centrali del continente.
Le dinamiche del vortice polare sono però altamente imprevedibili, poiché influenzate da molteplici fattori. La Niña, pur giocando un ruolo centrale, non è l’unico elemento in gioco: la complessità delle interazioni atmosferiche rende difficile una previsione accurata a lungo termine. Tuttavia, con un vortice polare in difficoltà e l’effetto della Niña, l’inverno 2024/2025 potrebbe riservare sorprese, con la possibilità di eventi meteo estremi e temperature molto più rigide rispetto alla media.
Influenza sulla troposfera e possibili scenari
L’influenza del vortice polare si estende anche alla troposfera, dove si sviluppano le condizioni meteorologiche che direttamente ci interessano. Se il vortice polare dovesse rimanere debole e instabile, le probabilità di incursioni di aria fredda e perturbazioni da Nord Europa aumenterebbero, con effetti sul Centro Italia e Sud Italia. Inoltre, gli inverni caratterizzati da un vortice polare debole tendono a favorire precipitazioni nevose più frequenti, soprattutto nelle aree montuose e nell’entroterra di Sardegna e Sicilia.
Le previsioni climatiche indicano che il freddo estremo potrebbe colpire il Nord Italia, ma anche il Centro e il Sud, portando a un inverno potenzialmente difficile. L’incertezza resta, ma l’influenza combinata del vortice e della Niña segna un aumento della probabilità di un inverno 2024/2025 più rigido del solito, con scenari di freddo intenso e nevicate su larga scala.