Il meteo e le sue sorprese: un’analisi delle recenti variazioni climatiche
Il meteo, come sempre, continua a sorprenderci. L’Italia sta sperimentando un calo drastico delle temperature, come previsto dalle previsioni meteorologiche. Questo fenomeno è particolarmente evidente nelle Alpi nord-orientali, dove la neve è caduta fino a 700 metri di altitudine, un evento raro negli ultimi anni, anche durante l’inverno.
Questo freddo eccezionale sta causando un flusso d’aria dalle regioni tropicali fino alle coste settentrionali della Russia, che si affacciano sull’Artico. Qui, le temperature hanno raggiunto i 27 °C, un valore insolito per queste latitudini. Questi eventi meteo estremi sono un chiaro segnale dei cambiamenti climatici in atto, che stanno portando a un’estremizzazione delle condizioni meteorologiche.
Il ritorno del caldo estivo è imminente
Nonostante l’attuale ondata di freddo, il caldo estivo è dietro l’angolo. Questo evento meteo è un esempio di estremizzazione climatica, un fenomeno isolato rispetto al resto della circolazione atmosferica nel nostro emisfero, dove l’estate tardiva è ancora predominante.
La Russia europea sta sperimentando un’estensione dell’estate con temperature record, così come l’America del Nord, l’Asia orientale e il Giappone. Questo evento meteo, che porterà a condizioni atmosferiche invernali per diversi giorni, avrà conseguenze tutt’altro che tranquille.
Le previsioni meteo per la fine di settembre e ottobre
Le previsioni meteo indicano il rischio di ondate di calore estreme tra la fine di settembre e ottobre. I modelli matematici prevedono correnti provenienti dalla Russia, che porteranno nuvole dal Mediterraneo sud-occidentale all’Italia, causando precipitazioni e un aumento delle temperature.
Questo mix di contrasti termici notevoli avrà luogo presumibilmente dopo il 20, quando l’ondata di calore che sta interessando la Russia si ridurrà sensibilmente d’intensità, a causa del cambio di direzione delle correnti, che diventeranno settentrionali, trasportando masse d’aria dalle regioni polari verso sud.
Il ritorno dell’estate
Le previsioni meteo indicano un ritorno dell’estate a partire dalla fine del mese e probabilmente nella prima decade di ottobre. Questo caldo arriverà pochi giorni dopo il solstizio d’autunno, con temperature sopra la media di probabilmente 3-5 °C. Questi eventi estremi sono preoccupanti e insensati, e ci fanno temere per il futuro.
Parlando di caldo, l’estate si farà sentire soprattutto in ottobre, come ormai è consuetudine. Questo ritarderà probabilmente l’accensione dei termosifoni di circa una settimana rispetto alle date di qualche anno fa, a causa della crisi petrolifera seguita all’invasione della Russia in Ucraina. Nel Nord Italia, nell’ottobre 2023, l’accensione dei termosifoni fu ulteriormente posticipata in varie città fino a Ognissanti, poiché le temperature rimasero particolarmente alte.
Le previsioni meteo per il Centro Sud e le Isole
Al Centro Sud e nelle Isole, le temperature hanno raggiunto i 30 °C ad Alghero negli ultimi giorni di ottobre. Questo caldo persistente, con anomalie positive diffuse in tutto il nostro globo, non ci fa aspettare una durata estrema di questo evento di freddo fuori stagione, con temperature ben al di sotto della media, soprattutto in assenza di eventi locali che potrebbero causare un aumento termico per effetto dei venti di caduta dai monti.
L’estate urlerà nuovamente
L’estate urlerà nuovamente. Avremo la possibilità di indossare abbigliamento più leggero rispetto a quanto stiamo facendo in questi giorni, e potremo finalmente godere di un clima molto piacevole, nonostante il rischio di precipitazioni ricorrenti e temporali ancora molto intensi. Infatti, i mari italiani presentano temperature molto sopra la media. Anche se questa ondata di freddo abbasserà i valori, rimarranno comunque superiori alla norma anche alla fine dell’evento freddo, e con le temperature sopra la media attese tra fine settembre e inizio ottobre, non ci sarà certo tempo per un raffreddamento rapido.
Un evento di freddo autunnale precoce non prelude necessariamente a un inverno rigido
Un evento di freddo autunnale precoce non è necessariamente un preludio di un inverno rigido, ma non possiamo escluderlo del tutto. Infatti, ciò che stiamo osservando in questi giorni rappresenta l’estremizzazione climatica, quella che a volte i modelli matematici propongono durante la stagione invernale, senza che poi si realizzi. Se il fenomeno che stiamo vivendo fosse avvenuto a fine dicembre o gennaio, avremmo vissuto un’ondata di gelo con nevicate simili a quelle del 1956 o 1985, per intenderci. Questa è l’estremizzazione climatica che stiamo affrontando, quindi il ritorno del caldo è fisiologico. Non mettete da parte l’abbigliamento estivo per ora.