Il dominio dell’Anticiclone Africano sul nostro territorio persiste, portando con sé calore, umidità e temperature che superano di 10°C le medie stagionali.
Le città di Foggia, Trieste e Taranto registrano temperature di 36°C e 35°C rispettivamente.
Altre città come Pordenone, Oristano, Gorizia, Sanluri, Treviso, Forlì, Padova, Cesena, Crotone, Matera, Reggio di Calabria, Terni, Cosenza, Ferrara, Messina, Udine, Verona, Firenze, Lecce, Catania, Mantova, Barletta, Benevento, Prato, Rovigo, Trapani, Ascoli Piceno, Siracusa, Andria, Vicenza, Cagliari, Carbonia, Palermo, Brindisi, Pistoia, Ravenna, Villacidro, Trani, Arezzo, Brescia, Bologna, Venezia, Iglesias, Roma, Bari, Catanzaro, Modena, Bolzano, Cremona, Grosseto, Lucca, registrano temperature che oscillano tra i 34°C e i 32°C.
Segnali di cambiamento in vista
Nei primi dieci giorni di settembre, tuttavia, i modelli fisico-matematici iniziano a rilevare indizi di una possibile variazione del meteo.
Il nostro Paese potrebbe dover affrontare un doppio cambiamento del meteo, causato da due perturbazioni, la prima prevista alla fine della prima decade di settembre, la seconda intorno al 16-17 settembre.
Questo è quanto rivelano gli ultimi aggiornamenti dei principali centri di calcolo: sia il GFS americano, sia l’ECMWF europeo prevedono un doppio attacco all’Estate 2024.
1) Nel primo caso, intorno al 10-11 settembre, il crollo dell’anticiclone permetterebbe a un’intensa depressione nord atlantica di ‘affondare’ nel cuore del Mediterraneo, causando instabilità atmosferica e favorendo piogge, temporali e fenomeni grandinigeni.
2) Nel secondo caso, intorno al 16-17 settembre, una seconda intensa depressione proveniente dai quadranti settentrionali potrebbe infliggere il secondo ‘colpo’ all’estate.
È importante sottolineare che le previsioni meteo a medio-lungo termine richiedono cautela. Questo perché le cosiddette tendenze forniscono indicazioni probabilistiche su come i parametri meteorologici potrebbero deviare dai valori medi climatologici.