Un drastico calo delle temperature è alle porte
È previsto un diminuzione significativa delle temperature nel nostro Paese. Nonostante alcuni giornali nazionali abbiano parlato di un precoce arrivo dell’autunno, mi preme sottolineare che si tratta piuttosto di un ritardo nell’arrivo della stagione autunnale. Infatti, in passato, l’arrivo dell’autunno era anticipato e non si registravano temperature superiori ai 35 °C nel Nord Italia o valori di umidità e temperatura soffocanti nel centro e nel Sud Italia nella prima decade di settembre.
Tuttavia, è tempo di mettere da parte il caldo per un po’. Nei prossimi giorni, le temperature saranno molto più gradevoli e potremmo persino avvertire una sensazione di fresco, se non di freddo, a causa del forte calo delle temperature. Questo perché siamo stati abituati a temperature molto alte, ben al di sopra della media. Inoltre, quest’anno abbiamo sperimentato un mix di temperature e umidità elevatissime, tipiche delle zone tropicali piuttosto che delle zone mediterranee. Infatti, le acque del Mediterraneo hanno raggiunto picchi di oltre 30 °C in Italia, una temperatura che, sebbene in calo, rimane ancora superiore alla media per questo periodo dell’anno.
Un’insolita ondata di freddo in arrivo
Assisteremo a un’inusuale irruzione di aria fredda, che porterà a una brusca interruzione della stagione estiva. Questo potrebbe causare fenomeni atmosferici localmente molto violenti, ma fortunatamente di breve durata. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il calore accumulato nei mesi precedenti non svanirà in pochi giorni e che le temperature attorno alla massa d’aria fredda che attraverserà l’Italia rimarranno sopra la media. Infatti, mentre in Europa occidentale e nelle isole britanniche, compresa l’Italia, la temperatura scenderà sotto la media del periodo, in Europa orientale e in particolare in Russia e nelle regioni dell’Artico, la temperatura aumenterà sensibilmente, raggiungendo anche i 20 °C sopra la media sulle coste del Mar Glaciale Artico russo.
Quindi, se da un lato avremo un raffreddamento, dall’altro ci sarà un forte aumento delle temperature, portando a una continuazione delle anomalie meteorologiche. Questo suggerisce che il caldo potrebbe tornare, anche se questa volta ci vorrà più tempo per recuperare le condizioni dell’anticiclone che ci ha portato un calore soffocante.
Un ritorno del caldo è possibile?
Molti di noi stanno già pensando di riporre i ventilatori, in previsione del vento freddo che soffierà e delle notti che non saranno più torride. Sulle Alpi italiane, la neve potrebbe cadere a quote inferiori ai 1500 metri, soprattutto nel settore orientale, mentre a nord del confine alpino potrebbe nevicare fino a 1000 metri di quota. Le precipitazioni previste sono eccezionali per quantità. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un meteo estremo.
Ma siamo sicuri che sia il momento di mettere i ventilatori in soffitta? Le ultime previsioni dei modelli matematici indicano che tra una decina di giorni potremmo essere di nuovo alle prese con un’ondata di calore. Infatti, masse d’aria calda provenienti dal Sahara potrebbero spingersi verso l’Italia, contribuendo così ad aumentare le anomalie meteorologiche che stiamo vivendo.
Un inverno più freddo del solito?
vivremo una serie di condizioni meteorologiche estreme, tanto da confondere le stagioni estive e autunnali, che sembrano ormai quasi fondersi, riducendo la durata dell’autunno. E l’inverno? Le ultime proiezioni, da prendere con le dovute precauzioni, indicano che potrebbe essere una stagione più fredda rispetto alla media degli anni precedenti. Questo non significa che avremo un inverno rigido, dato che gli anni precedenti sono stati estremamente miti, con poche nevicate in pianura, soprattutto nelle regioni settentrionali e in Valle Padana, dove non nevica più come succedeva fino al 2012-2013. In altre parole, sembra che il meteo che portava nevicate nelle regioni settentrionali sia cambiato in circa dieci anni. Questo potrebbe essere un ciclo legato ai cambiamenti climatici globali, ma non ci sono studi specifici per una micro area come la Pianura Padana.
Un drastico calo delle temperature è alle porte
È previsto un diminuzione significativa delle temperature nel nostro Paese. Nonostante alcuni giornali nazionali abbiano parlato di un precoce arrivo dell’autunno, mi preme sottolineare che si tratta piuttosto di un ritardo nell’arrivo della stagione autunnale. Infatti, in passato, l’arrivo dell’autunno era anticipato e non si registravano temperature superiori ai 35 °C nel Nord Italia o valori di umidità e temperatura soffocanti nel centro e nel Sud Italia nella prima decade di settembre.
Tuttavia, è tempo di mettere da parte il caldo per un po’. Nei prossimi giorni, le temperature saranno molto più gradevoli e potremmo persino avvertire una sensazione di fresco, se non di freddo, a causa del forte calo delle temperature. Questo perché siamo stati abituati a temperature molto alte, ben al di sopra della media. Inoltre, quest’anno abbiamo sperimentato un mix di temperature e umidità elevatissime, tipiche delle zone tropicali piuttosto che delle zone mediterranee. Infatti, le acque del Mediterraneo hanno raggiunto picchi di oltre 30 °C in Italia, una temperatura che, sebbene in calo, rimane ancora superiore alla media per questo periodo dell’anno.
Un’insolita ondata di freddo in arrivo
Assisteremo a un’inusuale irruzione di aria fredda, che porterà a una brusca interruzione della stagione estiva. Questo potrebbe causare fenomeni atmosferici localmente molto violenti, ma fortunatamente di breve durata. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il calore accumulato nei mesi precedenti non svanirà in pochi giorni e che le temperature attorno alla massa d’aria fredda che attraverserà l’Italia rimarranno sopra la media. Infatti, mentre in Europa occidentale e nelle isole britanniche, compresa l’Italia, la temperatura scenderà sotto la media del periodo, in Europa orientale e in particolare in Russia e nelle regioni dell’Artico, la temperatura aumenterà sensibilmente, raggiungendo anche i 20 °C sopra la media sulle coste del Mar Glaciale Artico russo.
Quindi, se da un lato avremo un raffreddamento, dall’altro ci sarà un forte aumento delle temperature, portando a una continuazione delle anomalie meteorologiche. Questo suggerisce che il caldo potrebbe tornare, anche se questa volta ci vorrà più tempo per recuperare le condizioni dell’anticiclone che ci ha portato un calore soffocante.
Un ritorno del caldo è possibile?
Molti di noi stanno già pensando di riporre i ventilatori, in previsione del vento freddo che soffierà e delle notti che non saranno più torride. Sulle Alpi italiane, la neve potrebbe cadere a quote inferiori ai 1500 metri, soprattutto nel settore orientale, mentre a nord del confine alpino potrebbe nevicare fino a 1000 metri di quota. Le precipitazioni previste sono eccezionali per quantità. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un meteo estremo.
Ma siamo sicuri che sia il momento di mettere i ventilatori in soffitta? Le ultime previsioni dei modelli matematici indicano che tra una decina di giorni potremmo essere di nuovo alle prese con un’ondata di calore. Infatti, masse d’aria calda provenienti dal Sahara potrebbero spingersi verso l’Italia, contribuendo così ad aumentare le anomalie meteorologiche che stiamo vivendo.
Un inverno più freddo del solito?
vivremo una serie di condizioni meteorologiche estreme, tanto da confondere le stagioni estive e autunnali, che sembrano ormai quasi fondersi, riducendo la durata dell’autunno. E l’inverno? Le ultime proiezioni, da prendere con le dovute precauzioni, indicano che potrebbe essere una stagione più fredda rispetto alla media degli anni precedenti. Questo non significa che avremo un inverno rigido, dato che gli anni precedenti sono stati estremamente miti, con poche nevicate in pianura, soprattutto nelle regioni settentrionali e in Valle Padana, dove non nevica più come succedeva fino al 2012-2013. In altre parole, sembra che il meteo che portava nevicate nelle regioni settentrionali sia cambiato in circa dieci anni. Questo potrebbe essere un ciclo legato ai cambiamenti climatici globali, ma non ci sono studi specifici per una micro area come la Pianura Padana.
Un drastico calo delle temperature è alle porte
È previsto un diminuzione significativa delle temperature nel nostro Paese. Nonostante alcuni giornali nazionali abbiano parlato di un precoce arrivo dell’autunno, mi preme sottolineare che si tratta piuttosto di un ritardo nell’arrivo della stagione autunnale. Infatti, in passato, l’arrivo dell’autunno era anticipato e non si registravano temperature superiori ai 35 °C nel Nord Italia o valori di umidità e temperatura soffocanti nel centro e nel Sud Italia nella prima decade di settembre.
Tuttavia, è tempo di mettere da parte il caldo per un po’. Nei prossimi giorni, le temperature saranno molto più gradevoli e potremmo persino avvertire una sensazione di fresco, se non di freddo, a causa del forte calo delle temperature. Questo perché siamo stati abituati a temperature molto alte, ben al di sopra della media. Inoltre, quest’anno abbiamo sperimentato un mix di temperature e umidità elevatissime, tipiche delle zone tropicali piuttosto che delle zone mediterranee. Infatti, le acque del Mediterraneo hanno raggiunto picchi di oltre 30 °C in Italia, una temperatura che, sebbene in calo, rimane ancora superiore alla media per questo periodo dell’anno.
Un’insolita ondata di freddo in arrivo
Assisteremo a un’inusuale irruzione di aria fredda, che porterà a una brusca interruzione della stagione estiva. Questo potrebbe causare fenomeni atmosferici localmente molto violenti, ma fortunatamente di breve durata. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il calore accumulato nei mesi precedenti non svanirà in pochi giorni e che le temperature attorno alla massa d’aria fredda che attraverserà l’Italia rimarranno sopra la media. Infatti, mentre in Europa occidentale e nelle isole britanniche, compresa l’Italia, la temperatura scenderà sotto la media del periodo, in Europa orientale e in particolare in Russia e nelle regioni dell’Artico, la temperatura aumenterà sensibilmente, raggiungendo anche i 20 °C sopra la media sulle coste del Mar Glaciale Artico russo.
Quindi, se da un lato avremo un raffreddamento, dall’altro ci sarà un forte aumento delle temperature, portando a una continuazione delle anomalie meteorologiche. Questo suggerisce che il caldo potrebbe tornare, anche se questa volta ci vorrà più tempo per recuperare le condizioni dell’anticiclone che ci ha portato un calore soffocante.
Un ritorno del caldo è possibile?
Molti di noi stanno già pensando di riporre i ventilatori, in previsione del vento freddo che soffierà e delle notti che non saranno più torride. Sulle Alpi italiane, la neve potrebbe cadere a quote inferiori ai 1500 metri, soprattutto nel settore orientale, mentre a nord del confine alpino potrebbe nevicare fino a 1000 metri di quota. Le precipitazioni previste sono eccezionali per quantità. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un meteo estremo.
Ma siamo sicuri che sia il momento di mettere i ventilatori in soffitta? Le ultime previsioni dei modelli matematici indicano che tra una decina di giorni potremmo essere di nuovo alle prese con un’ondata di calore. Infatti, masse d’aria calda provenienti dal Sahara potrebbero spingersi verso l’Italia, contribuendo così ad aumentare le anomalie meteorologiche che stiamo vivendo.
Un inverno più freddo del solito?
vivremo una serie di condizioni meteorologiche estreme, tanto da confondere le stagioni estive e autunnali, che sembrano ormai quasi fondersi, riducendo la durata dell’autunno. E l’inverno? Le ultime proiezioni, da prendere con le dovute precauzioni, indicano che potrebbe essere una stagione più fredda rispetto alla media degli anni precedenti. Questo non significa che avremo un inverno rigido, dato che gli anni precedenti sono stati estremamente miti, con poche nevicate in pianura, soprattutto nelle regioni settentrionali e in Valle Padana, dove non nevica più come succedeva fino al 2012-2013. In altre parole, sembra che il meteo che portava nevicate nelle regioni settentrionali sia cambiato in circa dieci anni. Questo potrebbe essere un ciclo legato ai cambiamenti climatici globali, ma non ci sono studi specifici per una micro area come la Pianura Padana.
Un drastico calo delle temperature è alle porte
È previsto un diminuzione significativa delle temperature nel nostro Paese. Nonostante alcuni giornali nazionali abbiano parlato di un precoce arrivo dell’autunno, mi preme sottolineare che si tratta piuttosto di un ritardo nell’arrivo della stagione autunnale. Infatti, in passato, l’arrivo dell’autunno era anticipato e non si registravano temperature superiori ai 35 °C nel Nord Italia o valori di umidità e temperatura soffocanti nel centro e nel Sud Italia nella prima decade di settembre.
Tuttavia, è tempo di mettere da parte il caldo per un po’. Nei prossimi giorni, le temperature saranno molto più gradevoli e potremmo persino avvertire una sensazione di fresco, se non di freddo, a causa del forte calo delle temperature. Questo perché siamo stati abituati a temperature molto alte, ben al di sopra della media. Inoltre, quest’anno abbiamo sperimentato un mix di temperature e umidità elevatissime, tipiche delle zone tropicali piuttosto che delle zone mediterranee. Infatti, le acque del Mediterraneo hanno raggiunto picchi di oltre 30 °C in Italia, una temperatura che, sebbene in calo, rimane ancora superiore alla media per questo periodo dell’anno.
Un’insolita ondata di freddo in arrivo
Assisteremo a un’inusuale irruzione di aria fredda, che porterà a una brusca interruzione della stagione estiva. Questo potrebbe causare fenomeni atmosferici localmente molto violenti, ma fortunatamente di breve durata. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il calore accumulato nei mesi precedenti non svanirà in pochi giorni e che le temperature attorno alla massa d’aria fredda che attraverserà l’Italia rimarranno sopra la media. Infatti, mentre in Europa occidentale e nelle isole britanniche, compresa l’Italia, la temperatura scenderà sotto la media del periodo, in Europa orientale e in particolare in Russia e nelle regioni dell’Artico, la temperatura aumenterà sensibilmente, raggiungendo anche i 20 °C sopra la media sulle coste del Mar Glaciale Artico russo.
Quindi, se da un lato avremo un raffreddamento, dall’altro ci sarà un forte aumento delle temperature, portando a una continuazione delle anomalie meteorologiche. Questo suggerisce che il caldo potrebbe tornare, anche se questa volta ci vorrà più tempo per recuperare le condizioni dell’anticiclone che ci ha portato un calore soffocante.
Un ritorno del caldo è possibile?
Molti di noi stanno già pensando di riporre i ventilatori, in previsione del vento freddo che soffierà e delle notti che non saranno più torride. Sulle Alpi italiane, la neve potrebbe cadere a quote inferiori ai 1500 metri, soprattutto nel settore orientale, mentre a nord del confine alpino potrebbe nevicare fino a 1000 metri di quota. Le precipitazioni previste sono eccezionali per quantità. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un meteo estremo.
Ma siamo sicuri che sia il momento di mettere i ventilatori in soffitta? Le ultime previsioni dei modelli matematici indicano che tra una decina di giorni potremmo essere di nuovo alle prese con un’ondata di calore. Infatti, masse d’aria calda provenienti dal Sahara potrebbero spingersi verso l’Italia, contribuendo così ad aumentare le anomalie meteorologiche che stiamo vivendo.
Un inverno più freddo del solito?
vivremo una serie di condizioni meteorologiche estreme, tanto da confondere le stagioni estive e autunnali, che sembrano ormai quasi fondersi, riducendo la durata dell’autunno. E l’inverno? Le ultime proiezioni, da prendere con le dovute precauzioni, indicano che potrebbe essere una stagione più fredda rispetto alla media degli anni precedenti. Questo non significa che avremo un inverno rigido, dato che gli anni precedenti sono stati estremamente miti, con poche nevicate in pianura, soprattutto nelle regioni settentrionali e in Valle Padana, dove non nevica più come succedeva fino al 2012-2013. In altre parole, sembra che il meteo che portava nevicate nelle regioni settentrionali sia cambiato in circa dieci anni. Questo potrebbe essere un ciclo legato ai cambiamenti climatici globali, ma non ci sono studi specifici per una micro area come la Pianura Padana.
Un drastico calo delle temperature è alle porte
È previsto un diminuzione significativa delle temperature nel nostro Paese. Nonostante alcuni giornali nazionali abbiano parlato di un precoce arrivo dell’autunno, mi preme sottolineare che si tratta piuttosto di un ritardo nell’arrivo della stagione autunnale. Infatti, in passato, l’arrivo dell’autunno era anticipato e non si registravano temperature superiori ai 35 °C nel Nord Italia o valori di umidità e temperatura soffocanti nel centro e nel Sud Italia nella prima decade di settembre.
Tuttavia, è tempo di mettere da parte il caldo per un po’. Nei prossimi giorni, le temperature saranno molto più gradevoli e potremmo persino avvertire una sensazione di fresco, se non di freddo, a causa del forte calo delle temperature. Questo perché siamo stati abituati a temperature molto alte, ben al di sopra della media. Inoltre, quest’anno abbiamo sperimentato un mix di temperature e umidità elevatissime, tipiche delle zone tropicali piuttosto che delle zone mediterranee. Infatti, le acque del Mediterraneo hanno raggiunto picchi di oltre 30 °C in Italia, una temperatura che, sebbene in calo, rimane ancora superiore alla media per questo periodo dell’anno.
Un’insolita ondata di freddo in arrivo
Assisteremo a un’inusuale irruzione di aria fredda, che porterà a una brusca interruzione della stagione estiva. Questo potrebbe causare fenomeni atmosferici localmente molto violenti, ma fortunatamente di breve durata. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il calore accumulato nei mesi precedenti non svanirà in pochi giorni e che le temperature attorno alla massa d’aria fredda che attraverserà l’Italia rimarranno sopra la media. Infatti, mentre in Europa occidentale e nelle isole britanniche, compresa l’Italia, la temperatura scenderà sotto la media del periodo, in Europa orientale e in particolare in Russia e nelle regioni dell’Artico, la temperatura aumenterà sensibilmente, raggiungendo anche i 20 °C sopra la media sulle coste del Mar Glaciale Artico russo.
Quindi, se da un lato avremo un raffreddamento, dall’altro ci sarà un forte aumento delle temperature, portando a una continuazione delle anomalie meteorologiche. Questo suggerisce che il caldo potrebbe tornare, anche se questa volta ci vorrà più tempo per recuperare le condizioni dell’anticiclone che ci ha portato un calore soffocante.
Un ritorno del caldo è possibile?
Molti di noi stanno già pensando di riporre i ventilatori, in previsione del vento freddo che soffierà e delle notti che non saranno più torride. Sulle Alpi italiane, la neve potrebbe cadere a quote inferiori ai 1500 metri, soprattutto nel settore orientale, mentre a nord del confine alpino potrebbe nevicare fino a 1000 metri di quota. Le precipitazioni previste sono eccezionali per quantità. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un meteo estremo.
Ma siamo sicuri che sia il momento di mettere i ventilatori in soffitta? Le ultime previsioni dei modelli matematici indicano che tra una decina di giorni potremmo essere di nuovo alle prese con un’ondata di calore. Infatti, masse d’aria calda provenienti dal Sahara potrebbero spingersi verso l’Italia, contribuendo così ad aumentare le anomalie meteorologiche che stiamo vivendo.
Un inverno più freddo del solito?
vivremo una serie di condizioni meteorologiche estreme, tanto da confondere le stagioni estive e autunnali, che sembrano ormai quasi fondersi, riducendo la durata dell’autunno. E l’inverno? Le ultime proiezioni, da prendere con le dovute precauzioni, indicano che potrebbe essere una stagione più fredda rispetto alla media degli anni precedenti. Questo non significa che avremo un inverno rigido, dato che gli anni precedenti sono stati estremamente miti, con poche nevicate in pianura, soprattutto nelle regioni settentrionali e in Valle Padana, dove non nevica più come succedeva fino al 2012-2013. In altre parole, sembra che il meteo che portava nevicate nelle regioni settentrionali sia cambiato in circa dieci anni. Questo potrebbe essere un ciclo legato ai cambiamenti climatici globali, ma non ci sono studi specifici per una micro area come la Pianura Padana.
Un drastico calo delle temperature è alle porte
È previsto un diminuzione significativa delle temperature nel nostro Paese. Nonostante alcuni giornali nazionali abbiano parlato di un precoce arrivo dell’autunno, mi preme sottolineare che si tratta piuttosto di un ritardo nell’arrivo della stagione autunnale. Infatti, in passato, l’arrivo dell’autunno era anticipato e non si registravano temperature superiori ai 35 °C nel Nord Italia o valori di umidità e temperatura soffocanti nel centro e nel Sud Italia nella prima decade di settembre.
Tuttavia, è tempo di mettere da parte il caldo per un po’. Nei prossimi giorni, le temperature saranno molto più gradevoli e potremmo persino avvertire una sensazione di fresco, se non di freddo, a causa del forte calo delle temperature. Questo perché siamo stati abituati a temperature molto alte, ben al di sopra della media. Inoltre, quest’anno abbiamo sperimentato un mix di temperature e umidità elevatissime, tipiche delle zone tropicali piuttosto che delle zone mediterranee. Infatti, le acque del Mediterraneo hanno raggiunto picchi di oltre 30 °C in Italia, una temperatura che, sebbene in calo, rimane ancora superiore alla media per questo periodo dell’anno.
Un’insolita ondata di freddo in arrivo
Assisteremo a un’inusuale irruzione di aria fredda, che porterà a una brusca interruzione della stagione estiva. Questo potrebbe causare fenomeni atmosferici localmente molto violenti, ma fortunatamente di breve durata. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il calore accumulato nei mesi precedenti non svanirà in pochi giorni e che le temperature attorno alla massa d’aria fredda che attraverserà l’Italia rimarranno sopra la media. Infatti, mentre in Europa occidentale e nelle isole britanniche, compresa l’Italia, la temperatura scenderà sotto la media del periodo, in Europa orientale e in particolare in Russia e nelle regioni dell’Artico, la temperatura aumenterà sensibilmente, raggiungendo anche i 20 °C sopra la media sulle coste del Mar Glaciale Artico russo.
Quindi, se da un lato avremo un raffreddamento, dall’altro ci sarà un forte aumento delle temperature, portando a una continuazione delle anomalie meteorologiche. Questo suggerisce che il caldo potrebbe tornare, anche se questa volta ci vorrà più tempo per recuperare le condizioni dell’anticiclone che ci ha portato un calore soffocante.
Un ritorno del caldo è possibile?
Molti di noi stanno già pensando di riporre i ventilatori, in previsione del vento freddo che soffierà e delle notti che non saranno più torride. Sulle Alpi italiane, la neve potrebbe cadere a quote inferiori ai 1500 metri, soprattutto nel settore orientale, mentre a nord del confine alpino potrebbe nevicare fino a 1000 metri di quota. Le precipitazioni previste sono eccezionali per quantità. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un meteo estremo.
Ma siamo sicuri che sia il momento di mettere i ventilatori in soffitta? Le ultime previsioni dei modelli matematici indicano che tra una decina di giorni potremmo essere di nuovo alle prese con un’ondata di calore. Infatti, masse d’aria calda provenienti dal Sahara potrebbero spingersi verso l’Italia, contribuendo così ad aumentare le anomalie meteorologiche che stiamo vivendo.
Un inverno più freddo del solito?
vivremo una serie di condizioni meteorologiche estreme, tanto da confondere le stagioni estive e autunnali, che sembrano ormai quasi fondersi, riducendo la durata dell’autunno. E l’inverno? Le ultime proiezioni, da prendere con le dovute precauzioni, indicano che potrebbe essere una stagione più fredda rispetto alla media degli anni precedenti. Questo non significa che avremo un inverno rigido, dato che gli anni precedenti sono stati estremamente miti, con poche nevicate in pianura, soprattutto nelle regioni settentrionali e in Valle Padana, dove non nevica più come succedeva fino al 2012-2013. In altre parole, sembra che il meteo che portava nevicate nelle regioni settentrionali sia cambiato in circa dieci anni. Questo potrebbe essere un ciclo legato ai cambiamenti climatici globali, ma non ci sono studi specifici per una micro area come la Pianura Padana.
Un drastico calo delle temperature è alle porte
È previsto un diminuzione significativa delle temperature nel nostro Paese. Nonostante alcuni giornali nazionali abbiano parlato di un precoce arrivo dell’autunno, mi preme sottolineare che si tratta piuttosto di un ritardo nell’arrivo della stagione autunnale. Infatti, in passato, l’arrivo dell’autunno era anticipato e non si registravano temperature superiori ai 35 °C nel Nord Italia o valori di umidità e temperatura soffocanti nel centro e nel Sud Italia nella prima decade di settembre.
Tuttavia, è tempo di mettere da parte il caldo per un po’. Nei prossimi giorni, le temperature saranno molto più gradevoli e potremmo persino avvertire una sensazione di fresco, se non di freddo, a causa del forte calo delle temperature. Questo perché siamo stati abituati a temperature molto alte, ben al di sopra della media. Inoltre, quest’anno abbiamo sperimentato un mix di temperature e umidità elevatissime, tipiche delle zone tropicali piuttosto che delle zone mediterranee. Infatti, le acque del Mediterraneo hanno raggiunto picchi di oltre 30 °C in Italia, una temperatura che, sebbene in calo, rimane ancora superiore alla media per questo periodo dell’anno.
Un’insolita ondata di freddo in arrivo
Assisteremo a un’inusuale irruzione di aria fredda, che porterà a una brusca interruzione della stagione estiva. Questo potrebbe causare fenomeni atmosferici localmente molto violenti, ma fortunatamente di breve durata. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il calore accumulato nei mesi precedenti non svanirà in pochi giorni e che le temperature attorno alla massa d’aria fredda che attraverserà l’Italia rimarranno sopra la media. Infatti, mentre in Europa occidentale e nelle isole britanniche, compresa l’Italia, la temperatura scenderà sotto la media del periodo, in Europa orientale e in particolare in Russia e nelle regioni dell’Artico, la temperatura aumenterà sensibilmente, raggiungendo anche i 20 °C sopra la media sulle coste del Mar Glaciale Artico russo.
Quindi, se da un lato avremo un raffreddamento, dall’altro ci sarà un forte aumento delle temperature, portando a una continuazione delle anomalie meteorologiche. Questo suggerisce che il caldo potrebbe tornare, anche se questa volta ci vorrà più tempo per recuperare le condizioni dell’anticiclone che ci ha portato un calore soffocante.
Un ritorno del caldo è possibile?
Molti di noi stanno già pensando di riporre i ventilatori, in previsione del vento freddo che soffierà e delle notti che non saranno più torride. Sulle Alpi italiane, la neve potrebbe cadere a quote inferiori ai 1500 metri, soprattutto nel settore orientale, mentre a nord del confine alpino potrebbe nevicare fino a 1000 metri di quota. Le precipitazioni previste sono eccezionali per quantità. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un meteo estremo.
Ma siamo sicuri che sia il momento di mettere i ventilatori in soffitta? Le ultime previsioni dei modelli matematici indicano che tra una decina di giorni potremmo essere di nuovo alle prese con un’ondata di calore. Infatti, masse d’aria calda provenienti dal Sahara potrebbero spingersi verso l’Italia, contribuendo così ad aumentare le anomalie meteorologiche che stiamo vivendo.
Un inverno più freddo del solito?
vivremo una serie di condizioni meteorologiche estreme, tanto da confondere le stagioni estive e autunnali, che sembrano ormai quasi fondersi, riducendo la durata dell’autunno. E l’inverno? Le ultime proiezioni, da prendere con le dovute precauzioni, indicano che potrebbe essere una stagione più fredda rispetto alla media degli anni precedenti. Questo non significa che avremo un inverno rigido, dato che gli anni precedenti sono stati estremamente miti, con poche nevicate in pianura, soprattutto nelle regioni settentrionali e in Valle Padana, dove non nevica più come succedeva fino al 2012-2013. In altre parole, sembra che il meteo che portava nevicate nelle regioni settentrionali sia cambiato in circa dieci anni. Questo potrebbe essere un ciclo legato ai cambiamenti climatici globali, ma non ci sono studi specifici per una micro area come la Pianura Padana.
Un drastico calo delle temperature è alle porte
È previsto un diminuzione significativa delle temperature nel nostro Paese. Nonostante alcuni giornali nazionali abbiano parlato di un precoce arrivo dell’autunno, mi preme sottolineare che si tratta piuttosto di un ritardo nell’arrivo della stagione autunnale. Infatti, in passato, l’arrivo dell’autunno era anticipato e non si registravano temperature superiori ai 35 °C nel Nord Italia o valori di umidità e temperatura soffocanti nel centro e nel Sud Italia nella prima decade di settembre.
Tuttavia, è tempo di mettere da parte il caldo per un po’. Nei prossimi giorni, le temperature saranno molto più gradevoli e potremmo persino avvertire una sensazione di fresco, se non di freddo, a causa del forte calo delle temperature. Questo perché siamo stati abituati a temperature molto alte, ben al di sopra della media. Inoltre, quest’anno abbiamo sperimentato un mix di temperature e umidità elevatissime, tipiche delle zone tropicali piuttosto che delle zone mediterranee. Infatti, le acque del Mediterraneo hanno raggiunto picchi di oltre 30 °C in Italia, una temperatura che, sebbene in calo, rimane ancora superiore alla media per questo periodo dell’anno.
Un’insolita ondata di freddo in arrivo
Assisteremo a un’inusuale irruzione di aria fredda, che porterà a una brusca interruzione della stagione estiva. Questo potrebbe causare fenomeni atmosferici localmente molto violenti, ma fortunatamente di breve durata. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il calore accumulato nei mesi precedenti non svanirà in pochi giorni e che le temperature attorno alla massa d’aria fredda che attraverserà l’Italia rimarranno sopra la media. Infatti, mentre in Europa occidentale e nelle isole britanniche, compresa l’Italia, la temperatura scenderà sotto la media del periodo, in Europa orientale e in particolare in Russia e nelle regioni dell’Artico, la temperatura aumenterà sensibilmente, raggiungendo anche i 20 °C sopra la media sulle coste del Mar Glaciale Artico russo.
Quindi, se da un lato avremo un raffreddamento, dall’altro ci sarà un forte aumento delle temperature, portando a una continuazione delle anomalie meteorologiche. Questo suggerisce che il caldo potrebbe tornare, anche se questa volta ci vorrà più tempo per recuperare le condizioni dell’anticiclone che ci ha portato un calore soffocante.
Un ritorno del caldo è possibile?
Molti di noi stanno già pensando di riporre i ventilatori, in previsione del vento freddo che soffierà e delle notti che non saranno più torride. Sulle Alpi italiane, la neve potrebbe cadere a quote inferiori ai 1500 metri, soprattutto nel settore orientale, mentre a nord del confine alpino potrebbe nevicare fino a 1000 metri di quota. Le precipitazioni previste sono eccezionali per quantità. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un meteo estremo.
Ma siamo sicuri che sia il momento di mettere i ventilatori in soffitta? Le ultime previsioni dei modelli matematici indicano che tra una decina di giorni potremmo essere di nuovo alle prese con un’ondata di calore. Infatti, masse d’aria calda provenienti dal Sahara potrebbero spingersi verso l’Italia, contribuendo così ad aumentare le anomalie meteorologiche che stiamo vivendo.
Un inverno più freddo del solito?
vivremo una serie di condizioni meteorologiche estreme, tanto da confondere le stagioni estive e autunnali, che sembrano ormai quasi fondersi, riducendo la durata dell’autunno. E l’inverno? Le ultime proiezioni, da prendere con le dovute precauzioni, indicano che potrebbe essere una stagione più fredda rispetto alla media degli anni precedenti. Questo non significa che avremo un inverno rigido, dato che gli anni precedenti sono stati estremamente miti, con poche nevicate in pianura, soprattutto nelle regioni settentrionali e in Valle Padana, dove non nevica più come succedeva fino al 2012-2013. In altre parole, sembra che il meteo che portava nevicate nelle regioni settentrionali sia cambiato in circa dieci anni. Questo potrebbe essere un ciclo legato ai cambiamenti climatici globali, ma non ci sono studi specifici per una micro area come la Pianura Padana.
Un drastico calo delle temperature è alle porte
È previsto un diminuzione significativa delle temperature nel nostro Paese. Nonostante alcuni giornali nazionali abbiano parlato di un precoce arrivo dell’autunno, mi preme sottolineare che si tratta piuttosto di un ritardo nell’arrivo della stagione autunnale. Infatti, in passato, l’arrivo dell’autunno era anticipato e non si registravano temperature superiori ai 35 °C nel Nord Italia o valori di umidità e temperatura soffocanti nel centro e nel Sud Italia nella prima decade di settembre.
Tuttavia, è tempo di mettere da parte il caldo per un po’. Nei prossimi giorni, le temperature saranno molto più gradevoli e potremmo persino avvertire una sensazione di fresco, se non di freddo, a causa del forte calo delle temperature. Questo perché siamo stati abituati a temperature molto alte, ben al di sopra della media. Inoltre, quest’anno abbiamo sperimentato un mix di temperature e umidità elevatissime, tipiche delle zone tropicali piuttosto che delle zone mediterranee. Infatti, le acque del Mediterraneo hanno raggiunto picchi di oltre 30 °C in Italia, una temperatura che, sebbene in calo, rimane ancora superiore alla media per questo periodo dell’anno.
Un’insolita ondata di freddo in arrivo
Assisteremo a un’inusuale irruzione di aria fredda, che porterà a una brusca interruzione della stagione estiva. Questo potrebbe causare fenomeni atmosferici localmente molto violenti, ma fortunatamente di breve durata. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il calore accumulato nei mesi precedenti non svanirà in pochi giorni e che le temperature attorno alla massa d’aria fredda che attraverserà l’Italia rimarranno sopra la media. Infatti, mentre in Europa occidentale e nelle isole britanniche, compresa l’Italia, la temperatura scenderà sotto la media del periodo, in Europa orientale e in particolare in Russia e nelle regioni dell’Artico, la temperatura aumenterà sensibilmente, raggiungendo anche i 20 °C sopra la media sulle coste del Mar Glaciale Artico russo.
Quindi, se da un lato avremo un raffreddamento, dall’altro ci sarà un forte aumento delle temperature, portando a una continuazione delle anomalie meteorologiche. Questo suggerisce che il caldo potrebbe tornare, anche se questa volta ci vorrà più tempo per recuperare le condizioni dell’anticiclone che ci ha portato un calore soffocante.
Un ritorno del caldo è possibile?
Molti di noi stanno già pensando di riporre i ventilatori, in previsione del vento freddo che soffierà e delle notti che non saranno più torride. Sulle Alpi italiane, la neve potrebbe cadere a quote inferiori ai 1500 metri, soprattutto nel settore orientale, mentre a nord del confine alpino potrebbe nevicare fino a 1000 metri di quota. Le precipitazioni previste sono eccezionali per quantità. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un meteo estremo.
Ma siamo sicuri che sia il momento di mettere i ventilatori in soffitta? Le ultime previsioni dei modelli matematici indicano che tra una decina di giorni potremmo essere di nuovo alle prese con un’ondata di calore. Infatti, masse d’aria calda provenienti dal Sahara potrebbero spingersi verso l’Italia, contribuendo così ad aumentare le anomalie meteorologiche che stiamo vivendo.
Un inverno più freddo del solito?
vivremo una serie di condizioni meteorologiche estreme, tanto da confondere le stagioni estive e autunnali, che sembrano ormai quasi fondersi, riducendo la durata dell’autunno. E l’inverno? Le ultime proiezioni, da prendere con le dovute precauzioni, indicano che potrebbe essere una stagione più fredda rispetto alla media degli anni precedenti. Questo non significa che avremo un inverno rigido, dato che gli anni precedenti sono stati estremamente miti, con poche nevicate in pianura, soprattutto nelle regioni settentrionali e in Valle Padana, dove non nevica più come succedeva fino al 2012-2013. In altre parole, sembra che il meteo che portava nevicate nelle regioni settentrionali sia cambiato in circa dieci anni. Questo potrebbe essere un ciclo legato ai cambiamenti climatici globali, ma non ci sono studi specifici per una micro area come la Pianura Padana.
Un drastico calo delle temperature è alle porte
È previsto un diminuzione significativa delle temperature nel nostro Paese. Nonostante alcuni giornali nazionali abbiano parlato di un precoce arrivo dell’autunno, mi preme sottolineare che si tratta piuttosto di un ritardo nell’arrivo della stagione autunnale. Infatti, in passato, l’arrivo dell’autunno era anticipato e non si registravano temperature superiori ai 35 °C nel Nord Italia o valori di umidità e temperatura soffocanti nel centro e nel Sud Italia nella prima decade di settembre.
Tuttavia, è tempo di mettere da parte il caldo per un po’. Nei prossimi giorni, le temperature saranno molto più gradevoli e potremmo persino avvertire una sensazione di fresco, se non di freddo, a causa del forte calo delle temperature. Questo perché siamo stati abituati a temperature molto alte, ben al di sopra della media. Inoltre, quest’anno abbiamo sperimentato un mix di temperature e umidità elevatissime, tipiche delle zone tropicali piuttosto che delle zone mediterranee. Infatti, le acque del Mediterraneo hanno raggiunto picchi di oltre 30 °C in Italia, una temperatura che, sebbene in calo, rimane ancora superiore alla media per questo periodo dell’anno.
Un’insolita ondata di freddo in arrivo
Assisteremo a un’inusuale irruzione di aria fredda, che porterà a una brusca interruzione della stagione estiva. Questo potrebbe causare fenomeni atmosferici localmente molto violenti, ma fortunatamente di breve durata. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il calore accumulato nei mesi precedenti non svanirà in pochi giorni e che le temperature attorno alla massa d’aria fredda che attraverserà l’Italia rimarranno sopra la media. Infatti, mentre in Europa occidentale e nelle isole britanniche, compresa l’Italia, la temperatura scenderà sotto la media del periodo, in Europa orientale e in particolare in Russia e nelle regioni dell’Artico, la temperatura aumenterà sensibilmente, raggiungendo anche i 20 °C sopra la media sulle coste del Mar Glaciale Artico russo.
Quindi, se da un lato avremo un raffreddamento, dall’altro ci sarà un forte aumento delle temperature, portando a una continuazione delle anomalie meteorologiche. Questo suggerisce che il caldo potrebbe tornare, anche se questa volta ci vorrà più tempo per recuperare le condizioni dell’anticiclone che ci ha portato un calore soffocante.
Un ritorno del caldo è possibile?
Molti di noi stanno già pensando di riporre i ventilatori, in previsione del vento freddo che soffierà e delle notti che non saranno più torride. Sulle Alpi italiane, la neve potrebbe cadere a quote inferiori ai 1500 metri, soprattutto nel settore orientale, mentre a nord del confine alpino potrebbe nevicare fino a 1000 metri di quota. Le precipitazioni previste sono eccezionali per quantità. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un meteo estremo.
Ma siamo sicuri che sia il momento di mettere i ventilatori in soffitta? Le ultime previsioni dei modelli matematici indicano che tra una decina di giorni potremmo essere di nuovo alle prese con un’ondata di calore. Infatti, masse d’aria calda provenienti dal Sahara potrebbero spingersi verso l’Italia, contribuendo così ad aumentare le anomalie meteorologiche che stiamo vivendo.
Un inverno più freddo del solito?
vivremo una serie di condizioni meteorologiche estreme, tanto da confondere le stagioni estive e autunnali, che sembrano ormai quasi fondersi, riducendo la durata dell’autunno. E l’inverno? Le ultime proiezioni, da prendere con le dovute precauzioni, indicano che potrebbe essere una stagione più fredda rispetto alla media degli anni precedenti. Questo non significa che avremo un inverno rigido, dato che gli anni precedenti sono stati estremamente miti, con poche nevicate in pianura, soprattutto nelle regioni settentrionali e in Valle Padana, dove non nevica più come succedeva fino al 2012-2013. In altre parole, sembra che il meteo che portava nevicate nelle regioni settentrionali sia cambiato in circa dieci anni. Questo potrebbe essere un ciclo legato ai cambiamenti climatici globali, ma non ci sono studi specifici per una micro area come la Pianura Padana.
Un drastico calo delle temperature è alle porte
È previsto un diminuzione significativa delle temperature nel nostro Paese. Nonostante alcuni giornali nazionali abbiano parlato di un precoce arrivo dell’autunno, mi preme sottolineare che si tratta piuttosto di un ritardo nell’arrivo della stagione autunnale. Infatti, in passato, l’arrivo dell’autunno era anticipato e non si registravano temperature superiori ai 35 °C nel Nord Italia o valori di umidità e temperatura soffocanti nel centro e nel Sud Italia nella prima decade di settembre.
Tuttavia, è tempo di mettere da parte il caldo per un po’. Nei prossimi giorni, le temperature saranno molto più gradevoli e potremmo persino avvertire una sensazione di fresco, se non di freddo, a causa del forte calo delle temperature. Questo perché siamo stati abituati a temperature molto alte, ben al di sopra della media. Inoltre, quest’anno abbiamo sperimentato un mix di temperature e umidità elevatissime, tipiche delle zone tropicali piuttosto che delle zone mediterranee. Infatti, le acque del Mediterraneo hanno raggiunto picchi di oltre 30 °C in Italia, una temperatura che, sebbene in calo, rimane ancora superiore alla media per questo periodo dell’anno.
Un’insolita ondata di freddo in arrivo
Assisteremo a un’inusuale irruzione di aria fredda, che porterà a una brusca interruzione della stagione estiva. Questo potrebbe causare fenomeni atmosferici localmente molto violenti, ma fortunatamente di breve durata. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il calore accumulato nei mesi precedenti non svanirà in pochi giorni e che le temperature attorno alla massa d’aria fredda che attraverserà l’Italia rimarranno sopra la media. Infatti, mentre in Europa occidentale e nelle isole britanniche, compresa l’Italia, la temperatura scenderà sotto la media del periodo, in Europa orientale e in particolare in Russia e nelle regioni dell’Artico, la temperatura aumenterà sensibilmente, raggiungendo anche i 20 °C sopra la media sulle coste del Mar Glaciale Artico russo.
Quindi, se da un lato avremo un raffreddamento, dall’altro ci sarà un forte aumento delle temperature, portando a una continuazione delle anomalie meteorologiche. Questo suggerisce che il caldo potrebbe tornare, anche se questa volta ci vorrà più tempo per recuperare le condizioni dell’anticiclone che ci ha portato un calore soffocante.
Un ritorno del caldo è possibile?
Molti di noi stanno già pensando di riporre i ventilatori, in previsione del vento freddo che soffierà e delle notti che non saranno più torride. Sulle Alpi italiane, la neve potrebbe cadere a quote inferiori ai 1500 metri, soprattutto nel settore orientale, mentre a nord del confine alpino potrebbe nevicare fino a 1000 metri di quota. Le precipitazioni previste sono eccezionali per quantità. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un meteo estremo.
Ma siamo sicuri che sia il momento di mettere i ventilatori in soffitta? Le ultime previsioni dei modelli matematici indicano che tra una decina di giorni potremmo essere di nuovo alle prese con un’ondata di calore. Infatti, masse d’aria calda provenienti dal Sahara potrebbero spingersi verso l’Italia, contribuendo così ad aumentare le anomalie meteorologiche che stiamo vivendo.
Un inverno più freddo del solito?
vivremo una serie di condizioni meteorologiche estreme, tanto da confondere le stagioni estive e autunnali, che sembrano ormai quasi fondersi, riducendo la durata dell’autunno. E l’inverno? Le ultime proiezioni, da prendere con le dovute precauzioni, indicano che potrebbe essere una stagione più fredda rispetto alla media degli anni precedenti. Questo non significa che avremo un inverno rigido, dato che gli anni precedenti sono stati estremamente miti, con poche nevicate in pianura, soprattutto nelle regioni settentrionali e in Valle Padana, dove non nevica più come succedeva fino al 2012-2013. In altre parole, sembra che il meteo che portava nevicate nelle regioni settentrionali sia cambiato in circa dieci anni. Questo potrebbe essere un ciclo legato ai cambiamenti climatici globali, ma non ci sono studi specifici per una micro area come la Pianura Padana.
Un drastico calo delle temperature è alle porte
È previsto un diminuzione significativa delle temperature nel nostro Paese. Nonostante alcuni giornali nazionali abbiano parlato di un precoce arrivo dell’autunno, mi preme sottolineare che si tratta piuttosto di un ritardo nell’arrivo della stagione autunnale. Infatti, in passato, l’arrivo dell’autunno era anticipato e non si registravano temperature superiori ai 35 °C nel Nord Italia o valori di umidità e temperatura soffocanti nel centro e nel Sud Italia nella prima decade di settembre.
Tuttavia, è tempo di mettere da parte il caldo per un po’. Nei prossimi giorni, le temperature saranno molto più gradevoli e potremmo persino avvertire una sensazione di fresco, se non di freddo, a causa del forte calo delle temperature. Questo perché siamo stati abituati a temperature molto alte, ben al di sopra della media. Inoltre, quest’anno abbiamo sperimentato un mix di temperature e umidità elevatissime, tipiche delle zone tropicali piuttosto che delle zone mediterranee. Infatti, le acque del Mediterraneo hanno raggiunto picchi di oltre 30 °C in Italia, una temperatura che, sebbene in calo, rimane ancora superiore alla media per questo periodo dell’anno.
Un’insolita ondata di freddo in arrivo
Assisteremo a un’inusuale irruzione di aria fredda, che porterà a una brusca interruzione della stagione estiva. Questo potrebbe causare fenomeni atmosferici localmente molto violenti, ma fortunatamente di breve durata. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il calore accumulato nei mesi precedenti non svanirà in pochi giorni e che le temperature attorno alla massa d’aria fredda che attraverserà l’Italia rimarranno sopra la media. Infatti, mentre in Europa occidentale e nelle isole britanniche, compresa l’Italia, la temperatura scenderà sotto la media del periodo, in Europa orientale e in particolare in Russia e nelle regioni dell’Artico, la temperatura aumenterà sensibilmente, raggiungendo anche i 20 °C sopra la media sulle coste del Mar Glaciale Artico russo.
Quindi, se da un lato avremo un raffreddamento, dall’altro ci sarà un forte aumento delle temperature, portando a una continuazione delle anomalie meteorologiche. Questo suggerisce che il caldo potrebbe tornare, anche se questa volta ci vorrà più tempo per recuperare le condizioni dell’anticiclone che ci ha portato un calore soffocante.
Un ritorno del caldo è possibile?
Molti di noi stanno già pensando di riporre i ventilatori, in previsione del vento freddo che soffierà e delle notti che non saranno più torride. Sulle Alpi italiane, la neve potrebbe cadere a quote inferiori ai 1500 metri, soprattutto nel settore orientale, mentre a nord del confine alpino potrebbe nevicare fino a 1000 metri di quota. Le precipitazioni previste sono eccezionali per quantità. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un meteo estremo.
Ma siamo sicuri che sia il momento di mettere i ventilatori in soffitta? Le ultime previsioni dei modelli matematici indicano che tra una decina di giorni potremmo essere di nuovo alle prese con un’ondata di calore. Infatti, masse d’aria calda provenienti dal Sahara potrebbero spingersi verso l’Italia, contribuendo così ad aumentare le anomalie meteorologiche che stiamo vivendo.
Un inverno più freddo del solito?
vivremo una serie di condizioni meteorologiche estreme, tanto da confondere le stagioni estive e autunnali, che sembrano ormai quasi fondersi, riducendo la durata dell’autunno. E l’inverno? Le ultime proiezioni, da prendere con le dovute precauzioni, indicano che potrebbe essere una stagione più fredda rispetto alla media degli anni precedenti. Questo non significa che avremo un inverno rigido, dato che gli anni precedenti sono stati estremamente miti, con poche nevicate in pianura, soprattutto nelle regioni settentrionali e in Valle Padana, dove non nevica più come succedeva fino al 2012-2013. In altre parole, sembra che il meteo che portava nevicate nelle regioni settentrionali sia cambiato in circa dieci anni. Questo potrebbe essere un ciclo legato ai cambiamenti climatici globali, ma non ci sono studi specifici per una micro area come la Pianura Padana.
Un drastico calo delle temperature è alle porte
È previsto un diminuzione significativa delle temperature nel nostro Paese. Nonostante alcuni giornali nazionali abbiano parlato di un precoce arrivo dell’autunno, mi preme sottolineare che si tratta piuttosto di un ritardo nell’arrivo della stagione autunnale. Infatti, in passato, l’arrivo dell’autunno era anticipato e non si registravano temperature superiori ai 35 °C nel Nord Italia o valori di umidità e temperatura soffocanti nel centro e nel Sud Italia nella prima decade di settembre.
Tuttavia, è tempo di mettere da parte il caldo per un po’. Nei prossimi giorni, le temperature saranno molto più gradevoli e potremmo persino avvertire una sensazione di fresco, se non di freddo, a causa del forte calo delle temperature. Questo perché siamo stati abituati a temperature molto alte, ben al di sopra della media. Inoltre, quest’anno abbiamo sperimentato un mix di temperature e umidità elevatissime, tipiche delle zone tropicali piuttosto che delle zone mediterranee. Infatti, le acque del Mediterraneo hanno raggiunto picchi di oltre 30 °C in Italia, una temperatura che, sebbene in calo, rimane ancora superiore alla media per questo periodo dell’anno.
Un’insolita ondata di freddo in arrivo
Assisteremo a un’inusuale irruzione di aria fredda, che porterà a una brusca interruzione della stagione estiva. Questo potrebbe causare fenomeni atmosferici localmente molto violenti, ma fortunatamente di breve durata. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il calore accumulato nei mesi precedenti non svanirà in pochi giorni e che le temperature attorno alla massa d’aria fredda che attraverserà l’Italia rimarranno sopra la media. Infatti, mentre in Europa occidentale e nelle isole britanniche, compresa l’Italia, la temperatura scenderà sotto la media del periodo, in Europa orientale e in particolare in Russia e nelle regioni dell’Artico, la temperatura aumenterà sensibilmente, raggiungendo anche i 20 °C sopra la media sulle coste del Mar Glaciale Artico russo.
Quindi, se da un lato avremo un raffreddamento, dall’altro ci sarà un forte aumento delle temperature, portando a una continuazione delle anomalie meteorologiche. Questo suggerisce che il caldo potrebbe tornare, anche se questa volta ci vorrà più tempo per recuperare le condizioni dell’anticiclone che ci ha portato un calore soffocante.
Un ritorno del caldo è possibile?
Molti di noi stanno già pensando di riporre i ventilatori, in previsione del vento freddo che soffierà e delle notti che non saranno più torride. Sulle Alpi italiane, la neve potrebbe cadere a quote inferiori ai 1500 metri, soprattutto nel settore orientale, mentre a nord del confine alpino potrebbe nevicare fino a 1000 metri di quota. Le precipitazioni previste sono eccezionali per quantità. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un meteo estremo.
Ma siamo sicuri che sia il momento di mettere i ventilatori in soffitta? Le ultime previsioni dei modelli matematici indicano che tra una decina di giorni potremmo essere di nuovo alle prese con un’ondata di calore. Infatti, masse d’aria calda provenienti dal Sahara potrebbero spingersi verso l’Italia, contribuendo così ad aumentare le anomalie meteorologiche che stiamo vivendo.
Un inverno più freddo del solito?
vivremo una serie di condizioni meteorologiche estreme, tanto da confondere le stagioni estive e autunnali, che sembrano ormai quasi fondersi, riducendo la durata dell’autunno. E l’inverno? Le ultime proiezioni, da prendere con le dovute precauzioni, indicano che potrebbe essere una stagione più fredda rispetto alla media degli anni precedenti. Questo non significa che avremo un inverno rigido, dato che gli anni precedenti sono stati estremamente miti, con poche nevicate in pianura, soprattutto nelle regioni settentrionali e in Valle Padana, dove non nevica più come succedeva fino al 2012-2013. In altre parole, sembra che il meteo che portava nevicate nelle regioni settentrionali sia cambiato in circa dieci anni. Questo potrebbe essere un ciclo legato ai cambiamenti climatici globali, ma non ci sono studi specifici per una micro area come la Pianura Padana.
Un drastico calo delle temperature è alle porte
È previsto un diminuzione significativa delle temperature nel nostro Paese. Nonostante alcuni giornali nazionali abbiano parlato di un precoce arrivo dell’autunno, mi preme sottolineare che si tratta piuttosto di un ritardo nell’arrivo della stagione autunnale. Infatti, in passato, l’arrivo dell’autunno era anticipato e non si registravano temperature superiori ai 35 °C nel Nord Italia o valori di umidità e temperatura soffocanti nel centro e nel Sud Italia nella prima decade di settembre.
Tuttavia, è tempo di mettere da parte il caldo per un po’. Nei prossimi giorni, le temperature saranno molto più gradevoli e potremmo persino avvertire una sensazione di fresco, se non di freddo, a causa del forte calo delle temperature. Questo perché siamo stati abituati a temperature molto alte, ben al di sopra della media. Inoltre, quest’anno abbiamo sperimentato un mix di temperature e umidità elevatissime, tipiche delle zone tropicali piuttosto che delle zone mediterranee. Infatti, le acque del Mediterraneo hanno raggiunto picchi di oltre 30 °C in Italia, una temperatura che, sebbene in calo, rimane ancora superiore alla media per questo periodo dell’anno.
Un’insolita ondata di freddo in arrivo
Assisteremo a un’inusuale irruzione di aria fredda, che porterà a una brusca interruzione della stagione estiva. Questo potrebbe causare fenomeni atmosferici localmente molto violenti, ma fortunatamente di breve durata. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il calore accumulato nei mesi precedenti non svanirà in pochi giorni e che le temperature attorno alla massa d’aria fredda che attraverserà l’Italia rimarranno sopra la media. Infatti, mentre in Europa occidentale e nelle isole britanniche, compresa l’Italia, la temperatura scenderà sotto la media del periodo, in Europa orientale e in particolare in Russia e nelle regioni dell’Artico, la temperatura aumenterà sensibilmente, raggiungendo anche i 20 °C sopra la media sulle coste del Mar Glaciale Artico russo.
Quindi, se da un lato avremo un raffreddamento, dall’altro ci sarà un forte aumento delle temperature, portando a una continuazione delle anomalie meteorologiche. Questo suggerisce che il caldo potrebbe tornare, anche se questa volta ci vorrà più tempo per recuperare le condizioni dell’anticiclone che ci ha portato un calore soffocante.
Un ritorno del caldo è possibile?
Molti di noi stanno già pensando di riporre i ventilatori, in previsione del vento freddo che soffierà e delle notti che non saranno più torride. Sulle Alpi italiane, la neve potrebbe cadere a quote inferiori ai 1500 metri, soprattutto nel settore orientale, mentre a nord del confine alpino potrebbe nevicare fino a 1000 metri di quota. Le precipitazioni previste sono eccezionali per quantità. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un meteo estremo.
Ma siamo sicuri che sia il momento di mettere i ventilatori in soffitta? Le ultime previsioni dei modelli matematici indicano che tra una decina di giorni potremmo essere di nuovo alle prese con un’ondata di calore. Infatti, masse d’aria calda provenienti dal Sahara potrebbero spingersi verso l’Italia, contribuendo così ad aumentare le anomalie meteorologiche che stiamo vivendo.
Un inverno più freddo del solito?
vivremo una serie di condizioni meteorologiche estreme, tanto da confondere le stagioni estive e autunnali, che sembrano ormai quasi fondersi, riducendo la durata dell’autunno. E l’inverno? Le ultime proiezioni, da prendere con le dovute precauzioni, indicano che potrebbe essere una stagione più fredda rispetto alla media degli anni precedenti. Questo non significa che avremo un inverno rigido, dato che gli anni precedenti sono stati estremamente miti, con poche nevicate in pianura, soprattutto nelle regioni settentrionali e in Valle Padana, dove non nevica più come succedeva fino al 2012-2013. In altre parole, sembra che il meteo che portava nevicate nelle regioni settentrionali sia cambiato in circa dieci anni. Questo potrebbe essere un ciclo legato ai cambiamenti climatici globali, ma non ci sono studi specifici per una micro area come la Pianura Padana.
Un drastico calo delle temperature è alle porte
È previsto un diminuzione significativa delle temperature nel nostro Paese. Nonostante alcuni giornali nazionali abbiano parlato di un precoce arrivo dell’autunno, mi preme sottolineare che si tratta piuttosto di un ritardo nell’arrivo della stagione autunnale. Infatti, in passato, l’arrivo dell’autunno era anticipato e non si registravano temperature superiori ai 35 °C nel Nord Italia o valori di umidità e temperatura soffocanti nel centro e nel Sud Italia nella prima decade di settembre.
Tuttavia, è tempo di mettere da parte il caldo per un po’. Nei prossimi giorni, le temperature saranno molto più gradevoli e potremmo persino avvertire una sensazione di fresco, se non di freddo, a causa del forte calo delle temperature. Questo perché siamo stati abituati a temperature molto alte, ben al di sopra della media. Inoltre, quest’anno abbiamo sperimentato un mix di temperature e umidità elevatissime, tipiche delle zone tropicali piuttosto che delle zone mediterranee. Infatti, le acque del Mediterraneo hanno raggiunto picchi di oltre 30 °C in Italia, una temperatura che, sebbene in calo, rimane ancora superiore alla media per questo periodo dell’anno.
Un’insolita ondata di freddo in arrivo
Assisteremo a un’inusuale irruzione di aria fredda, che porterà a una brusca interruzione della stagione estiva. Questo potrebbe causare fenomeni atmosferici localmente molto violenti, ma fortunatamente di breve durata. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il calore accumulato nei mesi precedenti non svanirà in pochi giorni e che le temperature attorno alla massa d’aria fredda che attraverserà l’Italia rimarranno sopra la media. Infatti, mentre in Europa occidentale e nelle isole britanniche, compresa l’Italia, la temperatura scenderà sotto la media del periodo, in Europa orientale e in particolare in Russia e nelle regioni dell’Artico, la temperatura aumenterà sensibilmente, raggiungendo anche i 20 °C sopra la media sulle coste del Mar Glaciale Artico russo.
Quindi, se da un lato avremo un raffreddamento, dall’altro ci sarà un forte aumento delle temperature, portando a una continuazione delle anomalie meteorologiche. Questo suggerisce che il caldo potrebbe tornare, anche se questa volta ci vorrà più tempo per recuperare le condizioni dell’anticiclone che ci ha portato un calore soffocante.
Un ritorno del caldo è possibile?
Molti di noi stanno già pensando di riporre i ventilatori, in previsione del vento freddo che soffierà e delle notti che non saranno più torride. Sulle Alpi italiane, la neve potrebbe cadere a quote inferiori ai 1500 metri, soprattutto nel settore orientale, mentre a nord del confine alpino potrebbe nevicare fino a 1000 metri di quota. Le precipitazioni previste sono eccezionali per quantità. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un meteo estremo.
Ma siamo sicuri che sia il momento di mettere i ventilatori in soffitta? Le ultime previsioni dei modelli matematici indicano che tra una decina di giorni potremmo essere di nuovo alle prese con un’ondata di calore. Infatti, masse d’aria calda provenienti dal Sahara potrebbero spingersi verso l’Italia, contribuendo così ad aumentare le anomalie meteorologiche che stiamo vivendo.
Un inverno più freddo del solito?
vivremo una serie di condizioni meteorologiche estreme, tanto da confondere le stagioni estive e autunnali, che sembrano ormai quasi fondersi, riducendo la durata dell’autunno. E l’inverno? Le ultime proiezioni, da prendere con le dovute precauzioni, indicano che potrebbe essere una stagione più fredda rispetto alla media degli anni precedenti. Questo non significa che avremo un inverno rigido, dato che gli anni precedenti sono stati estremamente miti, con poche nevicate in pianura, soprattutto nelle regioni settentrionali e in Valle Padana, dove non nevica più come succedeva fino al 2012-2013. In altre parole, sembra che il meteo che portava nevicate nelle regioni settentrionali sia cambiato in circa dieci anni. Questo potrebbe essere un ciclo legato ai cambiamenti climatici globali, ma non ci sono studi specifici per una micro area come la Pianura Padana.
Un drastico calo delle temperature è alle porte
È previsto un diminuzione significativa delle temperature nel nostro Paese. Nonostante alcuni giornali nazionali abbiano parlato di un precoce arrivo dell’autunno, mi preme sottolineare che si tratta piuttosto di un ritardo nell’arrivo della stagione autunnale. Infatti, in passato, l’arrivo dell’autunno era anticipato e non si registravano temperature superiori ai 35 °C nel Nord Italia o valori di umidità e temperatura soffocanti nel centro e nel Sud Italia nella prima decade di settembre.
Tuttavia, è tempo di mettere da parte il caldo per un po’. Nei prossimi giorni, le temperature saranno molto più gradevoli e potremmo persino avvertire una sensazione di fresco, se non di freddo, a causa del forte calo delle temperature. Questo perché siamo stati abituati a temperature molto alte, ben al di sopra della media. Inoltre, quest’anno abbiamo sperimentato un mix di temperature e umidità elevatissime, tipiche delle zone tropicali piuttosto che delle zone mediterranee. Infatti, le acque del Mediterraneo hanno raggiunto picchi di oltre 30 °C in Italia, una temperatura che, sebbene in calo, rimane ancora superiore alla media per questo periodo dell’anno.
Un’insolita ondata di freddo in arrivo
Assisteremo a un’inusuale irruzione di aria fredda, che porterà a una brusca interruzione della stagione estiva. Questo potrebbe causare fenomeni atmosferici localmente molto violenti, ma fortunatamente di breve durata. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il calore accumulato nei mesi precedenti non svanirà in pochi giorni e che le temperature attorno alla massa d’aria fredda che attraverserà l’Italia rimarranno sopra la media. Infatti, mentre in Europa occidentale e nelle isole britanniche, compresa l’Italia, la temperatura scenderà sotto la media del periodo, in Europa orientale e in particolare in Russia e nelle regioni dell’Artico, la temperatura aumenterà sensibilmente, raggiungendo anche i 20 °C sopra la media sulle coste del Mar Glaciale Artico russo.
Quindi, se da un lato avremo un raffreddamento, dall’altro ci sarà un forte aumento delle temperature, portando a una continuazione delle anomalie meteorologiche. Questo suggerisce che il caldo potrebbe tornare, anche se questa volta ci vorrà più tempo per recuperare le condizioni dell’anticiclone che ci ha portato un calore soffocante.
Un ritorno del caldo è possibile?
Molti di noi stanno già pensando di riporre i ventilatori, in previsione del vento freddo che soffierà e delle notti che non saranno più torride. Sulle Alpi italiane, la neve potrebbe cadere a quote inferiori ai 1500 metri, soprattutto nel settore orientale, mentre a nord del confine alpino potrebbe nevicare fino a 1000 metri di quota. Le precipitazioni previste sono eccezionali per quantità. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un meteo estremo.
Ma siamo sicuri che sia il momento di mettere i ventilatori in soffitta? Le ultime previsioni dei modelli matematici indicano che tra una decina di giorni potremmo essere di nuovo alle prese con un’ondata di calore. Infatti, masse d’aria calda provenienti dal Sahara potrebbero spingersi verso l’Italia, contribuendo così ad aumentare le anomalie meteorologiche che stiamo vivendo.
Un inverno più freddo del solito?
vivremo una serie di condizioni meteorologiche estreme, tanto da confondere le stagioni estive e autunnali, che sembrano ormai quasi fondersi, riducendo la durata dell’autunno. E l’inverno? Le ultime proiezioni, da prendere con le dovute precauzioni, indicano che potrebbe essere una stagione più fredda rispetto alla media degli anni precedenti. Questo non significa che avremo un inverno rigido, dato che gli anni precedenti sono stati estremamente miti, con poche nevicate in pianura, soprattutto nelle regioni settentrionali e in Valle Padana, dove non nevica più come succedeva fino al 2012-2013. In altre parole, sembra che il meteo che portava nevicate nelle regioni settentrionali sia cambiato in circa dieci anni. Questo potrebbe essere un ciclo legato ai cambiamenti climatici globali, ma non ci sono studi specifici per una micro area come la Pianura Padana.