Una nuova disturbo atmosferico ha causato notevoli distruzioni. L’Autunno di quest’anno evidenzia in modo inequivocabile le irregolarità legate alle fluttuazioni meteorologiche, che sono ormai intensificate. Le piogge tanto desiderate, che alla fine dell’estate si spostavano dalla regione iberico-francese verso Est, irrigando i campi aridi e portando un po’ di sollievo, oggi causano inondazioni, frane e crolli.
È di nuovo il momento di Milano con l’inondazione del Lambro, di Genova con l’inondazione del Fegino, di Orvieto con frane e crolli. Incredibilmente, in Valle Stura, Liguria, quasi al confine con l’Alessandrino, sono caduti ben 300 mm di pioggia in 24 ore (100 mm in un’ora), 300 litri di acqua per metro quadrato di superficie, una quantità enorme. Quantità di pioggia simili sono cadute anche durante i recenti eventi alluvionali in Emilia Romagna. Certo, il meteo avverso con forti temporali e nubifragi esisteva anche negli anni passati, ma ciò che ovviamente preoccupa è l’aumento della frequenza e dell’intensità dei fenomeni estremi.
Non possiamo ignorare che l’aumento delle temperature medie su tutto il pianeta è alla base del forte cambiamento di molte fluttuazioni meteorologiche. Ad esempio, l’Atlantico ha fatto la storia! Sì, perché per la prima volta ci sono 3 uragani simultanei in Ottobre, Kirk, Leslie e Milton. Questo oceano è attualmente una fabbrica di uragani. Se poi consideriamo anche la presenza di due trottole cicloniche extratropicali, allora il totale sale a cinque. Trottole cicloniche che agiscono come componenti di una grande catena di produzione atmosferica che sposta l’aria e con essa anche grandi quantità di vapore acqueo dai tropici alle nostre latitudini: i fiumi atmosferici.
I fiumi atmosferici, che di solito scorrono nel richiamo caldo che precede l’arrivo del fronte freddo, quando per ragioni orografiche, come la presenza di rilievi, sono costretti a salire, possono causare precipitazioni abbondanti anche di carattere alluvionale.
Nella giornata di giovedì 10, con l’arrivo del nuovo disturbo atmosferico legato alla intensa saccatura con centro sulle Isole Britanniche, gli abitanti del Nord Italia e delle regioni del medio-alto settore tirrenico dovranno prestare la massima attenzione. L’ex uragano Kirk, che certamente non potrà presentarsi di persona, sarà però così gentile da inviarci un altro carico di umidità proveniente dai tropici. E venerdì 11 molto probabilmente il maltempo si sposterà anche al Sud, decisamente più bisognoso di precipitazioni.
Ne parleremo ancora.
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