La Lombardia, in particolare la zona del Nord-Ovest e l’area milanese, è stata colpita da una forte ondata di maltempo. Le aree alpine e prealpine sono state le più colpite, con accumuli di pioggia che hanno superato i 100 mm in poche ore, raggiungendo picchi di 170 mm nelle Prealpi di Lecco e Bergamo, Orobie.
Un violento nubifragio ha investito Milano, con alcuni pluviometri che hanno registrato valori superiori ai 70 mm. Tuttavia, sembra che la situazione stia migliorando nel capoluogo lombardo: le precipitazioni più intense si stanno spostando verso Piemonte e Liguria, mentre su Milano le piogge stanno gradualmente diminuendo.
Le province di Brescia, Mantova e Lodi stanno invece subendo precipitazioni più consistenti, con il sistema perturbato che si muove lentamente verso Est. Si prevede un miglioramento progressivo delle condizioni meteo, ma restano preoccupazioni per i fiumi. Il Lambro ha registrato un’esondazione, mentre il Seveso è stato temporaneamente contenuto grazie alle vasche di laminazione, anche se il bacino idrografico ha subito precipitazioni abbondanti. La provincia di Lecco ha registrato i picchi massimi di pioggia, con accumuli fino a 150 mm nelle zone prealpine.
Previsioni meteo per i prossimi giorni
Il quadro meteo per i prossimi giorni prevede un parziale miglioramento delle condizioni atmosferiche. Dopo l’intensa fase di maltempo che ha colpito la regione, è atteso un breve periodo di tregua. Tuttavia, una nuova perturbazione dovrebbe interessare la Lombardia a partire da giovedì 10 ottobre. Le piogge potrebbero essere nuovamente consistenti, con il rischio aggravato dalle condizioni di saturazione dei terreni e dal livello già elevato dei corsi d’acqua.
Nel corso del fine settimana, si prevede un temporaneo miglioramento con un’alternanza tra schiarite e nuvole. Il sole potrebbe fare capolino a tratti, accompagnato da un leggero aumento delle temperature massime, ma resta confermato l’arrivo di una nuova perturbazione verso metà settimana. Le piogge previste per il periodo successivo, sebbene meno intense di quelle attuali, potrebbero comunque rappresentare un problema, considerando la situazione critica dei suoli e dei fiumi già gonfi d’acqua.
Le perturbazioni atlantiche e il picco di pioggia a Milano
La Lombardia sta vivendo un autunno caratterizzato da fronte perturbati che giungono con regolarità dall’Oceano Atlantico. Negli ultimi mesi, quasi ogni periodo ha registrato valori di precipitazioni superiori alla media stagionale. In particolare, sulla pianura e nel capoluogo, Milano, si potrebbe raggiungere, entro la fine del 2024, un picco di piogge mai visto negli ultimi cento anni. Gli esperti stanno monitorando attentamente i dati, in collaborazione con la Fondazione Milano Duomo, che conserva le serie storiche climatiche della città, risalenti a circa 300 anni fa.
Le ultime perturbazioni hanno trasportato anche aria mite, con conseguenze visibili soprattutto in montagna. Infatti, la pioggia ha raggiunto le altitudini dei ghiacciai, mantenendo la temperatura sopra lo 0°C anche a 3000 metri per buona parte della giornata. Questo ha portato a uno scioglimento accelerato delle nevi già presenti, una condizione che contribuisce ulteriormente all’aumento del livello dei fiumi.
Correzione sulla percezione dell’autunno: clima e temperature
Contrariamente a quanto riportato da alcune notizie sulla stampa che indicano temperature particolarmente basse per questo periodo dell’anno, gli esperti hanno chiarito che tale percezione è errata. Il 2017 si è infatti rivelato decisamente più fresco rispetto all’attuale inizio di autunno. Negli ultimi cinque anni, è stato osservato un progressivo aumento delle temperature tra settembre e ottobre, con inverni che tendono a manifestarsi in ritardo. Anche il 2023 ha visto una simile tendenza climatica, che, sommata alla crisi energetica, ha portato a ritardi nell’accensione dei riscaldamenti in pianura, attualmente prevista per il 15 ottobre. Su questo fronte, si apre il dibattito riguardante la normativa sull’accensione del riscaldamento, che alcuni considerano inadeguata rispetto all’effettivo andamento delle condizioni meteo.
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La Lombardia, in particolare la zona del Nord-Ovest e l’area milanese, è stata colpita da una forte ondata di maltempo. Le aree alpine e prealpine sono state le più colpite, con accumuli di pioggia che hanno superato i 100 mm in poche ore, raggiungendo picchi di 170 mm nelle Prealpi di Lecco e Bergamo, Orobie.
Un violento nubifragio ha investito Milano, con alcuni pluviometri che hanno registrato valori superiori ai 70 mm. Tuttavia, sembra che la situazione stia migliorando nel capoluogo lombardo: le precipitazioni più intense si stanno spostando verso Piemonte e Liguria, mentre su Milano le piogge stanno gradualmente diminuendo.
Le province di Brescia, Mantova e Lodi stanno invece subendo precipitazioni più consistenti, con il sistema perturbato che si muove lentamente verso Est. Si prevede un miglioramento progressivo delle condizioni meteo, ma restano preoccupazioni per i fiumi. Il Lambro ha registrato un’esondazione, mentre il Seveso è stato temporaneamente contenuto grazie alle vasche di laminazione, anche se il bacino idrografico ha subito precipitazioni abbondanti. La provincia di Lecco ha registrato i picchi massimi di pioggia, con accumuli fino a 150 mm nelle zone prealpine.
Previsioni meteo per i prossimi giorni
Il quadro meteo per i prossimi giorni prevede un parziale miglioramento delle condizioni atmosferiche. Dopo l’intensa fase di maltempo che ha colpito la regione, è atteso un breve periodo di tregua. Tuttavia, una nuova perturbazione dovrebbe interessare la Lombardia a partire da giovedì 10 ottobre. Le piogge potrebbero essere nuovamente consistenti, con il rischio aggravato dalle condizioni di saturazione dei terreni e dal livello già elevato dei corsi d’acqua.
Nel corso del fine settimana, si prevede un temporaneo miglioramento con un’alternanza tra schiarite e nuvole. Il sole potrebbe fare capolino a tratti, accompagnato da un leggero aumento delle temperature massime, ma resta confermato l’arrivo di una nuova perturbazione verso metà settimana. Le piogge previste per il periodo successivo, sebbene meno intense di quelle attuali, potrebbero comunque rappresentare un problema, considerando la situazione critica dei suoli e dei fiumi già gonfi d’acqua.
Le perturbazioni atlantiche e il picco di pioggia a Milano
La Lombardia sta vivendo un autunno caratterizzato da fronte perturbati che giungono con regolarità dall’Oceano Atlantico. Negli ultimi mesi, quasi ogni periodo ha registrato valori di precipitazioni superiori alla media stagionale. In particolare, sulla pianura e nel capoluogo, Milano, si potrebbe raggiungere, entro la fine del 2024, un picco di piogge mai visto negli ultimi cento anni. Gli esperti stanno monitorando attentamente i dati, in collaborazione con la Fondazione Milano Duomo, che conserva le serie storiche climatiche della città, risalenti a circa 300 anni fa.
Le ultime perturbazioni hanno trasportato anche aria mite, con conseguenze visibili soprattutto in montagna. Infatti, la pioggia ha raggiunto le altitudini dei ghiacciai, mantenendo la temperatura sopra lo 0°C anche a 3000 metri per buona parte della giornata. Questo ha portato a uno scioglimento accelerato delle nevi già presenti, una condizione che contribuisce ulteriormente all’aumento del livello dei fiumi.
Correzione sulla percezione dell’autunno: clima e temperature
Contrariamente a quanto riportato da alcune notizie sulla stampa che indicano temperature particolarmente basse per questo periodo dell’anno, gli esperti hanno chiarito che tale percezione è errata. Il 2017 si è infatti rivelato decisamente più fresco rispetto all’attuale inizio di autunno. Negli ultimi cinque anni, è stato osservato un progressivo aumento delle temperature tra settembre e ottobre, con inverni che tendono a manifestarsi in ritardo. Anche il 2023 ha visto una simile tendenza climatica, che, sommata alla crisi energetica, ha portato a ritardi nell’accensione dei riscaldamenti in pianura, attualmente prevista per il 15 ottobre. Su questo fronte, si apre il dibattito riguardante la normativa sull’accensione del riscaldamento, che alcuni considerano inadeguata rispetto all’effettivo andamento delle condizioni meteo.
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Un violento nubifragio ha investito Milano, con alcuni pluviometri che hanno registrato valori superiori ai 70 mm. Tuttavia, sembra che la situazione stia migliorando nel capoluogo lombardo: le precipitazioni più intense si stanno spostando verso Piemonte e Liguria, mentre su Milano le piogge stanno gradualmente diminuendo.
Le province di Brescia, Mantova e Lodi stanno invece subendo precipitazioni più consistenti, con il sistema perturbato che si muove lentamente verso Est. Si prevede un miglioramento progressivo delle condizioni meteo, ma restano preoccupazioni per i fiumi. Il Lambro ha registrato un’esondazione, mentre il Seveso è stato temporaneamente contenuto grazie alle vasche di laminazione, anche se il bacino idrografico ha subito precipitazioni abbondanti. La provincia di Lecco ha registrato i picchi massimi di pioggia, con accumuli fino a 150 mm nelle zone prealpine.
Previsioni meteo per i prossimi giorni
Il quadro meteo per i prossimi giorni prevede un parziale miglioramento delle condizioni atmosferiche. Dopo l’intensa fase di maltempo che ha colpito la regione, è atteso un breve periodo di tregua. Tuttavia, una nuova perturbazione dovrebbe interessare la Lombardia a partire da giovedì 10 ottobre. Le piogge potrebbero essere nuovamente consistenti, con il rischio aggravato dalle condizioni di saturazione dei terreni e dal livello già elevato dei corsi d’acqua.
Nel corso del fine settimana, si prevede un temporaneo miglioramento con un’alternanza tra schiarite e nuvole. Il sole potrebbe fare capolino a tratti, accompagnato da un leggero aumento delle temperature massime, ma resta confermato l’arrivo di una nuova perturbazione verso metà settimana. Le piogge previste per il periodo successivo, sebbene meno intense di quelle attuali, potrebbero comunque rappresentare un problema, considerando la situazione critica dei suoli e dei fiumi già gonfi d’acqua.
Le perturbazioni atlantiche e il picco di pioggia a Milano
La Lombardia sta vivendo un autunno caratterizzato da fronte perturbati che giungono con regolarità dall’Oceano Atlantico. Negli ultimi mesi, quasi ogni periodo ha registrato valori di precipitazioni superiori alla media stagionale. In particolare, sulla pianura e nel capoluogo, Milano, si potrebbe raggiungere, entro la fine del 2024, un picco di piogge mai visto negli ultimi cento anni. Gli esperti stanno monitorando attentamente i dati, in collaborazione con la Fondazione Milano Duomo, che conserva le serie storiche climatiche della città, risalenti a circa 300 anni fa.
Le ultime perturbazioni hanno trasportato anche aria mite, con conseguenze visibili soprattutto in montagna. Infatti, la pioggia ha raggiunto le altitudini dei ghiacciai, mantenendo la temperatura sopra lo 0°C anche a 3000 metri per buona parte della giornata. Questo ha portato a uno scioglimento accelerato delle nevi già presenti, una condizione che contribuisce ulteriormente all’aumento del livello dei fiumi.
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Contrariamente a quanto riportato da alcune notizie sulla stampa che indicano temperature particolarmente basse per questo periodo dell’anno, gli esperti hanno chiarito che tale percezione è errata. Il 2017 si è infatti rivelato decisamente più fresco rispetto all’attuale inizio di autunno. Negli ultimi cinque anni, è stato osservato un progressivo aumento delle temperature tra settembre e ottobre, con inverni che tendono a manifestarsi in ritardo. Anche il 2023 ha visto una simile tendenza climatica, che, sommata alla crisi energetica, ha portato a ritardi nell’accensione dei riscaldamenti in pianura, attualmente prevista per il 15 ottobre. Su questo fronte, si apre il dibattito riguardante la normativa sull’accensione del riscaldamento, che alcuni considerano inadeguata rispetto all’effettivo andamento delle condizioni meteo.
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Un violento nubifragio ha investito Milano, con alcuni pluviometri che hanno registrato valori superiori ai 70 mm. Tuttavia, sembra che la situazione stia migliorando nel capoluogo lombardo: le precipitazioni più intense si stanno spostando verso Piemonte e Liguria, mentre su Milano le piogge stanno gradualmente diminuendo.
Le province di Brescia, Mantova e Lodi stanno invece subendo precipitazioni più consistenti, con il sistema perturbato che si muove lentamente verso Est. Si prevede un miglioramento progressivo delle condizioni meteo, ma restano preoccupazioni per i fiumi. Il Lambro ha registrato un’esondazione, mentre il Seveso è stato temporaneamente contenuto grazie alle vasche di laminazione, anche se il bacino idrografico ha subito precipitazioni abbondanti. La provincia di Lecco ha registrato i picchi massimi di pioggia, con accumuli fino a 150 mm nelle zone prealpine.
Previsioni meteo per i prossimi giorni
Il quadro meteo per i prossimi giorni prevede un parziale miglioramento delle condizioni atmosferiche. Dopo l’intensa fase di maltempo che ha colpito la regione, è atteso un breve periodo di tregua. Tuttavia, una nuova perturbazione dovrebbe interessare la Lombardia a partire da giovedì 10 ottobre. Le piogge potrebbero essere nuovamente consistenti, con il rischio aggravato dalle condizioni di saturazione dei terreni e dal livello già elevato dei corsi d’acqua.
Nel corso del fine settimana, si prevede un temporaneo miglioramento con un’alternanza tra schiarite e nuvole. Il sole potrebbe fare capolino a tratti, accompagnato da un leggero aumento delle temperature massime, ma resta confermato l’arrivo di una nuova perturbazione verso metà settimana. Le piogge previste per il periodo successivo, sebbene meno intense di quelle attuali, potrebbero comunque rappresentare un problema, considerando la situazione critica dei suoli e dei fiumi già gonfi d’acqua.
Le perturbazioni atlantiche e il picco di pioggia a Milano
La Lombardia sta vivendo un autunno caratterizzato da fronte perturbati che giungono con regolarità dall’Oceano Atlantico. Negli ultimi mesi, quasi ogni periodo ha registrato valori di precipitazioni superiori alla media stagionale. In particolare, sulla pianura e nel capoluogo, Milano, si potrebbe raggiungere, entro la fine del 2024, un picco di piogge mai visto negli ultimi cento anni. Gli esperti stanno monitorando attentamente i dati, in collaborazione con la Fondazione Milano Duomo, che conserva le serie storiche climatiche della città, risalenti a circa 300 anni fa.
Le ultime perturbazioni hanno trasportato anche aria mite, con conseguenze visibili soprattutto in montagna. Infatti, la pioggia ha raggiunto le altitudini dei ghiacciai, mantenendo la temperatura sopra lo 0°C anche a 3000 metri per buona parte della giornata. Questo ha portato a uno scioglimento accelerato delle nevi già presenti, una condizione che contribuisce ulteriormente all’aumento del livello dei fiumi.
Correzione sulla percezione dell’autunno: clima e temperature
Contrariamente a quanto riportato da alcune notizie sulla stampa che indicano temperature particolarmente basse per questo periodo dell’anno, gli esperti hanno chiarito che tale percezione è errata. Il 2017 si è infatti rivelato decisamente più fresco rispetto all’attuale inizio di autunno. Negli ultimi cinque anni, è stato osservato un progressivo aumento delle temperature tra settembre e ottobre, con inverni che tendono a manifestarsi in ritardo. Anche il 2023 ha visto una simile tendenza climatica, che, sommata alla crisi energetica, ha portato a ritardi nell’accensione dei riscaldamenti in pianura, attualmente prevista per il 15 ottobre. Su questo fronte, si apre il dibattito riguardante la normativa sull’accensione del riscaldamento, che alcuni considerano inadeguata rispetto all’effettivo andamento delle condizioni meteo.
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Un violento nubifragio ha investito Milano, con alcuni pluviometri che hanno registrato valori superiori ai 70 mm. Tuttavia, sembra che la situazione stia migliorando nel capoluogo lombardo: le precipitazioni più intense si stanno spostando verso Piemonte e Liguria, mentre su Milano le piogge stanno gradualmente diminuendo.
Le province di Brescia, Mantova e Lodi stanno invece subendo precipitazioni più consistenti, con il sistema perturbato che si muove lentamente verso Est. Si prevede un miglioramento progressivo delle condizioni meteo, ma restano preoccupazioni per i fiumi. Il Lambro ha registrato un’esondazione, mentre il Seveso è stato temporaneamente contenuto grazie alle vasche di laminazione, anche se il bacino idrografico ha subito precipitazioni abbondanti. La provincia di Lecco ha registrato i picchi massimi di pioggia, con accumuli fino a 150 mm nelle zone prealpine.
Previsioni meteo per i prossimi giorni
Il quadro meteo per i prossimi giorni prevede un parziale miglioramento delle condizioni atmosferiche. Dopo l’intensa fase di maltempo che ha colpito la regione, è atteso un breve periodo di tregua. Tuttavia, una nuova perturbazione dovrebbe interessare la Lombardia a partire da giovedì 10 ottobre. Le piogge potrebbero essere nuovamente consistenti, con il rischio aggravato dalle condizioni di saturazione dei terreni e dal livello già elevato dei corsi d’acqua.
Nel corso del fine settimana, si prevede un temporaneo miglioramento con un’alternanza tra schiarite e nuvole. Il sole potrebbe fare capolino a tratti, accompagnato da un leggero aumento delle temperature massime, ma resta confermato l’arrivo di una nuova perturbazione verso metà settimana. Le piogge previste per il periodo successivo, sebbene meno intense di quelle attuali, potrebbero comunque rappresentare un problema, considerando la situazione critica dei suoli e dei fiumi già gonfi d’acqua.
Le perturbazioni atlantiche e il picco di pioggia a Milano
La Lombardia sta vivendo un autunno caratterizzato da fronte perturbati che giungono con regolarità dall’Oceano Atlantico. Negli ultimi mesi, quasi ogni periodo ha registrato valori di precipitazioni superiori alla media stagionale. In particolare, sulla pianura e nel capoluogo, Milano, si potrebbe raggiungere, entro la fine del 2024, un picco di piogge mai visto negli ultimi cento anni. Gli esperti stanno monitorando attentamente i dati, in collaborazione con la Fondazione Milano Duomo, che conserva le serie storiche climatiche della città, risalenti a circa 300 anni fa.
Le ultime perturbazioni hanno trasportato anche aria mite, con conseguenze visibili soprattutto in montagna. Infatti, la pioggia ha raggiunto le altitudini dei ghiacciai, mantenendo la temperatura sopra lo 0°C anche a 3000 metri per buona parte della giornata. Questo ha portato a uno scioglimento accelerato delle nevi già presenti, una condizione che contribuisce ulteriormente all’aumento del livello dei fiumi.
Correzione sulla percezione dell’autunno: clima e temperature
Contrariamente a quanto riportato da alcune notizie sulla stampa che indicano temperature particolarmente basse per questo periodo dell’anno, gli esperti hanno chiarito che tale percezione è errata. Il 2017 si è infatti rivelato decisamente più fresco rispetto all’attuale inizio di autunno. Negli ultimi cinque anni, è stato osservato un progressivo aumento delle temperature tra settembre e ottobre, con inverni che tendono a manifestarsi in ritardo. Anche il 2023 ha visto una simile tendenza climatica, che, sommata alla crisi energetica, ha portato a ritardi nell’accensione dei riscaldamenti in pianura, attualmente prevista per il 15 ottobre. Su questo fronte, si apre il dibattito riguardante la normativa sull’accensione del riscaldamento, che alcuni considerano inadeguata rispetto all’effettivo andamento delle condizioni meteo.
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Un violento nubifragio ha investito Milano, con alcuni pluviometri che hanno registrato valori superiori ai 70 mm. Tuttavia, sembra che la situazione stia migliorando nel capoluogo lombardo: le precipitazioni più intense si stanno spostando verso Piemonte e Liguria, mentre su Milano le piogge stanno gradualmente diminuendo.
Le province di Brescia, Mantova e Lodi stanno invece subendo precipitazioni più consistenti, con il sistema perturbato che si muove lentamente verso Est. Si prevede un miglioramento progressivo delle condizioni meteo, ma restano preoccupazioni per i fiumi. Il Lambro ha registrato un’esondazione, mentre il Seveso è stato temporaneamente contenuto grazie alle vasche di laminazione, anche se il bacino idrografico ha subito precipitazioni abbondanti. La provincia di Lecco ha registrato i picchi massimi di pioggia, con accumuli fino a 150 mm nelle zone prealpine.
Previsioni meteo per i prossimi giorni
Il quadro meteo per i prossimi giorni prevede un parziale miglioramento delle condizioni atmosferiche. Dopo l’intensa fase di maltempo che ha colpito la regione, è atteso un breve periodo di tregua. Tuttavia, una nuova perturbazione dovrebbe interessare la Lombardia a partire da giovedì 10 ottobre. Le piogge potrebbero essere nuovamente consistenti, con il rischio aggravato dalle condizioni di saturazione dei terreni e dal livello già elevato dei corsi d’acqua.
Nel corso del fine settimana, si prevede un temporaneo miglioramento con un’alternanza tra schiarite e nuvole. Il sole potrebbe fare capolino a tratti, accompagnato da un leggero aumento delle temperature massime, ma resta confermato l’arrivo di una nuova perturbazione verso metà settimana. Le piogge previste per il periodo successivo, sebbene meno intense di quelle attuali, potrebbero comunque rappresentare un problema, considerando la situazione critica dei suoli e dei fiumi già gonfi d’acqua.
Le perturbazioni atlantiche e il picco di pioggia a Milano
La Lombardia sta vivendo un autunno caratterizzato da fronte perturbati che giungono con regolarità dall’Oceano Atlantico. Negli ultimi mesi, quasi ogni periodo ha registrato valori di precipitazioni superiori alla media stagionale. In particolare, sulla pianura e nel capoluogo, Milano, si potrebbe raggiungere, entro la fine del 2024, un picco di piogge mai visto negli ultimi cento anni. Gli esperti stanno monitorando attentamente i dati, in collaborazione con la Fondazione Milano Duomo, che conserva le serie storiche climatiche della città, risalenti a circa 300 anni fa.
Le ultime perturbazioni hanno trasportato anche aria mite, con conseguenze visibili soprattutto in montagna. Infatti, la pioggia ha raggiunto le altitudini dei ghiacciai, mantenendo la temperatura sopra lo 0°C anche a 3000 metri per buona parte della giornata. Questo ha portato a uno scioglimento accelerato delle nevi già presenti, una condizione che contribuisce ulteriormente all’aumento del livello dei fiumi.
Correzione sulla percezione dell’autunno: clima e temperature
Contrariamente a quanto riportato da alcune notizie sulla stampa che indicano temperature particolarmente basse per questo periodo dell’anno, gli esperti hanno chiarito che tale percezione è errata. Il 2017 si è infatti rivelato decisamente più fresco rispetto all’attuale inizio di autunno. Negli ultimi cinque anni, è stato osservato un progressivo aumento delle temperature tra settembre e ottobre, con inverni che tendono a manifestarsi in ritardo. Anche il 2023 ha visto una simile tendenza climatica, che, sommata alla crisi energetica, ha portato a ritardi nell’accensione dei riscaldamenti in pianura, attualmente prevista per il 15 ottobre. Su questo fronte, si apre il dibattito riguardante la normativa sull’accensione del riscaldamento, che alcuni considerano inadeguata rispetto all’effettivo andamento delle condizioni meteo.
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Un violento nubifragio ha investito Milano, con alcuni pluviometri che hanno registrato valori superiori ai 70 mm. Tuttavia, sembra che la situazione stia migliorando nel capoluogo lombardo: le precipitazioni più intense si stanno spostando verso Piemonte e Liguria, mentre su Milano le piogge stanno gradualmente diminuendo.
Le province di Brescia, Mantova e Lodi stanno invece subendo precipitazioni più consistenti, con il sistema perturbato che si muove lentamente verso Est. Si prevede un miglioramento progressivo delle condizioni meteo, ma restano preoccupazioni per i fiumi. Il Lambro ha registrato un’esondazione, mentre il Seveso è stato temporaneamente contenuto grazie alle vasche di laminazione, anche se il bacino idrografico ha subito precipitazioni abbondanti. La provincia di Lecco ha registrato i picchi massimi di pioggia, con accumuli fino a 150 mm nelle zone prealpine.
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Nel corso del fine settimana, si prevede un temporaneo miglioramento con un’alternanza tra schiarite e nuvole. Il sole potrebbe fare capolino a tratti, accompagnato da un leggero aumento delle temperature massime, ma resta confermato l’arrivo di una nuova perturbazione verso metà settimana. Le piogge previste per il periodo successivo, sebbene meno intense di quelle attuali, potrebbero comunque rappresentare un problema, considerando la situazione critica dei suoli e dei fiumi già gonfi d’acqua.
Le perturbazioni atlantiche e il picco di pioggia a Milano
La Lombardia sta vivendo un autunno caratterizzato da fronte perturbati che giungono con regolarità dall’Oceano Atlantico. Negli ultimi mesi, quasi ogni periodo ha registrato valori di precipitazioni superiori alla media stagionale. In particolare, sulla pianura e nel capoluogo, Milano, si potrebbe raggiungere, entro la fine del 2024, un picco di piogge mai visto negli ultimi cento anni. Gli esperti stanno monitorando attentamente i dati, in collaborazione con la Fondazione Milano Duomo, che conserva le serie storiche climatiche della città, risalenti a circa 300 anni fa.
Le ultime perturbazioni hanno trasportato anche aria mite, con conseguenze visibili soprattutto in montagna. Infatti, la pioggia ha raggiunto le altitudini dei ghiacciai, mantenendo la temperatura sopra lo 0°C anche a 3000 metri per buona parte della giornata. Questo ha portato a uno scioglimento accelerato delle nevi già presenti, una condizione che contribuisce ulteriormente all’aumento del livello dei fiumi.
Correzione sulla percezione dell’autunno: clima e temperature
Contrariamente a quanto riportato da alcune notizie sulla stampa che indicano temperature particolarmente basse per questo periodo dell’anno, gli esperti hanno chiarito che tale percezione è errata. Il 2017 si è infatti rivelato decisamente più fresco rispetto all’attuale inizio di autunno. Negli ultimi cinque anni, è stato osservato un progressivo aumento delle temperature tra settembre e ottobre, con inverni che tendono a manifestarsi in ritardo. Anche il 2023 ha visto una simile tendenza climatica, che, sommata alla crisi energetica, ha portato a ritardi nell’accensione dei riscaldamenti in pianura, attualmente prevista per il 15 ottobre. Su questo fronte, si apre il dibattito riguardante la normativa sull’accensione del riscaldamento, che alcuni considerano inadeguata rispetto all’effettivo andamento delle condizioni meteo.
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Un violento nubifragio ha investito Milano, con alcuni pluviometri che hanno registrato valori superiori ai 70 mm. Tuttavia, sembra che la situazione stia migliorando nel capoluogo lombardo: le precipitazioni più intense si stanno spostando verso Piemonte e Liguria, mentre su Milano le piogge stanno gradualmente diminuendo.
Le province di Brescia, Mantova e Lodi stanno invece subendo precipitazioni più consistenti, con il sistema perturbato che si muove lentamente verso Est. Si prevede un miglioramento progressivo delle condizioni meteo, ma restano preoccupazioni per i fiumi. Il Lambro ha registrato un’esondazione, mentre il Seveso è stato temporaneamente contenuto grazie alle vasche di laminazione, anche se il bacino idrografico ha subito precipitazioni abbondanti. La provincia di Lecco ha registrato i picchi massimi di pioggia, con accumuli fino a 150 mm nelle zone prealpine.
Previsioni meteo per i prossimi giorni
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Nel corso del fine settimana, si prevede un temporaneo miglioramento con un’alternanza tra schiarite e nuvole. Il sole potrebbe fare capolino a tratti, accompagnato da un leggero aumento delle temperature massime, ma resta confermato l’arrivo di una nuova perturbazione verso metà settimana. Le piogge previste per il periodo successivo, sebbene meno intense di quelle attuali, potrebbero comunque rappresentare un problema, considerando la situazione critica dei suoli e dei fiumi già gonfi d’acqua.
Le perturbazioni atlantiche e il picco di pioggia a Milano
La Lombardia sta vivendo un autunno caratterizzato da fronte perturbati che giungono con regolarità dall’Oceano Atlantico. Negli ultimi mesi, quasi ogni periodo ha registrato valori di precipitazioni superiori alla media stagionale. In particolare, sulla pianura e nel capoluogo, Milano, si potrebbe raggiungere, entro la fine del 2024, un picco di piogge mai visto negli ultimi cento anni. Gli esperti stanno monitorando attentamente i dati, in collaborazione con la Fondazione Milano Duomo, che conserva le serie storiche climatiche della città, risalenti a circa 300 anni fa.
Le ultime perturbazioni hanno trasportato anche aria mite, con conseguenze visibili soprattutto in montagna. Infatti, la pioggia ha raggiunto le altitudini dei ghiacciai, mantenendo la temperatura sopra lo 0°C anche a 3000 metri per buona parte della giornata. Questo ha portato a uno scioglimento accelerato delle nevi già presenti, una condizione che contribuisce ulteriormente all’aumento del livello dei fiumi.
Correzione sulla percezione dell’autunno: clima e temperature
Contrariamente a quanto riportato da alcune notizie sulla stampa che indicano temperature particolarmente basse per questo periodo dell’anno, gli esperti hanno chiarito che tale percezione è errata. Il 2017 si è infatti rivelato decisamente più fresco rispetto all’attuale inizio di autunno. Negli ultimi cinque anni, è stato osservato un progressivo aumento delle temperature tra settembre e ottobre, con inverni che tendono a manifestarsi in ritardo. Anche il 2023 ha visto una simile tendenza climatica, che, sommata alla crisi energetica, ha portato a ritardi nell’accensione dei riscaldamenti in pianura, attualmente prevista per il 15 ottobre. Su questo fronte, si apre il dibattito riguardante la normativa sull’accensione del riscaldamento, che alcuni considerano inadeguata rispetto all’effettivo andamento delle condizioni meteo.
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La Lombardia, in particolare la zona del Nord-Ovest e l’area milanese, è stata colpita da una forte ondata di maltempo. Le aree alpine e prealpine sono state le più colpite, con accumuli di pioggia che hanno superato i 100 mm in poche ore, raggiungendo picchi di 170 mm nelle Prealpi di Lecco e Bergamo, Orobie.
Un violento nubifragio ha investito Milano, con alcuni pluviometri che hanno registrato valori superiori ai 70 mm. Tuttavia, sembra che la situazione stia migliorando nel capoluogo lombardo: le precipitazioni più intense si stanno spostando verso Piemonte e Liguria, mentre su Milano le piogge stanno gradualmente diminuendo.
Le province di Brescia, Mantova e Lodi stanno invece subendo precipitazioni più consistenti, con il sistema perturbato che si muove lentamente verso Est. Si prevede un miglioramento progressivo delle condizioni meteo, ma restano preoccupazioni per i fiumi. Il Lambro ha registrato un’esondazione, mentre il Seveso è stato temporaneamente contenuto grazie alle vasche di laminazione, anche se il bacino idrografico ha subito precipitazioni abbondanti. La provincia di Lecco ha registrato i picchi massimi di pioggia, con accumuli fino a 150 mm nelle zone prealpine.
Previsioni meteo per i prossimi giorni
Il quadro meteo per i prossimi giorni prevede un parziale miglioramento delle condizioni atmosferiche. Dopo l’intensa fase di maltempo che ha colpito la regione, è atteso un breve periodo di tregua. Tuttavia, una nuova perturbazione dovrebbe interessare la Lombardia a partire da giovedì 10 ottobre. Le piogge potrebbero essere nuovamente consistenti, con il rischio aggravato dalle condizioni di saturazione dei terreni e dal livello già elevato dei corsi d’acqua.
Nel corso del fine settimana, si prevede un temporaneo miglioramento con un’alternanza tra schiarite e nuvole. Il sole potrebbe fare capolino a tratti, accompagnato da un leggero aumento delle temperature massime, ma resta confermato l’arrivo di una nuova perturbazione verso metà settimana. Le piogge previste per il periodo successivo, sebbene meno intense di quelle attuali, potrebbero comunque rappresentare un problema, considerando la situazione critica dei suoli e dei fiumi già gonfi d’acqua.
Le perturbazioni atlantiche e il picco di pioggia a Milano
La Lombardia sta vivendo un autunno caratterizzato da fronte perturbati che giungono con regolarità dall’Oceano Atlantico. Negli ultimi mesi, quasi ogni periodo ha registrato valori di precipitazioni superiori alla media stagionale. In particolare, sulla pianura e nel capoluogo, Milano, si potrebbe raggiungere, entro la fine del 2024, un picco di piogge mai visto negli ultimi cento anni. Gli esperti stanno monitorando attentamente i dati, in collaborazione con la Fondazione Milano Duomo, che conserva le serie storiche climatiche della città, risalenti a circa 300 anni fa.
Le ultime perturbazioni hanno trasportato anche aria mite, con conseguenze visibili soprattutto in montagna. Infatti, la pioggia ha raggiunto le altitudini dei ghiacciai, mantenendo la temperatura sopra lo 0°C anche a 3000 metri per buona parte della giornata. Questo ha portato a uno scioglimento accelerato delle nevi già presenti, una condizione che contribuisce ulteriormente all’aumento del livello dei fiumi.
Correzione sulla percezione dell’autunno: clima e temperature
Contrariamente a quanto riportato da alcune notizie sulla stampa che indicano temperature particolarmente basse per questo periodo dell’anno, gli esperti hanno chiarito che tale percezione è errata. Il 2017 si è infatti rivelato decisamente più fresco rispetto all’attuale inizio di autunno. Negli ultimi cinque anni, è stato osservato un progressivo aumento delle temperature tra settembre e ottobre, con inverni che tendono a manifestarsi in ritardo. Anche il 2023 ha visto una simile tendenza climatica, che, sommata alla crisi energetica, ha portato a ritardi nell’accensione dei riscaldamenti in pianura, attualmente prevista per il 15 ottobre. Su questo fronte, si apre il dibattito riguardante la normativa sull’accensione del riscaldamento, che alcuni considerano inadeguata rispetto all’effettivo andamento delle condizioni meteo.
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La Lombardia, in particolare la zona del Nord-Ovest e l’area milanese, è stata colpita da una forte ondata di maltempo. Le aree alpine e prealpine sono state le più colpite, con accumuli di pioggia che hanno superato i 100 mm in poche ore, raggiungendo picchi di 170 mm nelle Prealpi di Lecco e Bergamo, Orobie.
Un violento nubifragio ha investito Milano, con alcuni pluviometri che hanno registrato valori superiori ai 70 mm. Tuttavia, sembra che la situazione stia migliorando nel capoluogo lombardo: le precipitazioni più intense si stanno spostando verso Piemonte e Liguria, mentre su Milano le piogge stanno gradualmente diminuendo.
Le province di Brescia, Mantova e Lodi stanno invece subendo precipitazioni più consistenti, con il sistema perturbato che si muove lentamente verso Est. Si prevede un miglioramento progressivo delle condizioni meteo, ma restano preoccupazioni per i fiumi. Il Lambro ha registrato un’esondazione, mentre il Seveso è stato temporaneamente contenuto grazie alle vasche di laminazione, anche se il bacino idrografico ha subito precipitazioni abbondanti. La provincia di Lecco ha registrato i picchi massimi di pioggia, con accumuli fino a 150 mm nelle zone prealpine.
Previsioni meteo per i prossimi giorni
Il quadro meteo per i prossimi giorni prevede un parziale miglioramento delle condizioni atmosferiche. Dopo l’intensa fase di maltempo che ha colpito la regione, è atteso un breve periodo di tregua. Tuttavia, una nuova perturbazione dovrebbe interessare la Lombardia a partire da giovedì 10 ottobre. Le piogge potrebbero essere nuovamente consistenti, con il rischio aggravato dalle condizioni di saturazione dei terreni e dal livello già elevato dei corsi d’acqua.
Nel corso del fine settimana, si prevede un temporaneo miglioramento con un’alternanza tra schiarite e nuvole. Il sole potrebbe fare capolino a tratti, accompagnato da un leggero aumento delle temperature massime, ma resta confermato l’arrivo di una nuova perturbazione verso metà settimana. Le piogge previste per il periodo successivo, sebbene meno intense di quelle attuali, potrebbero comunque rappresentare un problema, considerando la situazione critica dei suoli e dei fiumi già gonfi d’acqua.
Le perturbazioni atlantiche e il picco di pioggia a Milano
La Lombardia sta vivendo un autunno caratterizzato da fronte perturbati che giungono con regolarità dall’Oceano Atlantico. Negli ultimi mesi, quasi ogni periodo ha registrato valori di precipitazioni superiori alla media stagionale. In particolare, sulla pianura e nel capoluogo, Milano, si potrebbe raggiungere, entro la fine del 2024, un picco di piogge mai visto negli ultimi cento anni. Gli esperti stanno monitorando attentamente i dati, in collaborazione con la Fondazione Milano Duomo, che conserva le serie storiche climatiche della città, risalenti a circa 300 anni fa.
Le ultime perturbazioni hanno trasportato anche aria mite, con conseguenze visibili soprattutto in montagna. Infatti, la pioggia ha raggiunto le altitudini dei ghiacciai, mantenendo la temperatura sopra lo 0°C anche a 3000 metri per buona parte della giornata. Questo ha portato a uno scioglimento accelerato delle nevi già presenti, una condizione che contribuisce ulteriormente all’aumento del livello dei fiumi.
Correzione sulla percezione dell’autunno: clima e temperature
Contrariamente a quanto riportato da alcune notizie sulla stampa che indicano temperature particolarmente basse per questo periodo dell’anno, gli esperti hanno chiarito che tale percezione è errata. Il 2017 si è infatti rivelato decisamente più fresco rispetto all’attuale inizio di autunno. Negli ultimi cinque anni, è stato osservato un progressivo aumento delle temperature tra settembre e ottobre, con inverni che tendono a manifestarsi in ritardo. Anche il 2023 ha visto una simile tendenza climatica, che, sommata alla crisi energetica, ha portato a ritardi nell’accensione dei riscaldamenti in pianura, attualmente prevista per il 15 ottobre. Su questo fronte, si apre il dibattito riguardante la normativa sull’accensione del riscaldamento, che alcuni considerano inadeguata rispetto all’effettivo andamento delle condizioni meteo.
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Un violento nubifragio ha investito Milano, con alcuni pluviometri che hanno registrato valori superiori ai 70 mm. Tuttavia, sembra che la situazione stia migliorando nel capoluogo lombardo: le precipitazioni più intense si stanno spostando verso Piemonte e Liguria, mentre su Milano le piogge stanno gradualmente diminuendo.
Le province di Brescia, Mantova e Lodi stanno invece subendo precipitazioni più consistenti, con il sistema perturbato che si muove lentamente verso Est. Si prevede un miglioramento progressivo delle condizioni meteo, ma restano preoccupazioni per i fiumi. Il Lambro ha registrato un’esondazione, mentre il Seveso è stato temporaneamente contenuto grazie alle vasche di laminazione, anche se il bacino idrografico ha subito precipitazioni abbondanti. La provincia di Lecco ha registrato i picchi massimi di pioggia, con accumuli fino a 150 mm nelle zone prealpine.
Previsioni meteo per i prossimi giorni
Il quadro meteo per i prossimi giorni prevede un parziale miglioramento delle condizioni atmosferiche. Dopo l’intensa fase di maltempo che ha colpito la regione, è atteso un breve periodo di tregua. Tuttavia, una nuova perturbazione dovrebbe interessare la Lombardia a partire da giovedì 10 ottobre. Le piogge potrebbero essere nuovamente consistenti, con il rischio aggravato dalle condizioni di saturazione dei terreni e dal livello già elevato dei corsi d’acqua.
Nel corso del fine settimana, si prevede un temporaneo miglioramento con un’alternanza tra schiarite e nuvole. Il sole potrebbe fare capolino a tratti, accompagnato da un leggero aumento delle temperature massime, ma resta confermato l’arrivo di una nuova perturbazione verso metà settimana. Le piogge previste per il periodo successivo, sebbene meno intense di quelle attuali, potrebbero comunque rappresentare un problema, considerando la situazione critica dei suoli e dei fiumi già gonfi d’acqua.
Le perturbazioni atlantiche e il picco di pioggia a Milano
La Lombardia sta vivendo un autunno caratterizzato da fronte perturbati che giungono con regolarità dall’Oceano Atlantico. Negli ultimi mesi, quasi ogni periodo ha registrato valori di precipitazioni superiori alla media stagionale. In particolare, sulla pianura e nel capoluogo, Milano, si potrebbe raggiungere, entro la fine del 2024, un picco di piogge mai visto negli ultimi cento anni. Gli esperti stanno monitorando attentamente i dati, in collaborazione con la Fondazione Milano Duomo, che conserva le serie storiche climatiche della città, risalenti a circa 300 anni fa.
Le ultime perturbazioni hanno trasportato anche aria mite, con conseguenze visibili soprattutto in montagna. Infatti, la pioggia ha raggiunto le altitudini dei ghiacciai, mantenendo la temperatura sopra lo 0°C anche a 3000 metri per buona parte della giornata. Questo ha portato a uno scioglimento accelerato delle nevi già presenti, una condizione che contribuisce ulteriormente all’aumento del livello dei fiumi.
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Contrariamente a quanto riportato da alcune notizie sulla stampa che indicano temperature particolarmente basse per questo periodo dell’anno, gli esperti hanno chiarito che tale percezione è errata. Il 2017 si è infatti rivelato decisamente più fresco rispetto all’attuale inizio di autunno. Negli ultimi cinque anni, è stato osservato un progressivo aumento delle temperature tra settembre e ottobre, con inverni che tendono a manifestarsi in ritardo. Anche il 2023 ha visto una simile tendenza climatica, che, sommata alla crisi energetica, ha portato a ritardi nell’accensione dei riscaldamenti in pianura, attualmente prevista per il 15 ottobre. Su questo fronte, si apre il dibattito riguardante la normativa sull’accensione del riscaldamento, che alcuni considerano inadeguata rispetto all’effettivo andamento delle condizioni meteo.
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Un violento nubifragio ha investito Milano, con alcuni pluviometri che hanno registrato valori superiori ai 70 mm. Tuttavia, sembra che la situazione stia migliorando nel capoluogo lombardo: le precipitazioni più intense si stanno spostando verso Piemonte e Liguria, mentre su Milano le piogge stanno gradualmente diminuendo.
Le province di Brescia, Mantova e Lodi stanno invece subendo precipitazioni più consistenti, con il sistema perturbato che si muove lentamente verso Est. Si prevede un miglioramento progressivo delle condizioni meteo, ma restano preoccupazioni per i fiumi. Il Lambro ha registrato un’esondazione, mentre il Seveso è stato temporaneamente contenuto grazie alle vasche di laminazione, anche se il bacino idrografico ha subito precipitazioni abbondanti. La provincia di Lecco ha registrato i picchi massimi di pioggia, con accumuli fino a 150 mm nelle zone prealpine.
Previsioni meteo per i prossimi giorni
Il quadro meteo per i prossimi giorni prevede un parziale miglioramento delle condizioni atmosferiche. Dopo l’intensa fase di maltempo che ha colpito la regione, è atteso un breve periodo di tregua. Tuttavia, una nuova perturbazione dovrebbe interessare la Lombardia a partire da giovedì 10 ottobre. Le piogge potrebbero essere nuovamente consistenti, con il rischio aggravato dalle condizioni di saturazione dei terreni e dal livello già elevato dei corsi d’acqua.
Nel corso del fine settimana, si prevede un temporaneo miglioramento con un’alternanza tra schiarite e nuvole. Il sole potrebbe fare capolino a tratti, accompagnato da un leggero aumento delle temperature massime, ma resta confermato l’arrivo di una nuova perturbazione verso metà settimana. Le piogge previste per il periodo successivo, sebbene meno intense di quelle attuali, potrebbero comunque rappresentare un problema, considerando la situazione critica dei suoli e dei fiumi già gonfi d’acqua.
Le perturbazioni atlantiche e il picco di pioggia a Milano
La Lombardia sta vivendo un autunno caratterizzato da fronte perturbati che giungono con regolarità dall’Oceano Atlantico. Negli ultimi mesi, quasi ogni periodo ha registrato valori di precipitazioni superiori alla media stagionale. In particolare, sulla pianura e nel capoluogo, Milano, si potrebbe raggiungere, entro la fine del 2024, un picco di piogge mai visto negli ultimi cento anni. Gli esperti stanno monitorando attentamente i dati, in collaborazione con la Fondazione Milano Duomo, che conserva le serie storiche climatiche della città, risalenti a circa 300 anni fa.
Le ultime perturbazioni hanno trasportato anche aria mite, con conseguenze visibili soprattutto in montagna. Infatti, la pioggia ha raggiunto le altitudini dei ghiacciai, mantenendo la temperatura sopra lo 0°C anche a 3000 metri per buona parte della giornata. Questo ha portato a uno scioglimento accelerato delle nevi già presenti, una condizione che contribuisce ulteriormente all’aumento del livello dei fiumi.
Correzione sulla percezione dell’autunno: clima e temperature
Contrariamente a quanto riportato da alcune notizie sulla stampa che indicano temperature particolarmente basse per questo periodo dell’anno, gli esperti hanno chiarito che tale percezione è errata. Il 2017 si è infatti rivelato decisamente più fresco rispetto all’attuale inizio di autunno. Negli ultimi cinque anni, è stato osservato un progressivo aumento delle temperature tra settembre e ottobre, con inverni che tendono a manifestarsi in ritardo. Anche il 2023 ha visto una simile tendenza climatica, che, sommata alla crisi energetica, ha portato a ritardi nell’accensione dei riscaldamenti in pianura, attualmente prevista per il 15 ottobre. Su questo fronte, si apre il dibattito riguardante la normativa sull’accensione del riscaldamento, che alcuni considerano inadeguata rispetto all’effettivo andamento delle condizioni meteo.
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Un violento nubifragio ha investito Milano, con alcuni pluviometri che hanno registrato valori superiori ai 70 mm. Tuttavia, sembra che la situazione stia migliorando nel capoluogo lombardo: le precipitazioni più intense si stanno spostando verso Piemonte e Liguria, mentre su Milano le piogge stanno gradualmente diminuendo.
Le province di Brescia, Mantova e Lodi stanno invece subendo precipitazioni più consistenti, con il sistema perturbato che si muove lentamente verso Est. Si prevede un miglioramento progressivo delle condizioni meteo, ma restano preoccupazioni per i fiumi. Il Lambro ha registrato un’esondazione, mentre il Seveso è stato temporaneamente contenuto grazie alle vasche di laminazione, anche se il bacino idrografico ha subito precipitazioni abbondanti. La provincia di Lecco ha registrato i picchi massimi di pioggia, con accumuli fino a 150 mm nelle zone prealpine.
Previsioni meteo per i prossimi giorni
Il quadro meteo per i prossimi giorni prevede un parziale miglioramento delle condizioni atmosferiche. Dopo l’intensa fase di maltempo che ha colpito la regione, è atteso un breve periodo di tregua. Tuttavia, una nuova perturbazione dovrebbe interessare la Lombardia a partire da giovedì 10 ottobre. Le piogge potrebbero essere nuovamente consistenti, con il rischio aggravato dalle condizioni di saturazione dei terreni e dal livello già elevato dei corsi d’acqua.
Nel corso del fine settimana, si prevede un temporaneo miglioramento con un’alternanza tra schiarite e nuvole. Il sole potrebbe fare capolino a tratti, accompagnato da un leggero aumento delle temperature massime, ma resta confermato l’arrivo di una nuova perturbazione verso metà settimana. Le piogge previste per il periodo successivo, sebbene meno intense di quelle attuali, potrebbero comunque rappresentare un problema, considerando la situazione critica dei suoli e dei fiumi già gonfi d’acqua.
Le perturbazioni atlantiche e il picco di pioggia a Milano
La Lombardia sta vivendo un autunno caratterizzato da fronte perturbati che giungono con regolarità dall’Oceano Atlantico. Negli ultimi mesi, quasi ogni periodo ha registrato valori di precipitazioni superiori alla media stagionale. In particolare, sulla pianura e nel capoluogo, Milano, si potrebbe raggiungere, entro la fine del 2024, un picco di piogge mai visto negli ultimi cento anni. Gli esperti stanno monitorando attentamente i dati, in collaborazione con la Fondazione Milano Duomo, che conserva le serie storiche climatiche della città, risalenti a circa 300 anni fa.
Le ultime perturbazioni hanno trasportato anche aria mite, con conseguenze visibili soprattutto in montagna. Infatti, la pioggia ha raggiunto le altitudini dei ghiacciai, mantenendo la temperatura sopra lo 0°C anche a 3000 metri per buona parte della giornata. Questo ha portato a uno scioglimento accelerato delle nevi già presenti, una condizione che contribuisce ulteriormente all’aumento del livello dei fiumi.
Correzione sulla percezione dell’autunno: clima e temperature
Contrariamente a quanto riportato da alcune notizie sulla stampa che indicano temperature particolarmente basse per questo periodo dell’anno, gli esperti hanno chiarito che tale percezione è errata. Il 2017 si è infatti rivelato decisamente più fresco rispetto all’attuale inizio di autunno. Negli ultimi cinque anni, è stato osservato un progressivo aumento delle temperature tra settembre e ottobre, con inverni che tendono a manifestarsi in ritardo. Anche il 2023 ha visto una simile tendenza climatica, che, sommata alla crisi energetica, ha portato a ritardi nell’accensione dei riscaldamenti in pianura, attualmente prevista per il 15 ottobre. Su questo fronte, si apre il dibattito riguardante la normativa sull’accensione del riscaldamento, che alcuni considerano inadeguata rispetto all’effettivo andamento delle condizioni meteo.
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Un violento nubifragio ha investito Milano, con alcuni pluviometri che hanno registrato valori superiori ai 70 mm. Tuttavia, sembra che la situazione stia migliorando nel capoluogo lombardo: le precipitazioni più intense si stanno spostando verso Piemonte e Liguria, mentre su Milano le piogge stanno gradualmente diminuendo.
Le province di Brescia, Mantova e Lodi stanno invece subendo precipitazioni più consistenti, con il sistema perturbato che si muove lentamente verso Est. Si prevede un miglioramento progressivo delle condizioni meteo, ma restano preoccupazioni per i fiumi. Il Lambro ha registrato un’esondazione, mentre il Seveso è stato temporaneamente contenuto grazie alle vasche di laminazione, anche se il bacino idrografico ha subito precipitazioni abbondanti. La provincia di Lecco ha registrato i picchi massimi di pioggia, con accumuli fino a 150 mm nelle zone prealpine.
Previsioni meteo per i prossimi giorni
Il quadro meteo per i prossimi giorni prevede un parziale miglioramento delle condizioni atmosferiche. Dopo l’intensa fase di maltempo che ha colpito la regione, è atteso un breve periodo di tregua. Tuttavia, una nuova perturbazione dovrebbe interessare la Lombardia a partire da giovedì 10 ottobre. Le piogge potrebbero essere nuovamente consistenti, con il rischio aggravato dalle condizioni di saturazione dei terreni e dal livello già elevato dei corsi d’acqua.
Nel corso del fine settimana, si prevede un temporaneo miglioramento con un’alternanza tra schiarite e nuvole. Il sole potrebbe fare capolino a tratti, accompagnato da un leggero aumento delle temperature massime, ma resta confermato l’arrivo di una nuova perturbazione verso metà settimana. Le piogge previste per il periodo successivo, sebbene meno intense di quelle attuali, potrebbero comunque rappresentare un problema, considerando la situazione critica dei suoli e dei fiumi già gonfi d’acqua.
Le perturbazioni atlantiche e il picco di pioggia a Milano
La Lombardia sta vivendo un autunno caratterizzato da fronte perturbati che giungono con regolarità dall’Oceano Atlantico. Negli ultimi mesi, quasi ogni periodo ha registrato valori di precipitazioni superiori alla media stagionale. In particolare, sulla pianura e nel capoluogo, Milano, si potrebbe raggiungere, entro la fine del 2024, un picco di piogge mai visto negli ultimi cento anni. Gli esperti stanno monitorando attentamente i dati, in collaborazione con la Fondazione Milano Duomo, che conserva le serie storiche climatiche della città, risalenti a circa 300 anni fa.
Le ultime perturbazioni hanno trasportato anche aria mite, con conseguenze visibili soprattutto in montagna. Infatti, la pioggia ha raggiunto le altitudini dei ghiacciai, mantenendo la temperatura sopra lo 0°C anche a 3000 metri per buona parte della giornata. Questo ha portato a uno scioglimento accelerato delle nevi già presenti, una condizione che contribuisce ulteriormente all’aumento del livello dei fiumi.
Correzione sulla percezione dell’autunno: clima e temperature
Contrariamente a quanto riportato da alcune notizie sulla stampa che indicano temperature particolarmente basse per questo periodo dell’anno, gli esperti hanno chiarito che tale percezione è errata. Il 2017 si è infatti rivelato decisamente più fresco rispetto all’attuale inizio di autunno. Negli ultimi cinque anni, è stato osservato un progressivo aumento delle temperature tra settembre e ottobre, con inverni che tendono a manifestarsi in ritardo. Anche il 2023 ha visto una simile tendenza climatica, che, sommata alla crisi energetica, ha portato a ritardi nell’accensione dei riscaldamenti in pianura, attualmente prevista per il 15 ottobre. Su questo fronte, si apre il dibattito riguardante la normativa sull’accensione del riscaldamento, che alcuni considerano inadeguata rispetto all’effettivo andamento delle condizioni meteo.
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Un violento nubifragio ha investito Milano, con alcuni pluviometri che hanno registrato valori superiori ai 70 mm. Tuttavia, sembra che la situazione stia migliorando nel capoluogo lombardo: le precipitazioni più intense si stanno spostando verso Piemonte e Liguria, mentre su Milano le piogge stanno gradualmente diminuendo.
Le province di Brescia, Mantova e Lodi stanno invece subendo precipitazioni più consistenti, con il sistema perturbato che si muove lentamente verso Est. Si prevede un miglioramento progressivo delle condizioni meteo, ma restano preoccupazioni per i fiumi. Il Lambro ha registrato un’esondazione, mentre il Seveso è stato temporaneamente contenuto grazie alle vasche di laminazione, anche se il bacino idrografico ha subito precipitazioni abbondanti. La provincia di Lecco ha registrato i picchi massimi di pioggia, con accumuli fino a 150 mm nelle zone prealpine.
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Nel corso del fine settimana, si prevede un temporaneo miglioramento con un’alternanza tra schiarite e nuvole. Il sole potrebbe fare capolino a tratti, accompagnato da un leggero aumento delle temperature massime, ma resta confermato l’arrivo di una nuova perturbazione verso metà settimana. Le piogge previste per il periodo successivo, sebbene meno intense di quelle attuali, potrebbero comunque rappresentare un problema, considerando la situazione critica dei suoli e dei fiumi già gonfi d’acqua.
Le perturbazioni atlantiche e il picco di pioggia a Milano
La Lombardia sta vivendo un autunno caratterizzato da fronte perturbati che giungono con regolarità dall’Oceano Atlantico. Negli ultimi mesi, quasi ogni periodo ha registrato valori di precipitazioni superiori alla media stagionale. In particolare, sulla pianura e nel capoluogo, Milano, si potrebbe raggiungere, entro la fine del 2024, un picco di piogge mai visto negli ultimi cento anni. Gli esperti stanno monitorando attentamente i dati, in collaborazione con la Fondazione Milano Duomo, che conserva le serie storiche climatiche della città, risalenti a circa 300 anni fa.
Le ultime perturbazioni hanno trasportato anche aria mite, con conseguenze visibili soprattutto in montagna. Infatti, la pioggia ha raggiunto le altitudini dei ghiacciai, mantenendo la temperatura sopra lo 0°C anche a 3000 metri per buona parte della giornata. Questo ha portato a uno scioglimento accelerato delle nevi già presenti, una condizione che contribuisce ulteriormente all’aumento del livello dei fiumi.
Correzione sulla percezione dell’autunno: clima e temperature
Contrariamente a quanto riportato da alcune notizie sulla stampa che indicano temperature particolarmente basse per questo periodo dell’anno, gli esperti hanno chiarito che tale percezione è errata. Il 2017 si è infatti rivelato decisamente più fresco rispetto all’attuale inizio di autunno. Negli ultimi cinque anni, è stato osservato un progressivo aumento delle temperature tra settembre e ottobre, con inverni che tendono a manifestarsi in ritardo. Anche il 2023 ha visto una simile tendenza climatica, che, sommata alla crisi energetica, ha portato a ritardi nell’accensione dei riscaldamenti in pianura, attualmente prevista per il 15 ottobre. Su questo fronte, si apre il dibattito riguardante la normativa sull’accensione del riscaldamento, che alcuni considerano inadeguata rispetto all’effettivo andamento delle condizioni meteo.
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Un violento nubifragio ha investito Milano, con alcuni pluviometri che hanno registrato valori superiori ai 70 mm. Tuttavia, sembra che la situazione stia migliorando nel capoluogo lombardo: le precipitazioni più intense si stanno spostando verso Piemonte e Liguria, mentre su Milano le piogge stanno gradualmente diminuendo.
Le province di Brescia, Mantova e Lodi stanno invece subendo precipitazioni più consistenti, con il sistema perturbato che si muove lentamente verso Est. Si prevede un miglioramento progressivo delle condizioni meteo, ma restano preoccupazioni per i fiumi. Il Lambro ha registrato un’esondazione, mentre il Seveso è stato temporaneamente contenuto grazie alle vasche di laminazione, anche se il bacino idrografico ha subito precipitazioni abbondanti. La provincia di Lecco ha registrato i picchi massimi di pioggia, con accumuli fino a 150 mm nelle zone prealpine.
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Nel corso del fine settimana, si prevede un temporaneo miglioramento con un’alternanza tra schiarite e nuvole. Il sole potrebbe fare capolino a tratti, accompagnato da un leggero aumento delle temperature massime, ma resta confermato l’arrivo di una nuova perturbazione verso metà settimana. Le piogge previste per il periodo successivo, sebbene meno intense di quelle attuali, potrebbero comunque rappresentare un problema, considerando la situazione critica dei suoli e dei fiumi già gonfi d’acqua.
Le perturbazioni atlantiche e il picco di pioggia a Milano
La Lombardia sta vivendo un autunno caratterizzato da fronte perturbati che giungono con regolarità dall’Oceano Atlantico. Negli ultimi mesi, quasi ogni periodo ha registrato valori di precipitazioni superiori alla media stagionale. In particolare, sulla pianura e nel capoluogo, Milano, si potrebbe raggiungere, entro la fine del 2024, un picco di piogge mai visto negli ultimi cento anni. Gli esperti stanno monitorando attentamente i dati, in collaborazione con la Fondazione Milano Duomo, che conserva le serie storiche climatiche della città, risalenti a circa 300 anni fa.
Le ultime perturbazioni hanno trasportato anche aria mite, con conseguenze visibili soprattutto in montagna. Infatti, la pioggia ha raggiunto le altitudini dei ghiacciai, mantenendo la temperatura sopra lo 0°C anche a 3000 metri per buona parte della giornata. Questo ha portato a uno scioglimento accelerato delle nevi già presenti, una condizione che contribuisce ulteriormente all’aumento del livello dei fiumi.
Correzione sulla percezione dell’autunno: clima e temperature
Contrariamente a quanto riportato da alcune notizie sulla stampa che indicano temperature particolarmente basse per questo periodo dell’anno, gli esperti hanno chiarito che tale percezione è errata. Il 2017 si è infatti rivelato decisamente più fresco rispetto all’attuale inizio di autunno. Negli ultimi cinque anni, è stato osservato un progressivo aumento delle temperature tra settembre e ottobre, con inverni che tendono a manifestarsi in ritardo. Anche il 2023 ha visto una simile tendenza climatica, che, sommata alla crisi energetica, ha portato a ritardi nell’accensione dei riscaldamenti in pianura, attualmente prevista per il 15 ottobre. Su questo fronte, si apre il dibattito riguardante la normativa sull’accensione del riscaldamento, che alcuni considerano inadeguata rispetto all’effettivo andamento delle condizioni meteo.
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