Da qualche tempo, le temperature stanno risalendo in tutto il Centro-Sud Italia e nelle isole principali, a causa dell’arrivo di correnti più calde di scirocco attratte dalle perturbazioni che hanno colpito l’Europa centrale e, in parte, il Nord Italia. Questa condizione potrebbe intensificarsi ulteriormente nelle prossime settimane, a causa della formazione di vere e proprie tempeste sull’Europa nord-occidentale, come confermato da tutti i principali centri meteo.
Effetto del vortice polare
Il rafforzamento naturale del vortice polare in questo periodo dell’anno porta allo sviluppo di cicloni sempre più potenti sull’Europa settentrionale e sul Nord Atlantico, come ad esempio tra Islanda e Gran Bretagna. La presenza di una maggiore quantità di vapore e calore in atmosfera, dovuta al riscaldamento globale, amplifica ulteriormente queste depressioni extratropicali sul Nord Atlantico. Di conseguenza, i flussi di aria calda sul Mediterraneo e sull’Europa orientale diventano ancora più potenti. Così, l’Europa viene letteralmente divisa in due grandi blocchi: a ovest, aria molto più fresca, instabile e turbolenta; mentre a est, sull’Europa orientale e in parte sulla nostra penisola, troviamo aria più calda subtropicale.
Il ritorno del calore africano in Italia
Il calore africano si farà sentire nuovamente in Italia la prossima settimana. Tra l’8 e il 9 ottobre, si prevede un significativo aumento delle temperature in tutto il Sud e nelle due isole principali, dove potremmo raggiungere i 29°C o addirittura i 30°C. Il calore ci accompagnerà per la maggior parte della settimana e potrebbe persistere per gran parte della seconda decade di ottobre, dato che il promontorio nordafricano si risveglierà, coprendo gran parte dell’Italia.
Sul bordo settentrionale del promontorio nordafricano, tenderà a scorrere aria più fresca di origine atlantica, legata alle tempeste che colpiranno nel frattempo Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. Queste tempeste influenzeranno inevitabilmente le regioni del Nord Italia, dove ci sarà un alto rischio di piogge e temporali intensi. Questo aspetto sarà analizzato più in dettaglio nei prossimi editoriali meteo.
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Effetto del vortice polare
Il rafforzamento naturale del vortice polare in questo periodo dell’anno porta allo sviluppo di cicloni sempre più potenti sull’Europa settentrionale e sul Nord Atlantico, come ad esempio tra Islanda e Gran Bretagna. La presenza di una maggiore quantità di vapore e calore in atmosfera, dovuta al riscaldamento globale, amplifica ulteriormente queste depressioni extratropicali sul Nord Atlantico. Di conseguenza, i flussi di aria calda sul Mediterraneo e sull’Europa orientale diventano ancora più potenti. Così, l’Europa viene letteralmente divisa in due grandi blocchi: a ovest, aria molto più fresca, instabile e turbolenta; mentre a est, sull’Europa orientale e in parte sulla nostra penisola, troviamo aria più calda subtropicale.
Il ritorno del calore africano in Italia
Il calore africano si farà sentire nuovamente in Italia la prossima settimana. Tra l’8 e il 9 ottobre, si prevede un significativo aumento delle temperature in tutto il Sud e nelle due isole principali, dove potremmo raggiungere i 29°C o addirittura i 30°C. Il calore ci accompagnerà per la maggior parte della settimana e potrebbe persistere per gran parte della seconda decade di ottobre, dato che il promontorio nordafricano si risveglierà, coprendo gran parte dell’Italia.
Sul bordo settentrionale del promontorio nordafricano, tenderà a scorrere aria più fresca di origine atlantica, legata alle tempeste che colpiranno nel frattempo Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. Queste tempeste influenzeranno inevitabilmente le regioni del Nord Italia, dove ci sarà un alto rischio di piogge e temporali intensi. Questo aspetto sarà analizzato più in dettaglio nei prossimi editoriali meteo.
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Effetto del vortice polare
Il rafforzamento naturale del vortice polare in questo periodo dell’anno porta allo sviluppo di cicloni sempre più potenti sull’Europa settentrionale e sul Nord Atlantico, come ad esempio tra Islanda e Gran Bretagna. La presenza di una maggiore quantità di vapore e calore in atmosfera, dovuta al riscaldamento globale, amplifica ulteriormente queste depressioni extratropicali sul Nord Atlantico. Di conseguenza, i flussi di aria calda sul Mediterraneo e sull’Europa orientale diventano ancora più potenti. Così, l’Europa viene letteralmente divisa in due grandi blocchi: a ovest, aria molto più fresca, instabile e turbolenta; mentre a est, sull’Europa orientale e in parte sulla nostra penisola, troviamo aria più calda subtropicale.
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Il calore africano si farà sentire nuovamente in Italia la prossima settimana. Tra l’8 e il 9 ottobre, si prevede un significativo aumento delle temperature in tutto il Sud e nelle due isole principali, dove potremmo raggiungere i 29°C o addirittura i 30°C. Il calore ci accompagnerà per la maggior parte della settimana e potrebbe persistere per gran parte della seconda decade di ottobre, dato che il promontorio nordafricano si risveglierà, coprendo gran parte dell’Italia.
Sul bordo settentrionale del promontorio nordafricano, tenderà a scorrere aria più fresca di origine atlantica, legata alle tempeste che colpiranno nel frattempo Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. Queste tempeste influenzeranno inevitabilmente le regioni del Nord Italia, dove ci sarà un alto rischio di piogge e temporali intensi. Questo aspetto sarà analizzato più in dettaglio nei prossimi editoriali meteo.
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Effetto del vortice polare
Il rafforzamento naturale del vortice polare in questo periodo dell’anno porta allo sviluppo di cicloni sempre più potenti sull’Europa settentrionale e sul Nord Atlantico, come ad esempio tra Islanda e Gran Bretagna. La presenza di una maggiore quantità di vapore e calore in atmosfera, dovuta al riscaldamento globale, amplifica ulteriormente queste depressioni extratropicali sul Nord Atlantico. Di conseguenza, i flussi di aria calda sul Mediterraneo e sull’Europa orientale diventano ancora più potenti. Così, l’Europa viene letteralmente divisa in due grandi blocchi: a ovest, aria molto più fresca, instabile e turbolenta; mentre a est, sull’Europa orientale e in parte sulla nostra penisola, troviamo aria più calda subtropicale.
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Sul bordo settentrionale del promontorio nordafricano, tenderà a scorrere aria più fresca di origine atlantica, legata alle tempeste che colpiranno nel frattempo Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. Queste tempeste influenzeranno inevitabilmente le regioni del Nord Italia, dove ci sarà un alto rischio di piogge e temporali intensi. Questo aspetto sarà analizzato più in dettaglio nei prossimi editoriali meteo.
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Il rafforzamento naturale del vortice polare in questo periodo dell’anno porta allo sviluppo di cicloni sempre più potenti sull’Europa settentrionale e sul Nord Atlantico, come ad esempio tra Islanda e Gran Bretagna. La presenza di una maggiore quantità di vapore e calore in atmosfera, dovuta al riscaldamento globale, amplifica ulteriormente queste depressioni extratropicali sul Nord Atlantico. Di conseguenza, i flussi di aria calda sul Mediterraneo e sull’Europa orientale diventano ancora più potenti. Così, l’Europa viene letteralmente divisa in due grandi blocchi: a ovest, aria molto più fresca, instabile e turbolenta; mentre a est, sull’Europa orientale e in parte sulla nostra penisola, troviamo aria più calda subtropicale.
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Il rafforzamento naturale del vortice polare in questo periodo dell’anno porta allo sviluppo di cicloni sempre più potenti sull’Europa settentrionale e sul Nord Atlantico, come ad esempio tra Islanda e Gran Bretagna. La presenza di una maggiore quantità di vapore e calore in atmosfera, dovuta al riscaldamento globale, amplifica ulteriormente queste depressioni extratropicali sul Nord Atlantico. Di conseguenza, i flussi di aria calda sul Mediterraneo e sull’Europa orientale diventano ancora più potenti. Così, l’Europa viene letteralmente divisa in due grandi blocchi: a ovest, aria molto più fresca, instabile e turbolenta; mentre a est, sull’Europa orientale e in parte sulla nostra penisola, troviamo aria più calda subtropicale.
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Il ritorno del calore africano in Italia
Il calore africano si farà sentire nuovamente in Italia la prossima settimana. Tra l’8 e il 9 ottobre, si prevede un significativo aumento delle temperature in tutto il Sud e nelle due isole principali, dove potremmo raggiungere i 29°C o addirittura i 30°C. Il calore ci accompagnerà per la maggior parte della settimana e potrebbe persistere per gran parte della seconda decade di ottobre, dato che il promontorio nordafricano si risveglierà, coprendo gran parte dell’Italia.
Sul bordo settentrionale del promontorio nordafricano, tenderà a scorrere aria più fresca di origine atlantica, legata alle tempeste che colpiranno nel frattempo Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. Queste tempeste influenzeranno inevitabilmente le regioni del Nord Italia, dove ci sarà un alto rischio di piogge e temporali intensi. Questo aspetto sarà analizzato più in dettaglio nei prossimi editoriali meteo.
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