Il meteo italiano: un’analisi dettagliata
Dopo un periodo di forti precipitazioni che hanno causato alluvioni e notevoli disagi, soprattutto in Liguria e Sardegna, il meteo nel Mediterraneo centro-occidentale e in Italia sta mostrando segni di miglioramento. Il vortice ciclonico si sta spostando verso l’interno del Marocco, permettendo un aumento della pressione atmosferica sul Mediterraneo, con un significativo contributo di aria nordafricana in quota.
La stabilità atmosferica ritorna
Questa settimana vedrà il ritorno della stabilità atmosferica, dopo un lungo periodo di meteo perturbato con piogge estreme e fenomeni alluvionali che hanno colpito duramente il Centro-Nord Italia. Paradossalmente, il ritorno dell’alta pressione potrebbe non essere accolto positivamente dalle regioni del Sud Italia e del medio-basso versante adriatico, ancora segnate da un grave deficit pluviometrico.
Le previsioni a lungo termine
Le previsioni meteorologiche a lungo termine indicano una netta diminuzione delle probabilità di un afflusso di aria fredda dal Nord Europa. L’anticiclone delle Azzorre sembra meno incline a spostarsi verso sud e più orientato a spostarsi verso est, coinvolgendo principalmente l’Europa centro-settentrionale. In questo contesto, l’aria fredda di origine artica potrebbe scivolare sui Balcani e sull’area danubiana, lambendo appena l’Italia.
Il primo freddo non è ancora in arrivo
Nella prima settimana di novembre, l’elemento meteo più rilevante sarà un leggero calo delle temperature, che si farà sentire soprattutto sul medio-basso versante adriatico, senza però dare vita a una vera ondata di freddo invernale. Diminuiscono quindi anche le probabilità di una ciclogenesi sulle regioni meridionali, poiché le correnti fredde da nord che avrebbero potuto generare venti nord-orientali e piogge nelle zone in deficit appaiono meno probabili.
Un periodo di alta pressione
Ci aspetta quindi un periodo dominato dall’alta pressione, con temperature che resteranno superiori alla media stagionale e un Mar Mediterraneo che conserva ancora una parte del calore accumulato nei mesi passati. L’unico elemento di novità saranno le nebbie, che si affacceranno e saranno anche fitte, specie sulle pianure del Nord. Si spera che un’irruzione di aria fredda possa ridurre presto questo surplus energetico, facilitando futuri peggioramenti del meteo con scenari atmosferici più dinamici.