La Niña, un fenomeno che si manifesta con il raffreddamento delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico equatoriale, ha un ruolo fondamentale nel determinare il meteo globale, causando alterazioni meteorologiche estreme in diverse aree del mondo. Dal 2010 ad oggi, abbiamo assistito a numerosi eventi di La Niña che hanno influenzato in modo significativo le condizioni atmosferiche, generando una serie di fenomeni meteorologici che hanno modificato le stagioni, dall’Estate all’Inverno.
La Niña 2010-2011: l’avvio di una sequenza di eventi meteorologici estremi
Il primo evento di rilievo di La Niña nel periodo recente si è verificato tra il 2010 e il 2011, con un’intensità tale da influire notevolmente sul meteo in molte regioni del mondo. L’evento ha preso il via nella seconda parte del 2010 e si è protratto fino alla Primavera del 2011.
Le sue ripercussioni sono state drammatiche, in particolare in Australia, dove piogge copiose hanno provocato inondazioni disastrose nel Queensland. Queste precipitazioni straordinarie hanno sommerso intere città, causando danni enormi e lasciando migliaia di persone senza un tetto. Allo stesso tempo, il Sud-Est degli Stati Uniti ha vissuto una situazione diametralmente opposta, con una siccità intensa che ha messo a rischio l’agricoltura e l’approvvigionamento idrico.
La Niña ha anche intensificato l’attività ciclonica nel Pacifico occidentale, contribuendo all’aumento di tempeste tropicali e cicloni che hanno colpito principalmente le Filippine e altre isole del Pacifico. Gli effetti meteorologici di questo evento sono stati tra i più estremi degli ultimi decenni, segnando l’inizio di una serie di impatti climatici globali dovuti a La Niña.
Il doppio colpo del 2011-2012 e le sue ripercussioni globali
Un altro evento di La Niña si è verificato nel 2011, con una intensità moderata, ma non per questo meno significativa in termini di impatti globali. Questo secondo episodio è iniziato nella seconda metà dell’anno e si è concluso all’inizio del 2012, portando con sé una serie di fenomeni meteorologici intensi, sebbene non così estremi come il precedente. In Sud America, soprattutto in Brasile e Argentina, si sono verificate forti precipitazioni che hanno causato inondazioni, mentre in alcune regioni degli Stati Uniti la siccità è continuata, aggravando la crisi idrica.
Nel frattempo, l’Africa orientale ha subito una stagione di siccità prolungata, con gravi conseguenze per le popolazioni locali e l’agricoltura, dimostrando ancora una volta come La Niña possa alterare in modo significativo i pattern meteorologici a livello globale.
La Niña del 2016: un ritorno meno intenso ma comunque impattante
Dopo un intervallo di alcuni anni, durante i quali il fenomeno di El Niño ha dominato il Pacifico, La Niña è riapparsa nel 2016. Questo episodio, di intensità da debole a moderata, è durato meno di un anno, ma ha comunque causato variazioni significative nel meteo. L’impatto più evidente si è avuto in Sud America, con piogge intense in alcune regioni, mentre altre aree del mondo, come gli Stati Uniti, hanno sperimentato periodi di siccità più marcati, soprattutto in California.
La Niña del 2020: un evento di lunga durata e i suoi effetti
Uno degli eventi più recenti e rilevanti è iniziato nel Settembre del 2020. Questo episodio di La Niña è stato particolarmente lungo, con impatti meteorologici globali che si sono protratti fino al 2022. L’Australia e l’Indonesia hanno sperimentato condizioni di umidità superiori alla norma, con piogge abbondanti che hanno favorito alluvioni e frane in diverse aree. Al contrario, la California e altre regioni degli Stati Uniti occidentali hanno attraversato un lungo periodo di siccità, aggravando la crisi idrica già esistente e aumentando il rischio di incendi boschivi.
Questo episodio ha segnato una rarità: un “triplo evento” di La Niña, cioè tre anni consecutivi con condizioni di La Niña. Questo fenomeno poco comune ha causato cambiamenti significativi nel meteo globale, influenzando le stagioni in maniera inusuale. Ad esempio, alcune regioni dell’Asia sud-orientale hanno vissuto condizioni fresche e piovose, mentre altre parti del mondo, come il Sud America, hanno continuato a subire periodi di siccità alternati a piogge intense.
L’influenza duratura di La Niña sul clima globale
Gli episodi di La Niña dal 2010 in poi hanno evidenziato quanto questo fenomeno possa alterare profondamente le condizioni meteorologiche in tutto il mondo. Le sue conseguenze variano dalle alluvioni devastanti alle siccità prolungate, influenzando non solo le singole stagioni ma anche gli ecosistemi e le economie locali.