Il meteo e il suo impatto sui ghiacciai tropicali: il caso di Quelccaya
Il meteo sta avendo un impatto sempre più tangibile sui ghiacciai tropicali, come dimostra il caso della calotta glaciale di Quelccaya, situata nelle Ande peruviane. Questa calotta glaciale, posta ad un’altitudine elevata, sta subendo un declino accelerato, una situazione che viene ulteriormente aggravata da fenomeni meteorologici globali come El Niño. Il meteo invernale nelle regioni andine, che tradizionalmente si caratterizza per le sue nevicate, sta diventando sempre meno prevedibile a causa delle variazioni climatiche, rendendo El Niño un attore chiave nel processo di fusione dei ghiacciai.
El Niño e le sue conseguenze sul meteo globale
El Niño è un fenomeno meteorologico ciclico che si verifica ogni due-sette anni e che causa notevoli variazioni nel meteo globale, soprattutto nelle aree del Pacifico. In Perù, El Niño è noto per le sue drastiche ripercussioni sulle temperature e sulle precipitazioni. Durante gli episodi di El Niño, le temperature tendono ad aumentare in modo significativo, accelerando il processo di fusione della neve sulle alte montagne delle Ande, compresa la calotta glaciale di Quelccaya. Gli scienziati hanno notato che, nel corso degli ultimi decenni, il fenomeno ha intensificato i suoi effetti, portando a un ritiro sempre più rapido della massa glaciale.
Il declino della calotta glaciale di Quelccaya
Uno studio recente condotto dal Byrd Polar and Research Climate Center dell’Ohio State University, utilizzando i dati satellitari della NASA, ha dimostrato che tra il 1985 e il 2022 la copertura nevosa della calotta glaciale di Quelccaya è diminuita di oltre il 50%. Questo fenomeno è strettamente correlato ai periodi di El Niño, durante i quali il bilancio tra accumulo di neve e fusione si inclina pesantemente verso quest’ultima. Nei mesi di Gennaio e Febbraio, quando le temperature dovrebbero essere relativamente basse, la calotta non riesce a recuperare, portando a una riduzione costante della sua estensione.
Le conseguenze della perdita glaciale
Le conseguenze di questa perdita glaciale sono devastanti non solo dal punto di vista ambientale ma anche per le comunità locali. Molte delle popolazioni indigene delle Ande dipendono dalle acque derivanti dallo scioglimento stagionale della neve per l’agricoltura, l’allevamento e il consumo quotidiano. L’Alta Pressione atmosferica, combinata con l’Anticiclone del Pacifico, contribuisce ulteriormente a ridurre le precipitazioni in queste zone, peggiorando la crisi idrica. Con meno neve che si accumula durante l’Inverno e meno ghiaccio che si scioglie gradualmente durante i mesi caldi, le riserve d’acqua diventano sempre più scarse, mettendo a rischio l’equilibrio idrico della regione.
Impatti globali della fusione dei ghiacciai tropicali
Oltre agli impatti locali, la fusione dei ghiacciai tropicali come quello di Quelccaya ha conseguenze globali. I ghiacciai agiscono come regolatori climatici, riflettendo una parte significativa della radiazione solare e mantenendo stabili le temperature globali. La perdita di questi ghiacciai contribuisce all’aumento del livello del mare e può influenzare i modelli meteorologici globali, inclusa la formazione di fenomeni meteorologici estremi.
Le previsioni per la calotta glaciale di Quelccaya
Le previsioni a lungo termine per la calotta glaciale di Quelccaya non sono ottimistiche. Gli eventi di La Niña, che tradizionalmente portano un raffreddamento temporaneo nelle regioni colpite da El Niño, non sembrano più in grado di compensare i danni causati dal riscaldamento globale. L’aumento delle temperature globali, combinato con fenomeni atmosferici estremi, continua a esercitare una pressione su questi fragili ecosistemi. Le stagioni di Primavera e Estate potrebbero vedere ulteriori accelerazioni del processo di fusione, soprattutto se El Niño dovesse intensificarsi come previsto nei prossimi anni.
La necessità di un intervento globale
In definitiva, il caso di Quelccaya evidenzia l’urgenza di un intervento globale per mitigare i danni del cambiamento climatico. La combinazione tra riscaldamento globale e fenomeni naturali come El Niño sta portando a un futuro sempre più incerto per le risorse idriche delle Ande e per il meteo mondiale in generale.