Condizioni meteorologiche avverse nel Sud e Adriatico
Un ciclone persistente sul basso Tirreno sta causando un meteo avverso nel Sud e lungo la costa Adriatica. Le piogge si stanno concentrando principalmente nelle aree ioniche, dove i venti umidi di scirocco si scontrano con l’aria più fresca atlantica, generando ampi temporali capaci di causare nubifragi persistenti. Queste condizioni meteorologiche, a tratti molto severe, continueranno a persistere anche all’inizio della settimana nell’estremo Sud.
Previsto un miglioramento a metà settimana
Per un miglioramento del meteo, bisognerà attendere almeno fino a mercoledì, quando si prevede un ritorno alla stabilità in gran parte del territorio, ad eccezione di alcuni rovesci residui in Sardegna e Sicilia. Nel frattempo, il sole tornerà a splendere in gran parte del Nord, del Centro Italia e in parte anche al Sud, tra Puglia, Campania, Basilicata e Calabria.
Breve tregua prima di un’altra perturbazione
È importante sottolineare che si tratterà solo di una breve pausa di stabilità per lo Stivale, dato che già nella seconda metà della settimana sono previsti nuovi rovesci e temporali causati da una forte perturbazione di origine atlantica. Questa presunta ondata di maltempo è confermata da tutti i principali centri di calcolo e colpirà l’Italia tra il 26 e il 28 ottobre.
Arrivo di un nuovo ciclone atlantico
Si prevede l’arrivo di un rapido ciclone proveniente da ovest, che raggiungerà il Mediterraneo, dove si caricherà di energia e umidità, fino a raggiungere prima il Nord-Ovest e successivamente il Nord-Est e il Centro Italia, generando rovesci sparsi e qualche forte temporale. Questo ciclone non avrà nulla a che fare con l’attuale che sta colpendo duramente le aree ioniche del Sud, in quanto sarà un ciclone molto più rapido, che si sposterà velocemente verso est e verso i Balcani.
Nonostante la rapidità del passaggio, potremmo comunque assistere a improvvisi forti temporali con piogge a carattere di nubifragio su Liguria, Piemonte, Lombardia, Appennino emiliano, Veneto, Toscana e Lazio. Su queste regioni si potrebbero registrare accumuli pluviometrici localmente superiori ai 100 mm, che si aggiungeranno a quelli caduti nelle ultime settimane, rappresentando un rischio significativo dal punto di vista idrogeologico.