Previsioni meteo: l’inverno si avvicina
Tra un mese l’inverno meteorologico farà il suo ingresso, portando con sé i contrasti termici accumulati a causa delle temperature eccezionalmente alte dei mesi passati e quelle attuali. Questi contrasti, uniti al riscaldamento dei mari, stanno per determinare eventi meteo estremi nel bacino del Mediterraneo. I modelli matematici hanno previsto la formazione di aree di maltempo in grado di generare nubifragi e alluvioni in Italia.
Un’onda di freddo dall’Artico Russo
Nel frattempo, un’ondata di aria gelida proveniente dall’Artico Russo si dirigerà verso l’Europa orientale, influenzata dai recenti cambiamenti climatici. Gli stati dell’Europa dell’Est e della Russia dovranno affrontare intensi cicloni e potenti tempeste di neve. Da queste regioni potrebbe arrivare il temibile Buran, il termine russo per le tempeste di neve estreme, con il rischio di portare in Italia condizioni di freddo estremo capaci di abbassare i termometri a livelli record.
Un novembre che ricorda il dicembre 1984
Il prossimo mese di novembre sembra preannunciare una situazione meteo simile a quella che precedette il famoso dicembre 1984. Quel periodo, che molti ricordano come appartenente a un’altra “era climatica”, portò in Italia un’ondata di gelo indimenticabile. Gli esperti, tuttavia, ritengono che il clima attuale non sia ancora al punto di riproporre eventi di freddo estremo come quelli del gennaio 1985, che rimane una delle ondate più memorabili e dure della storia meteo italiana.
Studi sulle ondate di gelo
Studi pubblicati su Nature e disasterphilanthropy.org hanno esaminato i fenomeni di gelo degli ultimi inverni negli Stati Uniti, concentrandosi in particolare sull’evento straordinario che colpì il Texas nel febbraio 2021 e 2024 (gennaio). Durante quella ondata di freddo eccezionale, le temperature scesero bruscamente, causando danni significativi, e gli studiosi hanno esplorato come, paradossalmente, in un contesto di riscaldamento globale possano verificarsi ondate di freddo intenso.
Il riscaldamento globale e le ondate di freddo
Questo fenomeno potrebbe essere legato all’aumento della variabilità climatica globale, secondo teorie recenti che si contrappongono a quelle più consolidate, le quali sostengono un generale aumento delle temperature. Infatti, la teoria che prevede un rafforzamento delle ondate di gelo in un clima più caldo è stata, in passato, trascurata dall’opinione pubblica e dagli stessi esperti.
Il freddo intenso in Europa
Anche in Europa si registrano fenomeni di freddo estremo, come le recenti ondate di gelo che hanno interessato la Spagna e la Grecia negli ultimi due decenni. Questo cambiamento climatico ha reso le ondate di freddo più frequenti e intense nei luoghi colpiti, con nevicate abbondanti che si verificano sempre più spesso. Episodi di freddo estremo a dicembre e gennaio ricordano il gelo eccezionale del gennaio 1985, una data rimasta impressa nella memoria collettiva degli italiani.
Il freddo nell’Emisfero Sud
Attualmente, l’Emisfero Sud sembra vivere le ondate di freddo maggiori rispetto alla media climatica, complici la fase di La Niña in arrivo, dopo l’episodio di El Niño. Nel Sud America, ad esempio, l’estate prossima potrebbe essere interessata da forti ondate di calore con picchi di temperatura molto elevati, indice di un clima in continua evoluzione. In Australia sono già attesi 45 gradi in questi giorni.
Le previsioni per l’Italia
Sebbene il clima presenti ormai un’evidente variabilità, le previsioni specifiche per l’Italia rimangono incerte. Secondo i modelli meteo, quest’inverno potrebbe essere caratterizzato da temperature mediamente sopra la norma, con momenti alternati di freddo intenso. La situazione attuale in Europa mostra già alcuni segnali di raffreddamento, e vi sono ipotesi di un Natale con neve in alcune località, ma si tratta di proiezioni a lungo termine, con un margine di incertezza significativo.
Il freddo in Italia
Sembra curioso come le intense ondate di freddo si verifichino più raramente in Italia rispetto al passato. Le tipiche nevicate della Val Padana sono quasi scomparse, e il maltempo in arrivo nei prossimi giorni non dovrebbe portare neve in pianura, limitandosi piuttosto alle zone a quote più basse, in particolare nel settore adriatico della Penisola. L’evoluzione del freddo in Italia si presenta complessa, e gli esperti preferiscono attendere ulteriori conferme prima di formulare previsioni definitive.
Il dicembre 1984
Nel dicembre 1984 il primo freddo si manifestò in modo relativamente normale, senza anticipare l’ondata di gelo straordinaria che sarebbe poi arrivata a Capodanno e dopo l’Epifania. All’epoca, un evento di Stratwarming provocò un’inversione delle correnti, spingendo in Europa e Italia un’aria fredda proveniente dall’est, che, scontrandosi con le correnti occidentali, generò nevicate imponenti e perduranti.