Il fenomeno La Niña e le sue ripercussioni sul meteo italiano ed europeo
Da diverse settimane, l’attenzione dei meteorologi è rivolta al fenomeno noto come La Niña, che comporta un abbassamento della temperatura delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico. Questo evento, sebbene si verifichi a migliaia di chilometri di distanza, ha un impatto diretto sul meteo dell’Europa e dell’Italia, poiché le sue conseguenze si estendono all’Oceano Atlantico e, di conseguenza, al nostro continente, influenzando anche il meteo della Siberia.
Le conseguenze di La Niña sul meteo globale
Le ripercussioni di La Niña sul meteo sono ben note: il fenomeno provoca un abbassamento della temperatura delle acque superficiali, mitigando l’incremento termico globale di alcuni gradi Celsius. Anche se a prima vista questo potrebbe sembrare insignificante, in realtà anche una minima diminuzione della temperatura globale può portare a un aumento delle ondate di freddo nel nostro emisfero durante la stagione invernale.
Le previsioni per l’inverno a seguito del fenomeno La Niña
Non è possibile prevedere con certezza se l’imminente inverno sarà più freddo rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, numerosi studi scientifici indicano la possibilità che durante la stagione invernale si verifichino condizioni favorevoli a un raffreddamento più intenso rispetto al passato. Di conseguenza, anche in Italia potremmo aspettarci una stagione più vicina alla normalità, anche se è improbabile che si tratti di un inverno particolarmente rigido.
Le anomalie meteorologiche in Italia e in Europa
Nonostante ciò, tra settembre e ottobre, gran parte dell’Italia ha registrato temperature inferiori alla media. Un’insolita anomalia meteorologica ha interessato la Francia, i paesi alpini centro-occidentali e il Nord Italia, con temperature generalmente in linea con la media di riferimento o leggermente inferiori. Questo dimostra che, nonostante il riscaldamento globale, possono verificarsi temperature più fredde della media.
Le previsioni a lungo termine e l’incertezza delle condizioni meteorologiche
La scienza ha da tempo riconosciuto la possibilità di periodi di freddo, come evidenziato dall’arrivo di ondate di gelo molto intense. Nei paesi in cui studi dettagliati hanno dimostrato l’efficacia del raffreddamento dovuto all’estremizzazione del meteo, potremmo quindi aspettarci un proseguimento della stagione più freddo della media, con ondate di freddo che potrebbero trasformarsi in vere e proprie ondate di gelo. Tuttavia, quando si tratta di previsioni meteorologiche a lungo termine, è necessario usare il condizionale, poiché non esiste una certezza assoluta.
Il meteo invernale in Italia
Il freddo invernale in Italia si traduce in nevicate a bassa quota nelle regioni settentrionali, con neve anche in Pianura Padana in alcuni periodi. Le gelate sono frequenti in Pianura Padana e nelle zone interne di gran parte della penisola, così come nelle principali isole italiane. Questo è il tipico meteo invernale, tutto sommato nella media. Vedere la neve a Firenze, Roma, Ancona, Pescara o Bari non è normale: questi eventi si verificano solo in concomitanza di ondate di gelo.
Le previsioni per le prossime settimane
Attualmente, i modelli matematici indicano la possibilità di ondate di freddo già nelle prossime settimane, con la quota di 850 hPa, ovvero circa 1500 m di altezza, che si porterà attorno a 0 °C o anche sotto nelle regioni settentrionali. Questo suggerisce che l’inizio della stagione più fredda è in corso, ma le sorprese, come ondate di calore fuori stagione, sono sempre possibili. L’anticiclone africano e gli anticicloni europei non sono scomparsi: potrebbero manifestarsi proprio durante il periodo più freddo dell’anno e compromettere il freddo invernale, causando forti anomalie della temperatura e un meteo mite, almeno sui rilievi, mentre nelle pianure saranno frequenti le nebbie.
Le variazioni del meteo nelle diverse stagioni
Queste sono situazioni che si ripetono durante le stagioni invernali, che hanno alterato il meteo tipico di questo periodo. Estate e inverno sono le stagioni che hanno subito le maggiori variazioni, diventando più estreme, rispetto a primavera e autunno, che sono stagioni intermedie e fondamentali per vari motivi. La primavera è importante per il risveglio vegetativo e le piogge prima della stagione estiva, mentre l’autunno è fondamentale per le prime piogge abbondanti, soprattutto nelle regioni meridionali, in Sardegna e in Sicilia. L’autunno è una stagione intermedia che ci allontana dal caldo estivo e ci offre un meteo generalmente piacevole, anche se a volte può diventare eccessivamente piovoso, come sta accadendo quest’anno. Questo è un chiaro segnale dell’estremizzazione del meteo derivata dal cambiamento climatico.
Le condizioni meteorologiche estreme degli ultimi giorni
Nelle ultime 24 ore, abbiamo assistito a nubifragi e intensi fenomeni di pioggia, con quantità superiori a 100 mm in poco più di un’ora e accumuli fino a 200 mm. I video sempre più diffusi sui social network ci mostrano cosa è accaduto: oggi tutti possono diventare redattori e video reporter, documentando gli effetti del meteo estremo. Alcuni sostengono che la grande diffusione di questi strumenti aumenti la percezione degli eventi estremi, ma in realtà gli strumenti scientifici dimostrano che le condizioni atmosferiche sono diventate sempre più variabili ed estreme.
L’attesa per l’arrivo di La Niña
Ora attendiamo di vedere quando si manifesterà La Niña, quando raggiungerà la sua piena maturità e a che intensità, poiché anche le previsioni degli enti più autorevoli faticano a prevedere con precisione questo fenomeno così importante per il nostro pianeta.
La Niña e le previsioni per il meteo di Novembre e Febbraio
Con l’arrivo di La Niña, ci aspettiamo un meteo fuori dal comune per i mesi di Novembre e Febbraio.