Un’analisi approfondita dei fenomeni meteorologici estremi
È innegabile che i fenomeni meteorologici estremi stiano diventando sempre più frequenti e intensi. Questa tendenza è stata confermata da numerosi studi scientifici e spesso domina le notizie. Ma quali sono le modifiche in atto e cosa ci riserva il futuro? Per rispondere a queste domande, è necessario un’analisi dettagliata.
Un aumento preoccupante delle precipitazioni estreme
Le cosiddette “bombe d’acqua”, ovvero precipitazioni intense e improvvise, stanno diventando sempre più comuni in Italia, in particolare durante l’estate e l’autunno. Questi periodi dell’anno sono caratterizzati da forti contrasti tra calore e umidità nell’atmosfera. Queste condizioni, insieme al riscaldamento del Mar Mediterraneo, favoriscono la formazione di cumulonembi, nubi temporalesche di grande sviluppo verticale che possono rilasciare enormi quantità di pioggia in un lasso di tempo molto breve, a volte equivalente a quello di uno o due mesi.
Un cambiamento radicale nella circolazione atmosferica
Il cambiamento del meteo ha un impatto significativo anche sui modelli di circolazione atmosferica. I sistemi di Bassa Pressione, che sono spesso associati a maltempo e perturbazioni, tendono ora a rimanere stazionari più a lungo sul Mediterraneo Occidentale, influenzando il meteo delle regioni circostanti. Di conseguenza, le aree del Centro e del Sud Italia sono esposte per periodi prolungati a condizioni meteorologiche instabili, che portano a forti piogge e temporali ripetuti.
In particolare, nei mesi di Settembre e Ottobre, si osservano spesso queste depressioni che alimentano giornate di pioggia continua, contribuendo così a eventi meteorologici estremi sempre più frequenti. La permanenza delle Basse Pressioni nel Mediterraneo è un fenomeno legato anche alla corrente a getto e alle oscillazioni termiche, che amplificano i cicli stagionali di pioggia e siccità.
L’importanza della corrente a getto (Jet Stream)
La corrente a getto è un flusso di aria ad alta velocità che si muove intorno all’emisfero settentrionale. La sua velocità e stabilità sono direttamente influenzate dalle temperature delle regioni polari. Con l’aumento delle temperature nell’Artico, il divario termico tra l’Artico stesso e le aree temperate diminuisce, causando un rallentamento della corrente a getto.
Quando la corrente a getto rallenta, tende a stazionare su determinate aree, creando condizioni di meteo estremo prolungato: dove piove lo fa in maniera estrema e dove non piove ecco le siccità. Le depressioni e le perturbazioni si bloccano sul Mediterraneo, causando precipitazioni continuative e violente. Questo fenomeno è diventato più frequente e coinvolge spesso Sud Italia e Nord Italia per giorni o persino settimane, aggravando l’impatto del cambiamento del meteo.
I cambiamenti meteorologici alterano la distribuzione e l’intensità delle precipitazioni, facendo sì che aree con una capacità idrica limitata debbano gestire picchi di pioggia senza precedenti. Questa realtà richiede maggiore consapevolezza e adattamento.