Il meteo di novembre: un inizio insolitamente mite
Il mese di novembre ha aperto le sue porte sotto l’egida dell’anticiclone, regalando al nostro Paese giornate di sole e temperature più che gradevoli. Questa anomalia meteo non risparmia nessuna zona, dalle coste alle montagne, diffondendo un clima mite che mantiene le temperature ben al di sopra della media stagionale. L’alta pressione si fa sentire in ogni angolo d’Italia, dalle Alpi al mare, con temperature massime giornaliere che superano di gran lunga i valori tipici di questo periodo, toccando punte di 20-24°C anche nelle aree interne.
Nel corso dei primi giorni di novembre, il meteo si presenta particolarmente secco, senza alcuna precipitazione di rilievo, mentre l’alta pressione blocca ogni possibile infiltrazione di aria fredda. Nord, Centro e Sud Italia godono di un clima decisamente più caldo rispetto alle medie stagionali, creando condizioni piacevoli ma decisamente atipiche per un autunno e, in particolare, per l’inizio di novembre.
Segnali di cambiamento nel meteo
Secondo le previsioni meteorologiche, a partire dal 3 novembre potrebbe verificarsi un leggero calo delle temperature, che comunque rimarrebbero sopra la media. Tuttavia, l’attuale configurazione anticiclonica sembra destinata a rimanere stabile nei prossimi giorni, e solo verso la fine della prima decade di novembre si potrebbe profilare un possibile cambiamento. Le previsioni meteo indicano che, tra l’8 e il 9 novembre, l’anticiclone potrebbe iniziare a cedere sul suo bordo orientale. Questo sviluppo potrebbe aprire la strada a una “goccia fredda” che tenterebbe di inserirsi sull’Italia da est verso ovest, rompendo l’attuale staticità atmosferica.
Le previsioni meteo attuali mostrano ancora una certa incertezza, e la possibilità di un cambio meteo significativo è considerata piuttosto bassa al momento. Tuttavia, entrambi i principali modelli meteo, l’americano e l’europeo, indicano un indebolimento dell’alta pressione e un possibile ingresso di correnti più fredde e instabili che potrebbero generare maltempo in alcune aree del Paese. Il modello americano prevede un coinvolgimento principalmente del Nord Italia, mentre il modello europeo suggerisce che il peggioramento potrebbe concentrarsi su Centro-Sud Italia, portando piogge e un calo delle temperature in queste aree.
Le Alpi senza neve
La mitezza che ha caratterizzato l’inizio di novembre ha lasciato le Alpi senza neve anche a quote elevate. Attualmente, le Alpi appaiono prive di manto nevoso fino a circa 2800-3000 metri a seconda delle zone, e non si segnalano nevicate recenti neanche nelle aree tradizionalmente più esposte. Questo scenario autunnale piuttosto anomalo è dovuto alla forte influenza anticiclonica che persiste senza permettere ingressi di aria fredda o perturbazioni in grado di riportare un manto nevoso stabile.
Prospettive a medio-lungo termine
Il cambiamento previsto per la fine della prima decade di novembre rappresenterebbe la prima significativa alterazione nel quadro meteorologico dopo un lungo periodo dominato dall’alta pressione. Se la “goccia fredda” riuscisse a penetrare verso ovest, ci si aspetterebbe un primo colpo al regime anticiclonico che ha finora mantenuto il tempo stabile e mite. I dettagli, tuttavia, restano ancora incerti, e la distanza temporale rende difficile una previsione precisa.