Il concetto di “attrattore” e le simulazioni “cicliche o casuali

Daniele Rossi
4 Min tempo di lettura

La Meteorologia e la sua Complessità

Nonostante non siamo in grado di prevedere con precisione l’ordine temporale delle varie combinazioni in una serie di ripetizioni frequenti, possiamo comunque indicare una media di frequenza (1/6 per ogni faccia) riguardo la variabilità del numero teorizzato. Tuttavia, non abbiamo una conoscenza specifica delle leggi statistiche ben definite, come la legge dei grandi numeri, che governano la distribuzione di eventi casuali.

Il Meteo: Dinamica Complessa o Sequenza di Eventi Casuali?

Si dibatte spesso se il meteo sia regolato da una dinamica complessa e caotica o da una serie di eventi casuali. Tuttavia, possiamo adottare un approccio che ci permette di ridurre un sistema posizionandolo in un punto dello spazio “focalizzato” e tracciare da esso una traiettoria, per questa “origine”, in relazione a un passaggio temporale.

Conoscenza Deterministica e Statistica del Meteo

Se avessimo una conoscenza deterministica dell’evoluzione del sistema meteo, potremmo tracciare la curva di questo processo in uno spazio multidimensionale e in relazione al tempo osservato. Al contrario, avere una conoscenza statistica del sistema ci permetterebbe di conoscere la distribuzione media di questi punti nello spazio, la loro variabilità e la forma dell’eventuale “figura geometrica” composta da questi punti.

L’Attrattore nel Meteo

La figura geometrica che identifica questo sottoinsieme viene chiamata “attrattore”. Questo è il “denominatore comune” che evidenzia i vari punti fisicamente possibili riguardo lo stato di un sistema in relazione a certe condizioni esterne e principalmente in riguardo alle forzanti e alle condizioni di contorno.

Il Baricentro e la Variabilità nel Meteo

Il “baricentro” teorico di questa complessa figura geometrica rappresenterebbe lo stato “normale/medio” dell’atmosfera, mentre le “estensioni”, linee tracciate lungo i vari assi, rappresentano la “variabilità”. Se poi, in un dettaglio maggiore, rintracciamo parti dell’attrattore significativamente “frequentate”, punti percorsi ed intersecati più volte, si potrebbe attestare o individuare l’esistenza di stati particolarmente probabili.

Il Ciclo Atmosferico e le Montagne Russe

Un esempio significativo potrebbe essere quello delle “montagne russe” dove, un veicolo guidato da binari e lanciato in una discesa verso una risalita, curva a “U”, percorrerebbe l’intero percorso fino a tornare al punto di origine. Questo dimostrerebbe la sua energia potenziale.

Il Ciclo Atmosferico e la Cinetica

Tradotto in termini atmosferici, ciò significherebbe che un “ciclo atmosferico”, paragonabile a un corpo lanciato in movimento, sarebbe in grado di percorrere, in base all’inclinazione della stessa curva (ottovolante), lo stesso percorso diverse volte, raggiungendo pressoché uno stesso “apice”, per poi ritornare indietro al punto di origine. L’energia totale impiegata, quindi, rappresenterebbe i punti di maggior “frequentazione”: “apice A e ritorno B”.

Il Meteo e le sue Analogie con la Cinetica

Sotto questa, pressoché riduttiva espressione, possiamo quindi identificare che l’atmosfera spesso presenta delle analogie con la cinetica e che certe manifestazioni meteorologiche possono seguire dei percorsi o “binari” ben definiti. La differenza viene in ogni caso ripartita sempre dal punto di origine. Quindi se si presentano, statisticamente, “x” frequentazioni, possiamo leggere, teoricamente altrettanti “x” risultati.

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