Analisi del meteo: possibili cambiamenti in arrivo
Nell’ambito meteorologico, l’Europa centro-meridionale potrebbe essere prossima a un cambiamento significativo. Le configurazioni bariche attuali suggeriscono una possibile evoluzione che si discosta dalle tendenze precedenti.
Interpretazione delle previsioni meteorologiche
L’analisi dei dati numerici a lungo raggio evidenzia una crisi interpretativa riguardo al meteo futuro della nostra Penisola. Come indicato da precedenti previsioni, la situazione futura potrebbe portare con sé variazioni di rilievo.
Contrasti termici e previsioni future
Attualmente, siamo di fronte a notevoli contrasti termici tra suolo e quota, un fenomeno già evidenziato in passato. Questo potrebbe condurre gradualmente verso un cambiamento significativo nelle previsioni meteorologiche.
Le incertezze del meteo a lungo termine
Le principali domande riguardano le previsioni oltre i 7/8 giorni. Si prevede un graduale cambio delle correnti di origine basso-mediterranee con flussi più freddi provenienti dall’Europa continentale. Questo potrebbe rappresentare un importante indizio per le previsioni a lungo termine.
Un possibile cambiamento del meteo
Questo cambiamento potrebbe tradursi in una nuova imposizione di una saccatura del VP verso il Mediterraneo centro-occidentale, tra il 12 e il 14 dicembre. Non si discute l’attendibilità delle previsioni numeriche, ma piuttosto il possibile cambiamento delle correnti ad alta quota nell’Europa occidentale.
Un inverno più deciso?
Siamo agli inizi di questa possibile ristrutturazione barica, ma molti indizi suggeriscono che, a partire dalla metà del mese corrente, la stagione potrebbe assumere le caratteristiche di un inverno più deciso.
Le previsioni future del meteo
Nella mia ultima analisi, ho ipotizzato che l’aspetto ciclico precedente potrebbe diminuire a causa di un importante cut-off di una depressione iberica. Inoltre, l’Hp atlantico dovrebbe subire importanti modifiche nella sua struttura.
Un cambio di tendenza del meteo
Attraverso questo punto di demarcazione, possiamo prevedere che la fase mite attuale dovrebbe avere i giorni contati e subire gradualmente l’interferenza di aria più fredda proveniente dall’Europa orientale. Questa tendenza dovrebbe manifestarsi con gradualità, ma le linee guida sembrano ben distribuite.
Non è tutto compromesso
Sarebbe un errore grossolano affermare che l’inverno è compromesso sulla base di questa analisi. Dobbiamo aspettarci uno sviluppo del semestre freddo molto più caratterizzato e non in linea con quello rappresentato dalle previsioni numeriche. Solo una maggiore focalizzazione su una tendenza a lungo termine ci condurrà, passo dopo passo, verso una fase decisamente più fredda.