Arriva il freddo!

Antonio Pallucca
4 Min Leggere

Un’incursione di aria fredda di origine‌ artico-continentale

Ci​ troviamo di fronte ‌a ⁤una delle ⁤più intense avvezioni fredde degli‍ ultimi ​dieci anni.‍ L’aria che si sta muovendo verso​ l’area mediterranea ha una chiara‌ origine‌ artico-continentale. Nonostante sia ‌spinta da‌ forti venti da est-nordest‍ e non si ⁢muova ‌a quote molto alte, questa massa d’aria si riversa al suolo, producendo⁤ i suoi effetti più significativi.

Le regioni più colpite⁤ dal gelo

Le regioni del centro-nord, in particolare le aree pianeggianti della Padana e le valli del centro, così come le ‌conche‌ orografiche ben predisposte ⁢a ricevere questa “caduta fredda”, saranno le più colpite ‌da lunghi giorni di ‍gelo. ‍Questa è l’evidenza ⁢più‍ marcata⁣ di ‌questa “ondata di ‌freddo”, un fenomeno‍ che‍ tutti i modelli meteo interpretano in modo molto omogeneo.

La ​questione delle precipitazioni nevose

Ciò ⁣che invece non è⁢ chiaro in molte previsioni​ meteo è se questo “gelido soffio artico/russo”‌ porterà o ⁢meno ‌precipitazioni, in particolare nevose. Data l’insolita disposizione dei geopotenziali⁤ e la loro “relativa altezza”, con ​valori molto bassi e inusuali per l’area mediterranea, potremmo trovarci ⁣di​ fronte ⁢a una situazione meteo non tipica⁢ del nostro clima, ma più simile a quella delle aree continentali europee.

Le possibili conseguenze⁤ del freddo

In particolare, ⁤potrebbero verificarsi, a causa ⁤della ‍presenza ⁣di nuclei depressionari in ​quota, ‌gelide bolle ⁣d’aria molto fredde, ​che potrebbero ​portare a precipitazioni nevose anche in assenza di situazioni depressionarie ben organizzate. Quando i venti freddi inizieranno a​ rallentare, inizierà una sorta ⁣di “conflitto” tra il suolo e l’aria in quota.

Le possibili evoluzioni del meteo

Da questo ⁤possibile “attrito” potrebbe scaturire‍ un processo di ‍scorrimento, che si propagherebbe rapidamente verso le regioni centrali e il settore nord-orientale, di ⁢strati d’aria alti che potrebbero ‌coprire, anche​ in modo uniforme, i cieli di ⁣molte ⁣delle nostre regioni. Non credo ‍che il settore tirrenico possa rimanere ​”fuori”​ da questo fenomeno meteo.

Le previsioni per le regioni centro-meridionali

Le nubi⁤ di origine mediterranea si estenderebbero, portando con sé‍ il loro⁢ carico di agglomerati nevosi ad alta saturazione (vapore d’acqua)‌ verso le ‌terre ⁣ferme. Questa è la ‍fase ‌più probabile ⁢per la⁣ manifestazione⁢ di nevicate diffuse⁢ sulla nostra Penisola, anche se ⁣a “macchia di‍ leopardo” e comunque a ⁣quote quasi pianeggianti (regioni centro-meridionali).

Le previsioni per il Tirreno e l’Adriatico

Il primo settore ⁤che ‍dovrebbe essere colpito ⁣da questa possibile evoluzione meteo sarebbe la parte centrale del Tirreno, quindi la Sardegna, a cui seguirebbero molte regioni del centro-sud. Al momento, la probabilità di neve, seppur non abbondante, sulla capitale e ⁢sui centri del medio-basso Tirreno e Adriatico è alta.

La necessità di ulteriori conferme

Ovviamente,⁣ questa è una previsione che necessita ancora di⁢ alcune conferme, data la questione‍ temporale affrontata, ma ⁤la soluzione non sembra affatto tra le meno reali.

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