Prossima risoluzione senza enfasi particolari sulla futura ondata di freddo

Antonio Pallucca
3 Min Leggere

Analisi del meteo: previsioni e tendenze

L’analisi meteorologica​ che stiamo per presentare⁢ si basa sull’osservazione e l’evoluzione‍ di almeno quattro runs ‌del modello di Reading‌ (ECMWF). Questo modello ci​ presenta una sequenza⁣ temporale di situazioni che‍ alternano condizioni artiche “verticali” dirette verso la nostra Penisola e condizioni artiche con un⁣ “west shift” dirette verso il Mediterraneo centro-occidentale.

Il‌ meteo in Italia

In ogni caso, ⁣l’Italia si trova costantemente e​ mediamente all’interno di una ‌”anomala” 528 DAM o inferiore.⁤ Questo indica la presenza di geopotenziali di origine polare, insoliti nelle aree ⁤dell’Europa ‍meridionale. ⁢Si tratta ⁤di una sorta di goccia ‍molto fredda, in quota, ⁤che si dirige verso i “tropici temperati”.

L’interpretazione del modello‌ in questione, considerando vari runs, indica una ⁤tendenza molto⁣ realistica e con un alto valore evolutivo.

Arrivo di ​aria fredda

Dalla‍ seconda parte di domenica, l’aria ⁢fredda proveniente dall’estremo nord-est ​europeo inizierà a ​confluire⁢ sulla nostra Penisola, portando una progressiva, ‌ma sempre​ più massiccia,⁢ intrusione di aria gelida di origine artica.

Questa sembra essere, con ‍alta probabilità,‍ la⁢ futura situazione nelle sfere medio-basse dell’atmosfera. Tuttavia, non possiamo​ basarci solo sulla circolazione al suolo o fino alla ‌soglia dei ​2.500 metri circa. Dobbiamo tenere in considerazione, come indicato ‍dal modello di Reading,‍ che una importante e “trasversale”, quindi opposta, ‌circolazione si verifica alla quota di circa 5.500 metri.

A questa altezza sembra ⁤esserci ‍un richiamo di correnti relativamente più miti provenienti dal settore centro-occidentale del Mediterraneo. Si​ tratta di​ un doppio flusso tra⁤ strati di aria di⁤ diversa umidità e qualità termiche.

Contrasto⁢ termico e neve

Da qui nasce il giusto connubio tra fasi di “contrasto termico”. La⁢ neve non arriva solo attraverso‌ rapide situazioni depressionarie, ⁤che sono molto difficili da individuare e manifestare, soprattutto per quanto riguarda i fenomeni nevosi, ma anche attraverso divergenze “rotatorie” suolo/quota.

Siamo molto vicini a questa situazione.‍ L’evoluzione potrebbe portare a situazioni ​marcate come quelle descritte sopra e che potrebbero, all’inizio della prossima settimana, portare nevicate,⁢ in particolare‌ nelle aree centrali sia ‌adriatiche che ‍tirreniche, anche a quote quasi pianeggianti.

Il ⁢pendolo della situazione meteo

Bisognerà vedere dove “oscillerà esattamente il pendolo della situazione”. Se l’intera configurazione continuerà ‍a preferire una soluzione rivisitata verso ⁣ovest o più verso est. ‍Personalmente non ho ‍grandi “dilemmi”.

Ci sarà una buona situazione,⁣ potenziale, molto favorevole⁢ a ⁤manifestazioni nevose che ‍potrebbero,​ gradualmente, raggiungere anche molte regioni ⁤padane⁣ (centro-orientali).

Quindi, bisogna prestare molta attenzione perché sembra che‍ non si ⁣tratti solo di ⁢una robusta avvezione fredda, ma (60%) anche produttiva dal punto di vista della “fenomenologia”.

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