Analisi del meteo: un’insolita perturbazione in arrivo
Il meteo, come un enigma intricato, si presenta spesso in modo sfuggente e imprevedibile. Le informazioni che ci arrivano sono spesso frammentarie e confuse, come pezzi di un puzzle multicolore che non riescono a comporre un’immagine chiara. L’incertezza regna sovrana e l’unica certezza sembra essere un vuoto di risposte concrete.
Un fenomeno meteorologico inusuale
Il fulcro di questa discussione ruota attorno a un fenomeno meteorologico particolare, una sorta di “gola di ghiaccio bollente” che sta per invadere il cuore del Mediterraneo. Questa situazione rappresenta un’eccezione per gli esperti del meteo, abituati a gestire situazioni meno peculiari e più familiari. Questo evento, poco conosciuto e quasi obsoleto, mette a dura prova la loro capacità di trovare le parole giuste per descriverlo e collocarlo nel contesto meteorologico attuale.
Un’aria fredda in arrivo
Cerchiamo di fare chiarezza: quello che ci aspetta a partire dalla prossima settimana è un’ondata di aria molto fredda proveniente dalle regioni polari. Questa massa d’aria fredda si staccherà dalle regioni polari e sarà spinta con forza verso la nostra Penisola attraverso un gioco di correnti continentali. Se si fosse trattato solo di aria “polare marittima”, il meccanismo sarebbe stato più semplice da comprendere. Tuttavia, la natura ha deciso di sorprenderci ancora una volta con un mix di aria polare e artica continentale.
Un connubio diabolico
La tensione è alta: si prospetta un connubio diabolico, un ponte tra due flussi d’aria che mette a tacere anche i più esperti del meteo. E poi, come possiamo ignorare i geopotenziali così bassi? Alcuni potrebbero chiedersi: “Ma io sono nato nel 1975, non ho mai visto niente di simile… sarà forse aria artica?” No, non è aria artica. È solo aria molto fredda e pesante che, una volta raggiunto il suolo, manterrà quasi intatte le sue caratteristiche originarie, enfatizzandole addirittura in prossimità del suolo.
La reazione con l’impatto aria/suolo
La reazione con l’impatto aria/suolo è ben nota e può essere attribuita ai termini orografici. Tuttavia, manca l’elemento “liquido” (acqua) e soprattutto il sollevamento forzato di aria mite causato da questa gelida intrusione. Quest’aria si espanderà rapidamente in quota, acquisendo vapore e condensandosi a una temperatura di -40° C a oltre 5.000 metri di quota.
Le precipitazioni in arrivo
La miccia inizia a bruciare e le scarse probabilità di precipitazioni, date la vicinanza estrema con il ”fattore esplosivo”, iniziano a crescere. Il cielo si coprirà su molte regioni della nostra Penisola e, quando il flusso d’aria fredda avrà raggiunto il suo apice, inizieranno le nevicate. Non ci sono grandi dubbi a riguardo: molte aree delle regioni, sia di ponente che di levante (regioni centrali e meridionali in parte), saranno interessate da nevicate anche a quote pianeggianti.
Le date previste
Le date previste per queste manifestazioni meteorologiche sono tra il 25 e il 27 del corrente mese. Dopo una breve parentesi meno fredda, tra il 28 e il 29, la situazione sembra voler acquisire una certa persistenza. Le precipitazioni previste, localmente abbondanti in alcune aree delle regioni centrali e/o centro meridionali, non sembrano significative al momento. Tuttavia, è sempre necessario tenere d’occhio l’origine degli altostrati che velano i nostri cieli. Potrebbero presentarsi delle situazioni molto favorevoli e di chiara evidenza.