Analisi delle tendenze meteorologiche
La lettura della mappa del modello di Reading, ECMWF, suggerisce una possibile tendenza meteorologica che non sembra difficile da interpretare.
Arrivo di aria polare marittima
Tra domenica e lunedì, un nucleo di aria polare marittima raggiungerà la nostra Penisola, dopo un breve periodo di tregua di 2/3 giorni. Questo porterà a un nuovo calo delle temperature e a intense correnti settentrionali. Durante questa fase, non si prevedono significative precipitazioni nevose o piovose, ad eccezione delle regioni del medio e basso versante adriatico. Tuttavia, ciò che seguirà sarà determinato da una nuova disposizione delle correnti alla quota di 500 hpa sul settore dell’Europa orientale.
Modifiche nel meteo dell’Europa orientale
La mappa indica che, a causa di una depressione che si stabilirà sull’Egeo, inizierà un flusso di correnti dall’interno dell’Africa verso la parte centro-settentrionale della Russia sul settore più orientale del Mediterraneo. L’anticiclone, che fino ad ora mostrava caratteristiche termiche su queste aree, inizierà a portare i suoi geopotenziali, a causa di aria decisamente più mite in quota, molto più in alto, conferendo alla precedente struttura fredda un carattere prettamente dinamico.
Effetti sulla parte occidentale del Continente
Sull’altro lato del nostro Continente, a causa di una persistente depressione sulla Grecia, l’anticiclone atlantico non riuscirà a avanzare verso est e cercherà nuove pulsazioni dinamiche verso la parte settentrionale dell’Atlantico (settore europeo occidentale). Qui potrebbe formarsi, in una prima fase, una sorta di “omega rovesciata”, che dovrebbe riuscire a chiudere una decisa depressione, in progressione dal settore centrale dell’Europa e diretta verso la nostra Penisola, intorno al 19/20 del mese corrente.
Una fase atmosferica molto particolare
Il Vortice Polare potrebbe essere ”separato” dalla sua circolazione principale e chiuso ”saldamente”, tramite un “ponte” anticiclonico tra dinamico atlantico e dinamico continentale, verso la parte centrale del Mediterraneo. Questa è una previsione a lungo termine e non ha un valore previsionale preciso, ma rappresenta una delle tendenze più “probabili e percorribili”.
Ultime sferzate della stagione fredda
Dall’analisi di diversi modelli, sembra che si possa prevedere una “sferzata”, forse tra le ultime, molto incisiva della stagione fredda. Un vero e proprio ruggito di questo inverno pieno di sorprese.
Persistenza atmosferica
Inoltre, possiamo notare che su buona parte del nostro Continente, da oltre 15/20 giorni, sembra essersi instaurato un periodo di “persistenza atmosferica”. Questa persistenza dovrebbe avere un peso significativo in qualsiasi previsione meteorologica.
Connubio di figure bariche altopressorie
Possiamo anche riflettere su questo punto; poiché la situazione dopo la prossima avvezione fredda potrebbe essere marcatamente segnata dal “connubio” di queste due figure bariche altopressorie che sembrerebbero intenzionate a “ingoiare” una circolazione depressionaria a carattere freddo sulle nostre regioni.
Considerazioni finali
Prendiamo tutto ciò come un rapido “colpo d’occhio” sul “non prevedibile”, riservandoci di tornare, successivamente, su questo discorso. Al momento siamo in una fase meramente orientativa, e non ci facciamo coinvolgere da particolari enfasi evolutive. Tuttavia, qualcosa di “estremamente generoso”, seppur molto remoto, sembra assumere caratteri sempre più chiari.