Analisi delle prospettive meteorologiche
Il meteo attuale e futuro è influenzato da diverse figure bariche che sembrano contrastare tra loro. Tre “giganti” della natura sembrano contendersi il meteo del nostro continente, l’Europa.
Scenari con l’anticiclone atlantico
L’anticiclone atlantico sembra essere in procinto di cedere al Vortice Polare. Questa eventualità è strettamente legata a un drastico cambiamento delle correnti nel Mediterraneo. Se ciò dovesse accadere, ci aspetteremmo un clima sempre più mite e la possibilità di nevicate nel nord del nostro paese sarebbe molto bassa, soprattutto nelle aree pianeggianti. Questo scenario sembra essere sostenuto da un certo “percorso” che la natura sembra voler seguire, indicando che gran parte del “nastro di freddo” si dirigerà verso il sud della Francia e da lì, attraversando tutta la Penisola Iberica, arriverà fino al Marocco.
Scenari con l’anticiclone delle Azzorre e l’alta pressione russo/siberiana
Questo scenario sembra essere il più probabile, tuttavia presenta diverse difficoltà. Anche se favorisce l’arrivo di aria molto fredda nelle medie e basse latitudini europee, potrebbe incontrare ostacoli rappresentati da una netta regressione dell’area di alta pressione, nella sua parte centro-meridionale, verso le coste dell’Atlantico portoghese. Questo potrebbe portare a un “terrificante” cut-off iberico che inizierebbe a “pompare” aria molto mite dall’Oceano vicino, con una direttrice SW/NE. Tuttavia, alla luce delle recenti previsioni di vari modelli, questo scenario sembra gradualmente attenuarsi, presentandosi meno “morbido” e con caratteristiche decisamente più fredde. Questa prospettiva potrebbe favorire le regioni settentrionali a partire dalla fine della settimana o dall’inizio della prossima.
Scenari di una netta scissione del Vortice Polare e relativa chiusura nell’area centro-meridionale europea
Questo sarebbe il vero “jolly” che la natura tiene ben nascosto! Non sembrano esserci ostacoli insormontabili per la realizzazione di questo scenario. Ci sono infatti indici atmosferici, come l’AO e la NAO, che stanno letteralmente “crollando” verso il basso (valori negativi) e dalla loro lettura sembra che l’attività di “blocco” dell’alta pressione Atlantica, nei confronti delle correnti oceaniche, sia in aumento e non in diminuzione come indicato da alcuni modelli. Questo sarebbe un vero e proprio “fuoco d’artificio”!
Nonostante l’analisi delle variabili in gioco e l’attribuzione di una buona probabilità a quest’ultima, non è stato possibile individuare un punto, dalle frequenze molto alte, che potesse delineare un quadro quasi realizzabile. Si tratta sempre di affollamenti molto blandi che, applicati a uno o più modelli, non permettono di prevedere con certezza quale sarà il futuro del meteo.
Nel mio ultimo articolo mi ero ripromesso di fornire una visione ancora più realistica del meteo… mi dispiace, ma ci troviamo di fronte a una cortina di nebbia quasi impenetrabile. Il futuro potrebbe riservarci anche una potente avvezione calda.
Navigare a vista, detto da un osservatore a lungo termine, sembra assurdo, ma è meglio “tirare i remi in barca”. Chi ha le idee chiare in questo momento, credo che stia usando molta, ma molta fantasia previsionale.