Analisi del meteo: un’onda di freddo artico in arrivo
Secondo le previsioni del modello di Reading, un potente nucleo di aria artica e artico marittima si dirigerà verso il bacino settentrionale del Mediterraneo a partire dalla prossima domenica, con un picco di incidenza tra lunedì e martedì. Questa massa d’aria estremamente fredda, proveniente dalle regioni polari, sembra destinata a dividersi sul settore dell’Europa centrale.
Le correnti gelide e il loro percorso
Rapidi flussi di correnti gelide, guidati dall’interazione dell’anticiclone delle Azzorre con un persistente vortice polare sull’est/nord est europeo, sembrerebbero separarsi a causa di un marcato spostamento verso ovest in corrispondenza della Penisola Iberica. Il nucleo più freddo, con caratteristiche più meridiane, sembra destinato a dirigersi verso la parte settentrionale dei Balcani e il nostro settore di nord est. L’altro, seguendo un percorso molto più complesso, dovrebbe raggiungere la Francia e spingersi fino alle coste portoghesi.
Le possibili conseguenze del meteo
Tra le due diramazioni, quella che potrebbe rivelarsi più insidiosa potrebbe innescare un richiamo di correnti, relativamente più miti in quota, disposte tra l’Atlantico iberico ed il Mediterraneo centro meridionale. La maggiore curvatura ciclonica, evidenziata dal modello delle ECMWF, potrebbe essere posizionata sulla Penisola Iberica.
Contrasti meteorologici in vista
Da questa analisi, potrebbero emergere delle situazioni di contrasto, anche marcate, tra le circolazioni nei medi e bassi strati dell’atmosfera, rispetto a quelle nei medio alti. Tuttavia, non sembra molto chiaro se si formeranno depressioni localizzate sul versante di ponente o quello di levante.
La spinta gelida prevale
A questo punto, sembra che la spinta gelida prevarrà, molto rapidamente rispetto alla risposta delle correnti, con direttrice WSW/ENE, di matrice basso mediterranea. Tutto sembra destinato a duellare con la profonda e anomala “ferita” (aria fredda in rapida progressione verso sud) generata da questo nucleo gelido, con un possibile “impatto” con correnti di ben altre caratteristiche. Di conseguenza, tutto sembra destinato a essere “compresso” verso il sud peninsulare.
Le regioni meridionali sotto l’influenza di correnti più miti
È importante sottolineare, per una previsione più accurata, che le regioni meridionali sono da qualche giorno sotto l’influenza di correnti più miti. La situazione, quindi, non dovrebbe crearsi da zero, ma dovrebbe enfatizzare quella già preesistente. In diverse di queste aree geografiche, le temperature sono molto più in linea con la tendenza termica di fine febbraio e la quota neve è gradualmente cresciuta negli ultimi giorni.
Instabilità nel settore centro meridionale
Potremmo quindi dedurre che il settore centro meridionale sia, nuovamente, il bersaglio di una maggiore instabilità, con il ritorno della neve a quote molto basse durante la prossima settimana. Questa esposizione rappresenta un “trend consolidato” che, tuttavia, non esclude manifestazioni di marcata instabilità, molto rapide, sul resto della nostra Penisola e più segnatamente sul settore orientale.
La situazione in Sardegna
Va detto che, date le molte variabili in gioco (contrasti suolo/quota, reazione del mare al nucleo molto freddo e maggiore irraggiamento solare), la situazione che si verrebbe a creare potrebbe essere molto più instabile e portatrice di precipitazioni, non facilmente localizzabili e prevalentemente nevose, su tutto il territorio nazionale e in particolare sulla Sardegna.
Previsioni dal satellite
Dal satellite, con tutta probabilità, si potranno osservare dei nuclei “temporaleschi” in rapida e disordinata successione. Ho usato, nella stesura di questo editoriale, “un estenuante condizionale”, che rappresenta “il tempo” che meglio sintetizza l’intera evoluzione. Non sono da escludere, pertanto, delle situazioni molto più marcate. Su quest’ultima ipotesi, in ogni caso, mi esprimerei con molta più cautela. Un saluto ai lettori con il consiglio di verificare, di giorno in giorno, i bollettini meteo prima di intraprendere itinerari “perigliosi”.