Un deciso spostamento a ovest dell’asse del vortice freddo causerà un significativo cambiamento delle correnti in quota. Le precipitazioni torneranno al centro nord

Daniele Rossi
5 Min tempo di lettura

Analisi del meteo: previsioni per la prossima⁤ settimana

Il meteo è ‍un ‌argomento che suscita sempre⁣ grande‌ interesse. Le previsioni meteorologiche, infatti, influenzano le nostre decisioni⁢ quotidiane, dal vestiario da indossare alle ​attività‍ da programmare. Ecco quindi un’analisi dettagliata delle ⁤previsioni ‌per la prossima settimana.

Un cambiamento di rotta per l’aria fredda

Secondo il⁣ modello di ​Reading, nei primi giorni della prossima settimana assisteremo a un cambiamento significativo del meteo. L’anticiclone atlantico, ben‌ disteso lungo i meridiani e con il suo asse inclinato verso nord-est, avrà un’azione dinamica che⁢ porterà a un ⁤cambiamento di rotta dell’aria fredda.‍ Questa situazione meteo‌ porterà l’Europa ⁤sotto‌ una situazione depressionaria, con un flusso di aria artica che, ruotando in senso antiorario, si sposterà dalla Norvegia settentrionale, attraverserà la Francia centro-occidentale e arriverà sulle coste⁣ settentrionali del Portogallo. Questa è una configurazione barica che ​stiamo osservando e analizzando, con⁢ relativi geopotenziali a una quota di oltre 5.000 metri.

Un “fiume”⁢ di correnti gelide ⁤e un richiamo di aria più mite

Questo “fiume” di correnti gelide, spostandosi più ad ovest, favorirà un netto⁣ richiamo di aria più mite, ⁣proveniente dalle coste ⁤iberiche e che⁤ attraverserà tutto il ​Mediterraneo‌ per arrivare, con tutto il suo carico di vapore, verso ​le nostre ⁢regioni di ponente. Questa sovrapposizione ​dei⁣ flussi genererà una‌ “ritornante”​ di aria marina che ⁢arricchirà l’atmosfera⁤ di⁤ quei nuclei di condensazione che poi ​generano ⁢le precipitazioni.

Un ​aumento ‍termico ‍temporaneo

Tra sabato e domenica ci sarà un aumento⁣ termico temporaneo su tutta⁣ la nostra Penisola, tranne nelle valli e ⁢pianure del nord. Questo ‌dovrebbe precedere il nuovo orientamento del meteo.

Un aumento della nuvolosità

Il richiamo‍ di‌ correnti da ovest sud-ovest inizierà a portare un aumento ‌della nuvolosità ​sia sul ‍versante di ponente che sul ⁢settore centro-occidentale padano e in ⁢progressione verso⁣ quello orientale. Nonostante i valori barici al‌ suolo​ non dovrebbero presentarsi eccessivamente bassi, ma livellati, l’azione di contrasto potrebbe fare il resto. Non è‌ indispensabile avere delle situazione depressionarie particolarmente profonde ⁤per le precipitazioni, poiché esse spesso vengono generate⁤ da questa doppia⁣ stratificazione che ‌conferisce al “parato” nuvoloso una maggior enfasi e ⁢crescenti⁣ situazioni precipitative.

Le aree che potrebbero ⁢assistere‌ a⁢ delle manifestazione nevose

Le aree⁢ che ​potrebbero assistere a delle manifestazione nevose, zone favorite, dovrebbero​ essere ‍quelle⁢ più protette orograficamente. Regioni in cui le precipitazioni nevose potrebbero raggiungere quote molto basse. Per il⁢ resto della nostra Penisola, parte centro settentrionale, la quota neve⁣ dovrebbe⁣ attestarsi di ⁢qualche⁤ cento metri più in alto. Rimane difficile pensare ​comunque precipitazioni, sempre per le regioni centrali, stabilmente‍ fisse ad ⁢una determinata altezza. Il flusso occidentale potrebbe assumere una componente più​ meridionale e quindi tagliare nettamente “fuori dai giochi” ⁤dette‍ aree.

Una situazione complessa e marcatamente‍ invernale

La situazione ⁢rimane, tuttavia, molto ⁢complessa e dalle ⁣caratteristiche marcatamente invernali. In ogni⁢ caso sembra prendere⁤ sempre ⁣ più​ di consistenza questo trend⁢ circa‍ un peggioramento post week-end. Peggioramento non più determinato da correnti fredde e continentali, ma da⁣ più miti “respiri”‍ di matrice mediterranea.

Il ‌futuro ancora più lontano

Il futuro ancora più lontano sembra voler mostrare ‍ancora ‌più marcatamente ‍questo west shift, scivolamento⁢ ad ovest dell’aria fredda, con possibili richiami‌ di correnti sempre più miti verso le nostre regioni.⁤ Aria che dovrebbe, questa volta, assumere‌ caratteristiche più atlantiche. L’anticiclone ⁣delle Azzorre verrebbe scisso ed isolato, nella sua‍ parte dinamica, tra​ Islanda e Norvegia; mentre la sua radice,‌ matrice​ sub ⁣tropicale, scendere nettamente verso latitudini basso europee. In ogni caso va​ rimarcato​ che per ottenere⁣ una netta risposta ad una fase di perseveranza attuale e consolidata (freddo), mancano,‍ attualmente, dei segnali atmosferici‍ forti e contrari.

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