Analisi del meteo: previsioni per la prossima settimana
Il meteo è un argomento che suscita sempre grande interesse. Le previsioni meteorologiche, infatti, influenzano le nostre decisioni quotidiane, dal vestiario da indossare alle attività da programmare. Ecco quindi un’analisi dettagliata delle previsioni per la prossima settimana.
Un cambiamento di rotta per l’aria fredda
Secondo il modello di Reading, nei primi giorni della prossima settimana assisteremo a un cambiamento significativo del meteo. L’anticiclone atlantico, ben disteso lungo i meridiani e con il suo asse inclinato verso nord-est, avrà un’azione dinamica che porterà a un cambiamento di rotta dell’aria fredda. Questa situazione meteo porterà l’Europa sotto una situazione depressionaria, con un flusso di aria artica che, ruotando in senso antiorario, si sposterà dalla Norvegia settentrionale, attraverserà la Francia centro-occidentale e arriverà sulle coste settentrionali del Portogallo. Questa è una configurazione barica che stiamo osservando e analizzando, con relativi geopotenziali a una quota di oltre 5.000 metri.
Un “fiume” di correnti gelide e un richiamo di aria più mite
Questo “fiume” di correnti gelide, spostandosi più ad ovest, favorirà un netto richiamo di aria più mite, proveniente dalle coste iberiche e che attraverserà tutto il Mediterraneo per arrivare, con tutto il suo carico di vapore, verso le nostre regioni di ponente. Questa sovrapposizione dei flussi genererà una “ritornante” di aria marina che arricchirà l’atmosfera di quei nuclei di condensazione che poi generano le precipitazioni.
Un aumento termico temporaneo
Tra sabato e domenica ci sarà un aumento termico temporaneo su tutta la nostra Penisola, tranne nelle valli e pianure del nord. Questo dovrebbe precedere il nuovo orientamento del meteo.
Un aumento della nuvolosità
Il richiamo di correnti da ovest sud-ovest inizierà a portare un aumento della nuvolosità sia sul versante di ponente che sul settore centro-occidentale padano e in progressione verso quello orientale. Nonostante i valori barici al suolo non dovrebbero presentarsi eccessivamente bassi, ma livellati, l’azione di contrasto potrebbe fare il resto. Non è indispensabile avere delle situazione depressionarie particolarmente profonde per le precipitazioni, poiché esse spesso vengono generate da questa doppia stratificazione che conferisce al “parato” nuvoloso una maggior enfasi e crescenti situazioni precipitative.
Le aree che potrebbero assistere a delle manifestazione nevose
Le aree che potrebbero assistere a delle manifestazione nevose, zone favorite, dovrebbero essere quelle più protette orograficamente. Regioni in cui le precipitazioni nevose potrebbero raggiungere quote molto basse. Per il resto della nostra Penisola, parte centro settentrionale, la quota neve dovrebbe attestarsi di qualche cento metri più in alto. Rimane difficile pensare comunque precipitazioni, sempre per le regioni centrali, stabilmente fisse ad una determinata altezza. Il flusso occidentale potrebbe assumere una componente più meridionale e quindi tagliare nettamente “fuori dai giochi” dette aree.
Una situazione complessa e marcatamente invernale
La situazione rimane, tuttavia, molto complessa e dalle caratteristiche marcatamente invernali. In ogni caso sembra prendere sempre più di consistenza questo trend circa un peggioramento post week-end. Peggioramento non più determinato da correnti fredde e continentali, ma da più miti “respiri” di matrice mediterranea.
Il futuro ancora più lontano
Il futuro ancora più lontano sembra voler mostrare ancora più marcatamente questo west shift, scivolamento ad ovest dell’aria fredda, con possibili richiami di correnti sempre più miti verso le nostre regioni. Aria che dovrebbe, questa volta, assumere caratteristiche più atlantiche. L’anticiclone delle Azzorre verrebbe scisso ed isolato, nella sua parte dinamica, tra Islanda e Norvegia; mentre la sua radice, matrice sub tropicale, scendere nettamente verso latitudini basso europee. In ogni caso va rimarcato che per ottenere una netta risposta ad una fase di perseveranza attuale e consolidata (freddo), mancano, attualmente, dei segnali atmosferici forti e contrari.