Analisi del meteo previsto per il 25 del mese in corso
Secondo le previsioni del modello GFS 00, il meteo del 25 del mese in corso potrebbe essere influenzato da una saccatura depressionaria, derivante dal vortice polare, che potrebbe esercitare una pressione sulla struttura semipermanente dell’anticiclone atlantico, di origine sub tropicale. Questo anticiclone potrebbe dividersi in due nuclei principali. Il primo, situato in pieno oceano, non dovrebbe avere effetti diretti sul nostro Paese, ma potrebbe influenzare il meteo attraverso ampi promontori e cavi d’onda sulla parte più occidentale dell’Europa. Il secondo nucleo, invece, a causa di uno “scivolamento” di un cavo d’onda all’altezza della Francia centro-occidentale, potrebbe influenzare il meteo della parte più meridionale del nostro mare, fino a raggiungere il settore centro-settentrionale della Russia europea, attraverso un complesso disegno di “onde”.
Effetti sul meteo delle regioni centro-meridionali
Analizzando la carta meteorologica, si può notare come un primo richiamo di correnti miti di origine nord africana, provenienti da Algeria e Marocco, potrebbe raggiungere le nostre regioni centro-meridionali. Queste correnti, grazie alla loro azione stabilizzante, potrebbero favorire lo sviluppo di un promontorio anticiclonico che andrebbe a coprire l’appendice peninsulare. Questo scenario potrebbe portare a una maggiore stabilità del meteo, soprattutto nelle zone sopra indicate, con un conseguente aumento delle temperature. Le regioni più a nord, invece, potrebbero rimanere sotto l’influenza di un “blando cavo d’onda” che, in combinazione con l’orografia dell’arco delle Alpi, potrebbe influenzare il meteo del 25 aprile, portando a una maggiore copertura del cielo e a possibili precipitazioni.
Prospettive future del meteo
La disposizione delle correnti alla quota di 500 hpa, che coincide con quella dei “nastri trasportatori” (JS), suggerisce una certa persistenza di questa situazione meteorologica anche dopo il 25 del mese in corso. Questo potrebbe portare a una maggiore influenza dell’azione anticiclonica calda sul Mediterraneo centro-meridionale. Al momento, la zona meno “coperta” da questa “sinusoide” sarebbe il settore centro-orientale italiano, dove la primavera non sembra ancora aver fatto la sua comparsa.
Considerazioni finali sul meteo
Nonostante le incertezze, quello che si cercava ostinatamente sul basso Mediterraneo ora sembra essere una realtà previsionale. La durata e la persistenza di “tale onda convessa” potrebbero portarci nel cuore della bella stagione, nonostante alcune contraddizioni.