Analisi del meteo: l’anticiclone domina l’Italia e l’Europa centro-settentrionale
Nell’interpretazione teorica delle condizioni bariche che interessano il nostro Paese e, più in generale, l’Europa centro-settentrionale, emerge con chiarezza che, dal Mediterraneo fino alla regione centro-orientale dei Paesi finnici, siamo sotto l’influenza di un robusto anticiclone. Questo promontorio ha origine da un’alta pressione che si sviluppa nel basso Mediterraneo.
Flussi di aria calda dal Nord Africa
Un’analisi più approfondita rivela che il flusso di correnti che coinvolge la nostra Penisola, in particolare le zone occidentali e centrali, ha origine nel Nord Africa. Di conseguenza, ci troviamo di fronte a un afflusso di aria decisamente più calda rispetto a quella proveniente dall’Atlantico, che percorre un tragitto molto lungo, raggiungendo fino alla parte più settentrionale dell’Europa.
Il ruolo dell’Oceano Atlantico
L’oscillazione della corrente oceanica genera un imponente promontorio “sopra le nostre teste”, mentre “l’Oceano vero” rimane quasi fermo, interagendo dove l’Atlantico mostra la sua vera potenza. Trovo quindi “imbarazzante” dover descrivere la situazione attuale e quella di un futuro prossimo come prettamente oceanica. Le correnti miti e umide provenienti da ovest deviano troppo bruscamente verso ENE e i relativi fronti, che scorrono sulla parte centro-settentrionale del nostro mare, sono “l’appendice” spenta di una forza che attualmente sulle “nostre case” non esiste.
La pressione anticiclonica e le sue implicazioni
Non possiamo continuamente attribuire vari nomi alla “forza” oceanica, ma dobbiamo piuttosto comprendere correttamente l’andamento dei flussi. Siamo sotto la “pressione” di un anticiclone e l’unico legame che possiamo riconoscere è che esso è il risultato di una risposta a un cavo d’onda molto attivo, quindi atlantico, che genera un’onda contraria potente. La controtendenza a questa fase, nel medio/lungo termine, non si mostra ancora del tutto chiara.
