Ritorno dell’anticiclone atlantico sulla nostra penisola, ma dura poco

Daniele Rossi
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Analisi del meteo:⁣ l’alta pressione avanza

L’immagine del SAT ci mostra un’Europa centro-occidentale priva ‌di nubi significative. È evidente una circolazione oraria, ⁣segno che ⁤l’alta pressione sta avanzando verso​ le nostre regioni. Tuttavia, ⁢questa è una situazione transitoria che durerà solo ⁣2 o 3 giorni, prima di riorganizzarsi⁣ e presentarsi con nuovi fronti ⁤freddi, ovvero le perturbazioni.

Il ruolo del nucleo freddo in quota

Il nucleo freddo in quota,‍ evidenziato anche‍ dalla carta delle GFS, persiste nell’area mediterranea, spostandosi verso la parte meridionale‌ del nostro mare.⁤ Questo sarà uno dei⁣ fattori ⁤determinanti per l’instaurarsi di correnti⁣ fredde di origine polare e marittima. In effetti, il nucleo freddo fungerà ‌da “catalizzatore” per la saccatura del vortice freddo,⁢ già presente a nord-est dell’anticiclone, che ⁤inizierà la sua erosione nei prossimi giorni,‌ sul bordo nord-orientale dell’alta pressione. Questo processo può ‍essere paragonato a un “magnete” che attira​ a ⁤sé un ​”oggetto al momento​ statico”, ​in questo caso il nucleo freddo ⁤mediterraneo ‍rispetto al vortice‌ freddo.

La “farfalla” che​ ridisegna il meteo

Ancora una volta, sarà una “farfalla”, apparentemente ​innocua, a ridisegnare le sorti meteorologiche ‌sulla parte⁣ centrale del nostro continente. Come segnalato in un precedente editoriale, la situazione⁢ che si‌ verrà a creare, anche attraverso una nuova diminuzione dei valori termici, ‌non sembra favorire le regioni settentrionali, data la direttrice‍ delle correnti. L’aria fredda questa volta, anche attraverso la formazione di minimi orografici, arriverà principalmente dalla porta del⁢ Rodano ⁢e interesserà⁣ prima ​le nostre regioni centrali, poi⁢ quelle del nostro meridione, ⁣dove si ​avranno i fenomeni più consistenti.

Un nuovo ‌impulso‌ freddo in arrivo

Stando ai modelli, un nuovo ⁣impulso freddo dovrebbe arrivare, ma non⁢ dovrebbe durare oltre il 18‌ di Dicembre.‍ Oltre questa​ “soglia”, non ​c’è‍ una tendenza⁤ netta ⁣e chiara che‌ ci faccia pensare⁢ a ‌un Natale freddo. Il ⁣modello d’Ensemble delle GFS (Global Forecast), al momento, indica una certa perdita di forza e ​incisività della saccatura ⁢del vortice freddo proprio in‌ concomitanza‍ delle festività.⁣ Tuttavia, sappiamo che questo modello può essere soggetto⁣ a ​”importanti”⁣ variazioni dovute alle emissioni delle GFS, quindi sembra prematuro ⁤parlare del “meteo natalizio” già da oggi.

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