Si conferma un’altra ondata di freddo artico/continentale verso l’Italia

Daniele Rossi
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Analisi del meteo: un inizio d’inverno dinamico

Il meteo ci riserva un inizio d’inverno molto dinamico. La figura pressoria di alta, conosciuta come HP delle Azzorre, in congiunzione con la complessa struttura dei vortici freddi, svolge un ruolo fondamentale nell’atmosfera. Questo fenomeno è stato osservato frequentemente negli anni passati.

La natura del meteo si rinnova attraverso una tendenza quasi ritmica, in cui si osserva una predisposizione di questa figura pressoria verso un’inclinazione del proprio asse in direzione dell’Europa continentale (nord orientale). A est, una “saccatura” del VP si insinua, costretta dalla pressione dell’alta oceanica. Data l’estrema velocità e profondità dove si colloca il salto d’onda (promontorio / saccatura / promontorio), questa viene letteralmente schiacciata ed allungata dalle due figure di alta, sia a ponente che a levante.

Il meteo e le correnti oceaniche

Dopo un relativo rallentamento, la “corda atlantica” (getto alto atlantico) si distende, rinnovando la situazione di blocco alle miti correnti oceaniche. Queste correnti, non trovando “via libera” verso il nostro Continente, sono costrette a risalire verso le regioni polari e a ripresentarsi, tramite un deciso getto polare in fase di repentina discesa, come aria “artico continentale” diretta verso l’Europa centrale per spingersi poi su quella del Mediterraneo centro occidentale.

Previsioni meteo per dicembre

Da ciò deduciamo che a partire dall’8/9 dicembre, si instaurerà una progressiva avvezione fredda che ci porterà per la seconda volta a sperimentare il “rigido inverno”. Dopo una temporanea “crisi” simulativa che vedeva questo nucleo freddo cambiare spesso di direzione ed intensità, ora, sebbene ci muoviamo sempre su di uno spazio temporale assai lungo, la situazione meteorologica sembra essere più chiara. L’obiettivo di questa “incursione fredda” sembra essere sempre in direzione del Mediterraneo.

Attese per il meteo nelle prossime settimane

Ci aspettiamo quindi il secondo “appuntamento” con il freddo e la possibilità di nuove precipitazioni nevose a quote anche collinari. Tuttavia, la disposizione delle correnti non sembra favorire le nostre regioni di nord ovest, indicando come passaggio preferenziale la porta del Rodano.

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