Del ciclone islandese e della mancanza di zonalità

Daniele Rossi
3 Min tempo di lettura

La depressione semipermanente‍ e il suo ruolo nel meteo

La depressione ⁣semipermanente, così definita nei manuali di meteorologia, è un fenomeno che si‍ manifesta con una ​maggiore intensità durante i mesi ⁢autunnali e invernali, per poi ⁢attenuarsi nel periodo estivo. Questa particolare condizione meteorologica si distingue per la sua struttura ciclonica, indipendente e di forma rotondeggiante, che rimane quasi stazionaria nelle ​vicinanze dell’Isola da cui prende il⁤ nome. La sua estensione ‍varia tra i 2.000 e i 3.000 km, oscillando in tutte le direzioni, come se seguisse il modello della rosa dei venti. Non ​si tratta di un fenomeno multicentrico, ovvero non⁤ presenta più minimi barici, come invece accade nel caso del ciclone multicomplesso come il​ VP.

Un cambiamento nel meteo: l’inibizione della depressione semipermanente

Negli⁤ ultimi anni, sembra che ⁣l’attività ⁣di questa ​depressione ‍sia stata in gran parte inibita.⁤ Questo cambiamento è dovuto a continue ⁤infiltrazioni fredde che interrompono la circolazione antioraria tipica di questo fenomeno, trasformandolo in un ciclone che viene spesso identificato ‌o classificato come vortice polare o pseudo tale.

Le conseguenze sul meteo: l’assenza della forza ciclonica

Questo cambiamento nella configurazione ​della ⁢depressione⁢ semipermanente​ ha⁤ come conseguenza la mancanza‍ della forza ciclonica che era in grado di ​piegare “la ⁤corda atlantica”, ⁣facendola distendere ⁣”regolarmente” lungo i paralleli. A causa di questo, sono diventate molto più frequenti le saccature atlantiche che, originando dalla depressione islandese, si “occludono” rapidamente, dando origine a depressioni secondarie o cut-off.

Il ruolo degli anticicloni continentali nel meteo

A⁢ causa di questa nuova configurazione meteorologica, gli anticicloni continentali di blocco sono diventati molto più frequenti. Questi agiscono come veri e​ propri ‌muri di cemento, bloccando le⁣ già deboli⁢ ingerenze atlantiche. Solo infiltrazioni parziali riescono a raggiungere il Mediterraneo, ma vengono successivamente bloccate ad occidente dalla presenza sempre “vigile” dell’HP delle ‍Azzorre, un’altra figura semipermanente nel meteo.

Il futuro del meteo: una nuova⁤ configurazione pressoria

Riteniamo che questa sarà​ la nuova configurazione⁢ pressoria che caratterizzerà il meteo nel nostro ⁣Continente in un futuro non troppo‍ lontano.⁤ Di conseguenza, ​molte ‍aree dell’Europa centrale e mediterranea potrebbero⁣ essere soggette a lunghi periodi​ di siccità, ⁣seguiti da brevi fasi di instabilità molto marcata, con effetti potenzialmente devastanti, come alluvioni.

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