Analisi delle previsioni meteorologiche
Per delineare gli imminenti eventi meteorologici, abbiamo optato per una delle mappe più tradizionali. Un modello monocromatico che illustra i fronti e le posizioni corrispondenti dei centri di pressione a livello del suolo. In un precedente editoriale, intitolato “le discese ardite e le risalite”, abbiamo avanzato l’idea che, dopo questo periodo “anomalo e caldo”, ci sarebbe stato un drastico abbassamento delle temperature.
Conferma delle previsioni meteorologiche
Ora possiamo affermare con certezza questa previsione. L’aria fredda di origine polare, guidata da un “significativo” vortice freddo nell’Europa nord-orientale, si prepara a raggiungere la nostra Penisola attraverso percorsi indiretti.
Effetti del meteo sul territorio
Ovviamente, considerando le temperature ancora elevate dei mari e il calore che la terra ancora conserva, possiamo prevedere una avvezione non completamente stabile, ma localmente accompagnata da fenomeni precipitativi che, in alcune regioni nord-orientali e centrali interne, potrebbero manifestarsi come “nevicate” a quote variabili, da nord a sud, tra i 700/1000-1200 metri (regioni centrali zone interne). Il settore adriatico, data la direzione del flusso freddo che non sarebbe meridiano N/S, potrebbe assistere localmente a precipitazioni nevose a quote inferiori ai mille metri.
Modelli meteorologici e previsioni
Il modello in questione, insieme ad altre elaborazioni numeriche non menzionate, suggerirebbe un doppio ingresso dell’aria fredda: “fossa del Rodano – porta della Bora”. Questo implicherebbe una tendenza verso una maggiore instabilità delle condizioni meteorologiche anche per quelle aree che non sono esposte a levante.
Considerazioni sul meteo
Una situazione tipicamente “invernale” che segue a brevissimo “scarto di tempo” una di segno completamente opposto. Un vero salto che ci porta a riflettere su quanto l’atmosfera sia, ormai, sotto dei “turbamenti climatici” da qualche anno a questa parte. La stessa “corda atlantica” viene continuamente tenuta “sotto stress” e non conosce fasi medio/lunghe di “rilassamento”, ma viene frustata producendo un effetto che riproduce, idealmente, delle onde sempre molto ampie.