Analisi del meteo: un cambio repentino verso l’inverno
In un batter d’occhio, il meteo ha subito un drastico cambiamento, portandoci in pieno inverno in pochissimi giorni. Un esempio lampante è la temperatura registrata a L’Aquila, che ha raggiunto i -7° C, segnando una diminuzione media di circa 12° e in alcune aree anche di più.
La mancanza di depressioni organizzate
A parte le sporadiche precipitazioni, occasionalmente nevose a quote basse, sul versante del medio e basso Adriatico in questi giorni, ciò che è mancato e sta mancando da diverso tempo, sono le depressioni organizzate. Questa mancanza quasi “atavica” ci porta spesso a fare questa constatazione. Il semestre è stato freddo e “stitico” per quanto riguarda le piogge.
Il ruolo dei fronti organizzati
Molto è da attribuire alla mancanza di fronti organizzati e provenienti da WNW (quindi scarsa o assente influenza zonale circa il disegno dell’ “onda atlantica”) che solitamente avanzano in maniera non veloce verso la nostra Penisola, inserendosi in un cavo d’onda e cadenzandosi nel tempo: fronte 1 … 2…3…. ecc…ecc… Questa sarebbe la condizione ideale per le precipitazioni e garanzia per un’omogenea distribuzione di esse caratterizzate da una “non forte attività precipitativia”, ma diffusa.
Le conseguenze di un forte contrasto
Se dobbiamo affidare la nostra “sorte”, nel futuro più o meno prossimo, ad azioni (depressioni) squisitamente di forte contrasto, tra aria artica o pseudo tale ed area mediterranea, otterremmo solo delle occasioni di forti rovesci, localizzati, ma non garanzia di omogeneità. Una depressione orografica od una goccia fredda in quota taglierebbe, sicuramente, fuori dai fenomeni mezza Penisola.
Il trend del meteo
Quindi dobbiamo ritenere che questo trend, discusso più volte e “lagnato” altrettante, sia da considerarsi come acquisito. L’ingerenza anticlonica, quindi stabilizzante, è di gran lunga preponderante a quella depressionaria. Solo l’azione dei vortici freddi ne disegna i contorni, attraverso delle “bordate” fredde, avvezioni, che nello sviluppo dell’onda tendono a presentarsi come ciclici. Una sorta di zonalità contraria o “meridiana”.
Le alte pressioni: una costante
Quindi l’attività “condizionata” delle alte pressioni non è “un ritorno”, ma quasi una costante. In assoluto mi sembra paradossale leggere : “ritorna l’Hp ed il tempo migliora”… forse migliorano le condizioni termiche, non certo le precipitazioni.