Analisi del meteo futuro: un’impresa ardua
L’analisi del meteo futuro è un compito impegnativo, specialmente quando si tratta di prevedere l’evoluzione delle condizioni meteorologiche nelle prossime 144/168 ore. Questo compito si è rivelato particolarmente difficile a causa di una serie di circostanze sfavorevoli che si sono verificate nel mese di gennaio.
Un metodo di lavoro basato sull’assemblaggio di modelli
Il nostro metodo di lavoro si basa su una tecnica semplice ma efficace: l’assemblaggio di vari modelli meteorologici stabili e omogenei. Da questo processo, emergono due elaborazioni che si discostano notevolmente dal quadro generale. Queste elaborazioni “fuori quadro” vengono automaticamente scartate, permettendoci di ottenere una tendenza di massima più ordinata e meno caotica.
Previsioni per la metà del mese
Allo stato attuale, le nostre analisi indicano che intorno al 16/18 del mese corrente potrebbe verificarsi un’avvezione molto rapida ma decisamente fredda, diretta verso la nostra Penisola. Questo è un elemento nuovo che emerge da un’osservazione ponderata di vari modelli meteorologici.
Variabili ancora da decifrare
Tuttavia, ci sono ancora molte variabili da decifrare. Ad esempio, dobbiamo ancora capire l’andamento dei gpt relativi all’area di alta pressione che da tempo ci sovrasta. Inoltre, dobbiamo monitorare la formazione di un polo di freddo estremo (VP) tra l’Europa nord-orientale e la Russia centrale.
Possibile erosione del fianco nord-orientale dell’alta pressione
Questo nuovo elemento potrebbe gradualmente erodere il fianco nord-orientale dell’alta pressione e permettere alle correnti molto fredde di origine continentale di penetrare attraverso i Balcani, in direzione della nostra Penisola. Questa sarebbe la prima avvezione fredda “profonda” dell’inverno, almeno in teoria.
Ipotesi ancora da confermare
Nonostante abbiamo riordinato alcuni valori numerici, ci troviamo ancora nel campo delle ipotesi. Queste ipotesi sono meno disordinate di prima, ma potrebbero ancora cambiare direzione in base alle osservazioni future.
Previsioni di tendenza, non a breve termine
Voglio sottolineare che quanto scritto non può essere considerato una previsione a breve termine, ma piuttosto una previsione di tendenza. Pertanto, non possiamo stabilire e dobbiamo necessariamente escludere, da questa panoramica, i fattori precipitativi (pioggia/neve) e soprattutto la loro ubicazione.
Elementi seri da considerare
Ci sono elementi seri da considerare, dai 0 mt. fino ai 100 hpa (vedi la carta delle NOGAPS con la direzione vettoriale e l’intensità dei venti a 144 h. alla quota degli 850 hpa). Tuttavia, sono ancora necessarie alcune rielaborazioni per definire il “quadro generale”.
Un inverno deludente che potrebbe riservare sorprese
Questo inverno, finora deludente, potrebbe improvvisamente “ruggire come una tigre infuriata”.