Un viaggio attraverso il meteo del Texas e del Colorado
La nostra avventura meteorologica ha avuto inizio nella mattinata di oggi, venerdì, nel nostro alloggio situato ad Amarillo, in Texas. Siamo stati svegliati dal meteo avverso, caratterizzato da un cielo grigio e pesante, freddo e avvolto nella nebbia. Abbiamo deciso di dirigerci verso nord, coprendo una distanza di circa 350 miglia fino al Colorado.
Prima tappa: Lamar
La nostra prima sosta è stata a Lamar, seguita da una seconda vicino a Limon. Qui, abbiamo avuto l’opportunità di osservare i primi temporali che lentamente si spostavano dalle montagne rocciose alle aree pianeggianti circostanti. Il meteo freddo e nebbioso del mattino ha lasciato il posto a un’atmosfera soleggiata e limpida, permettendoci di apprezzare pienamente i colori mozzafiato del paesaggio.
Il meteo cambia: l’arrivo dei temporali
Verso metà pomeriggio, i primi temporali hanno iniziato a formarsi. Tuttavia, non presentavano alcuna forma o caratteristica particolarmente interessante. Questi raggruppamenti di temporali si sono sviluppati in un contesto di aria molto secca e non troppo calda, con un’umidità relativamente bassa. I cumulonembi avevano uno spessore limitato e potevano quindi essere classificati come ”low topped”.
La nascita di una supercella
Abbiamo dovuto aspettare alcune ore prima che una supercella iniziasse finalmente a formarsi a nord di Genoa. Nonostante la sua breve durata, la forma del temporale e l’orario vicino al tramonto hanno creato contrasti estremamente accentuati. Nel tentativo di avvicinarci, siamo stati colpiti da una breve grandinata. La supercella, di tipo LP (low precipitation), presentava numerose striature. L’attività elettrica era piuttosto bassa, probabilmente a causa dell’altezza ridotta della cima della nube. Nonostante ciò, sono stati momenti di grande emozione e stupore.
Un cambio di rotta
Tuttavia, la nostra euforia è stata presto sostituita dalla delusione, dopo aver notato l’indebolimento della nostra supercella e la presenza di un’altra supercella, molto più a sud, a nord-est di Pueblo. Quest’ultima sembrava ancora più interessante della nostra, secondo le letture del radar. Abbiamo quindi deciso di inseguire questa seconda supercella, percorrendo a grande velocità alcune strade poco trafficate nel tentativo di avvicinarci il più possibile al nuovo fenomeno meteorologico.
Arrivo alla seconda supercella
Una volta raggiunta la supercella, abbiamo notato che aveva una forma simile a quella che avevamo intercettato nel pomeriggio. Ci siamo fermati in un campo per cercare di catturare qualche fulmine con le nostre fotocamere, prima di fare ritorno al nostro alloggio. Attualmente, ci troviamo a Cheyenne Wells e stiamo per andare a dormire. La nostra giornata di caccia al meteo si è conclusa. Buongiorno Italia! Qui è notte fonda.
Questo resoconto è stato redatto dai Cacciatori di Tornado.