Il Meteo e le sue sorprese: il caso del sud Varesotto
Nella notte tra giovedì e venerdì, il sud Varesotto è stato colpito da un violento temporale. I dati raccolti e diffusi da SEA, l’ente che gestisce gli aeroporti di Milano (Malpensa e Linate), sono stati impressionanti, paragonabili a quelli dell’alluvione improvvisa che ha colpito la zona di Messina nella stessa notte.
Dettagli del fenomeno meteorologico
SEA ha riferito dell’eccezionalità del fenomeno meteo, segnalando i 30 centimetri di grandine e i 200 millimetri di pioggia caduti nel sud del Varesotto e sull’aeroporto in un lasso di tempo di un’ora e mezza. Poco dopo la mezzanotte, un vero e proprio diluvio, accompagnato da pezzi di ghiaccio ben più grandi di un granello di sale, ha creato un manto bianco, simile a un paesaggio innevato. “Due aerei di easyJet, parcheggiati al Terminal 2, sono stati danneggiati”, hanno riferito da SEA.
Reazioni e conseguenze
Nonostante l’evento meteo estremo, il gestore aeroportuale ha assicurato che “l’operatività dello scalo e i passeggeri non hanno subito alcun disagio”. Infatti, quando è iniziata la grandinata, “l’ultimo volo della sera di easyJet era già atterrato e alle 2 i nostri addetti sono intervenuti per ripristinare la normalità. Alle 4 l’aerostazione era pulita e asciutta. E alle 6 i primi voli di easyJet sono decollati regolarmente”. Tuttavia, rimane la triste realtà di una Malpensa che finisce quasi regolarmente sott’acqua.
Considerazioni sul meteo estremo
Questo evento meteo così estremo merita una riflessione. Se i dati della pioggia caduta sono corretti, ovvero 200 millimetri, e se si sono accumulati fino a 30 centimetri di grandine, qualsiasi aeroporto del mondo sarebbe rimasto chiuso per ore o mezza giornata. In molte aree d’Italia, forse con un’orografia diversa e altre condizioni, 200 millimetri di pioggia sono causa di alluvione.
Il meteo e le sue conseguenze: il caso di Milano
L’estate scorsa, il centro di Milano ha ricevuto in poche ore oltre 130 millimetri di pioggia a causa di un temporale. Fortunatamente, lungo il bacino fluviale di Lambro e Seveso (i due principali fiumi milanesi), la pioggia caduta era la metà. Gli effetti del nubifragio sono stati minimi, qualche sottopasso allagato, ma a metà mattina la metropoli era in perfetto ordine. Un contrasto netto con le numerose alluvioni dell’estate 2014, quando il fiume Seveso ha allagato vari quartieri di Milano più volte.