Il ritorno del freddo in Italia
Dopo un periodo di stabilità atmosferica che ha caratterizzato la seconda metà di dicembre, l’Italia si prepara ad affrontare un cambiamento significativo delle condizioni meteorologiche. Le perturbazioni atlantiche, assenti per diverse settimane, stanno per fare il loro ritorno, portando con sé un clima decisamente più invernale.
Un inizio d’anno con tempo incerto
Le prime avvisaglie di maltempo si faranno sentire nelle prossime ore, con fenomeni che si preannunciano tuttavia deboli e di breve durata. Le aree maggiormente interessate saranno il nord-est e le zone del medio-alto Tirreno. Dopo questo breve episodio, si prevedono due-tre giorni di tempo più stabile e asciutto, con temperature e condizioni atmosferiche più simili a quelle autunnali che non a quelle tipiche del periodo invernale.
Una svolta decisiva dopo l’Epifania
La situazione è destinata a cambiare radicalmente intorno all’Epifania. L’anticiclone, che fino ad ora ha dominato il Mediterraneo, si sposterà verso l’Atlantico, lasciando spazio a correnti d’aria decisamente più fredde e perturbate. Questo spostamento barico avrà un impatto significativo su gran parte dell’Europa, Italia compresa, con l’arrivo di masse d’aria artica e correnti continentali provenienti dal nord-est europeo e dalla Russia.
Scenari gelidi e neve in arrivo
Anticicloni in movimento verso il nord Atlantico
Gli esperti sono concordi nel prevedere un vero e proprio scompiglio a livello barico tra l’Atlantico e l’Europa. Questo fenomeno favorirà la discesa di ammassi d’aria fredda, persino gelida, dalle regioni artiche verso latitudini più basse. È altamente probabile che le correnti fredde provenienti dalla Russia possano gradualmente spostarsi verso ovest, raggiungendo prima l’Europa orientale e, successivamente, l’Italia.
Le previsioni per la seconda settimana di gennaio
Le previsioni indicano che subito dopo l’Epifania, e più precisamente attorno al 10 gennaio, le probabilità di una prima ondata di freddo del 2024 e di una prima intensa ondata di freddo stagionale aumentano notevolmente. Questo potrebbe comportare le prime nevicate significative a quote molto basse, persino in pianura, in particolare nelle regioni adriatiche, che sembrano essere le più esposte a questo tipo di fenomeni.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, tra il 10 e il 13 gennaio l’Italia potrebbe trovarsi a fronteggiare un’ondata di freddo di matrice artico-continentale, estremamente intensa, soprattutto nei bassi strati dell’atmosfera. Questo potrebbe portare a nevicate fino in pianura e sulle coste adriatiche e del sud.
È importante sottolineare che queste sono tendenze a lungo termine e che possono subire cambiamenti significativi. Sarà quindi fondamentale continuare a monitorare gli aggiornamenti meteorologici per avere un quadro più chiaro delle dinamiche che caratterizzeranno questo mese di gennaio, che si prospetta decisamente più dinamico, movimentato e tipicamente invernale.