Un Natale all’insegna del caldo: l’anticiclone africano domina l’Europa
Se osserviamo le mappe meteorologiche senza prestare attenzione alla posizione geografica delle nazioni europee, potremmo facilmente concludere che le condizioni climatiche saranno quelle consuete: Alta Pressione, cielo sereno e temperature in sensibile aumento.
Un clima quasi tropicale
Guardando le previsioni termiche, non possiamo che constatare un’ennesima impennata delle temperature. Le proiezioni sono inequivocabili: ci attendono significative anomalie termiche positive. Quando entra in gioco l’Anticiclone Africano, il caldo si fa sentire con prepotenza.
Nelle mappe di previsione si notano sfumature di arancione, segno inequivocabile della presenza di un robusto campo anticiclonico. Per scorgere tracce di inverno, bisogna volgere lo sguardo decisamente più a nord, verso l’Europa settentrionale o addirittura verso il Circolo Polare Artico.
Il ruolo del Vortice Polare
È proprio guardando verso il Polo Nord che possiamo comprendere le ragioni di questo clima insolitamente mite. Il freddo rimarrà confinato lassù, impegnato a preservare i preziosi ghiacci artici, sostenuto da un Vortice Polare in ottima forma. Ecco quindi spiegata l’origine di questo Natale “tropicale”.
Non ci stancheremo di parlarne, come abbiamo già fatto e continueremo a fare nelle prossime settimane. Quest’anno, ancora una volta, il Natale sarà caratterizzato da sole, bel tempo e clima mite, con possibili inversioni termiche notturne che potrebbero portare un po’ di fresco.
Quando arriverà il cambiamento?
Un cambiamento climatico è previsto entro la fine dell’anno, ma di che natura sarà? Probabilmente un’influenza nord atlantica che si sposterà verso l’Artico. Nonostante le chiacchiere, proprio a fine anno si intravedono segnali promettenti, indizi di quel mutamento artico che attendiamo da tempo e che, con ogni probabilità, ci regalerà un evento invernale degno di nota.
È questione di pazienza, non c’è bisogno di affrettarsi, o forse sì, dipende dai punti di vista. L’importante è che si torni a parlare di normalità meteorologica, il resto è secondario.