Anticiclone africano su mezza Europa
Un’insolita e vasta area di alta pressione di origine africana sta per prendere il controllo delle condizioni meteorologiche non solo in Italia, ma anche in gran parte dell’Europa, con il suo nucleo principale posizionato sul Mediterraneo Occidentale, influenzando in particolare Spagna, Francia e Italia Occidentale. Questo fenomeno sta diventando sempre più frequente, non solo durante l’estate, ma anche nei mesi invernali.
Un’ondata di calore inaspettata
Una massa d’aria insolitamente calda in quota causerà un notevole aumento delle temperature, portando lo zero termico a superare i 4.000 metri di altitudine. Una situazione imbarazzante per essere a gennaio, nel cuore della stagione invernale.
Zampino de “El Niño”
Negli ultimi anni ci siamo quasi abituati a questi cambiamenti climatici, e se aggiungiamo l’influenza del fenomeno ”El Niño”, il quadro si completa. Nei prossimi giorni, ad eccezione di un breve periodo di instabilità previsto per martedì 23 gennaio, non ci saranno eventi meteorologici degni di nota, o forse sì. Di cosa si tratta?
Temperature in rialzo
Molte aree italiane, a partire dal Nord Ovest e dalla Sardegna, seguite da Toscana, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia, registreranno picchi di temperature positive. Le regioni adriatiche, esposte a correnti più fredde provenienti dai Balcani, saranno in parte risparmiate da questo aumento di temperatura.
Marcate escursioni termiche
Se durante il giorno le temperature saranno eccezionalmente miti per gran parte dell’Italia, di notte si registreranno valori più bassi. Si verificheranno inversioni termiche, soprattutto nelle pianure del Nord Italia e nelle vallate alpine e appenniniche.
Il ritorno delle nebbie
A partire da mercoledì, potrebbero fare la loro comparsa anche le nebbie, spesso dense e persistenti per l’intera giornata. In alcune zone del Nord Ovest e sulle Alpi Occidentali, il termometro potrebbe raggiungere i 15°C, con punte di 10/12°C sulle Alpi occidentali. Quanto durerà questa situazione? Almeno fino alla fine del mese, concludendo così un gennaio privo di significative ondate di freddo.
Occhi puntati a febbraio
Se gennaio si concluderà con anomalie positive di temperatura su tutto il bacino del Mediterraneo, febbraio potrebbe portare una svolta con l’arrivo di aria fredda dalla Russia. Non sarebbe la prima volta che accade e sappiamo bene che febbraio può essere un mese particolarmente rigido. Non ci resta che attendere, potrebbero esserci sorprese.