Un inverno anomalo
Il clima invernale che ci aspettavamo sembra essere in pericolo. Le previsioni meteo per la terza decade di gennaio non sono affatto incoraggianti per gli amanti del freddo e della neve. Un potente campo di alta pressione sta per prendere il sopravvento sul Mediterraneo, portando con sé temperature insolitamente elevate per il periodo. Ma quali sono le cause di questo drastico cambiamento climatico?
Vortice polare determinante
Il vortice polare, un fenomeno atmosferico che si verifica nelle regioni polari, sta per rafforzarsi notevolmente a partire da lunedì. Questo rafforzamento avrà come conseguenza lo spostamento degli anticicloni subtropicali verso l’Europa centro-meridionale. Quando il vortice polare si intensifica e si chiude su se stesso, le ondate di freddo tendono a diminuire, lasciando spazio a masse d’aria più calda che si espandono facilmente.
Terza decade da incubo invernale
Le previsioni per la terza decade di gennaio non sono favorevoli per chi sperava in un clima invernale. L’arrivo dell’anticiclone porterà un aumento delle temperature, soprattutto in montagna. Tuttavia, nelle pianure e nelle valli, le inversioni termiche e l’irraggiamento notturno potrebbero mantenere un’atmosfera parzialmente invernale, specialmente di notte, con la formazione di nebbie e nubi basse.
Repentino aumento termico
Nei luoghi dove il sole riuscirà a farsi strada, come in collina e in montagna, si assisterà a un significativo aumento delle temperature. Si prevede che i termometri possano facilmente superare i 15 o 16 gradi Celsius per diversi giorni consecutivi, almeno dal 22 al 27 gennaio. Questo fenomeno interesserà non solo l’Italia, ma anche l’Europa centrale e la penisola iberica, con anomalie termiche che potrebbero raggiungere i 10 o addirittura 12 gradi Celsius al di sopra delle medie stagionali.
Attesa per fine mese!
Per assistere a un cambiamento di scenario, sarà necessario attendere almeno la fine di gennaio. Si prevede un ritorno del freddo da est verso la nostra penisola, che potrebbe portare neve a bassa quota nelle regioni adriatiche e nel sud. Tuttavia, al momento si tratta solo di previsioni meteo a lungo termine che necessitano di ulteriori conferme o smentite nei prossimi giorni.
Impatto sulle attività invernali
Questo inaspettato aumento delle temperature avrà sicuramente un impatto sulle attività invernali, come lo sci e il turismo montano. Le stazioni sciistiche potrebbero trovarsi a fronteggiare una carenza di neve, con conseguenze economiche non trascurabili. Inoltre, l’assenza di un clima invernale adeguato potrebbe influenzare negativamente la biodiversità e gli ecosistemi montani, già messi a dura prova dai cambiamenti climatici.
In conclusione, le previsioni meteo per la terza decade di gennaio non sono promettenti per chi ama l’inverno e le sue caratteristiche atmosfere. Un potente anticiclone sta per portare temperature insolitamente elevate, mettendo a rischio le attività invernali e l’equilibrio degli ecosistemi. Non ci resta che attendere la fine del mese per capire se ci sarà un ritorno del freddo o se dovremo adattarci a un inverno diverso dal solito.