Le fluttuazioni climatiche in Italia: tra freddo invernale e calore anomalo
Nelle ultime analisi meteorologiche, si è discusso della possibilità di un ritorno del freddo nel Mediterraneo, in particolare in Italia, tra la fine della settimana corrente e l’inizio della prossima. Sebbene si preveda un abbassamento delle temperature, questo non sarà particolarmente marcato e si potrà considerare come un normale abbassamento termico per il periodo invernale, con valori leggermente inferiori alla media stagionale.
Freddo in arrivo nel week-end
Il Nord Italia sarà la regione più colpita da questo calo termico, soprattutto durante le ore notturne e all’alba, quando le inversioni termiche e l’irraggiamento notturno in presenza di cielo sereno faranno sentire maggiormente il freddo. Si prevedono, infatti, temperature minime che potrebbero scendere fino a -2 o -3 °C in molte aree della Val Padana, nelle valli alpine e prealpine, nonché nelle zone interne del Centro Italia durante le notti di sabato e domenica.
Ritorno rapido del tepore su mezza Italia
Dopo questa breve fase più fredda, si assisterà a un rapido ritorno di correnti più miti provenienti da sud-ovest, ovvero dal Nordafrica. Intorno al 18 e 19 gennaio, si attende l’arrivo di correnti di libeccio che porteranno con sé aria più calda nordafricana verso il Mediterraneo.
Di conseguenza, le temperature inizieranno a risalire in modo significativo su gran parte del centro-sud e sulle isole maggiori, superando le medie stagionali di 8 o addirittura 10 gradi. Si prevedono, infatti, temperature massime che potrebbero raggiungere i 20 o 21 °C lungo le regioni adriatiche, dalle Marche alla Puglia, su buona parte del Sud e sulle isole maggiori, tra il 18 e il 20 gennaio.
Questa situazione di calore anomalo, ormai non più rara nel Mediterraneo, tende a neutralizzare qualsiasi tentativo di ondata di freddo di raggiungere la nostra penisola.
Altro caldo in terza decade
E non è tutto, poiché si prevede che queste anomalie termiche possano ripresentarsi anche nella terza decade di gennaio, in particolare tra il 23 e il 25 del mese, quando si attendono nuove correnti calde da sud-ovest. Nel frattempo, ovvero tra il 20 e il 22 del mese, potrebbe verificarsi una breve ondata di freddo più intenso, ma di questo si discuterà più approfonditamente nei prossimi aggiornamenti meteorologici.
In conclusione, l’Italia si appresta a vivere un periodo di fluttuazioni climatiche, con un alternarsi di brevi fasi fredde seguite da rialzi termici significativi e anomali per il periodo invernale. Un fenomeno che, oltre a influenzare la vita quotidiana dei cittadini, pone interrogativi sulle dinamiche climatiche in atto e sulla loro evoluzione futura.