Il clima in Italia e in Europa centro-occidentale
Da oltre quindici giorni, l’Italia e l’Europa centro-occidentale sono sotto l’influenza di un’alta pressione che ha portato a un periodo di tempo stabile, con solo qualche breve interruzione dovuta a perturbazioni che hanno causato un lieve abbassamento delle temperature. Tuttavia, il freddo che si percepisce nelle città italiane al mattino non è il tipico freddo invernale, poiché mancano le ondate di freddo provenienti da zone come l’Artico, l’Europa orientale o il Nord Atlantico.
L’inversione termica
Il freddo che si avverte, specialmente all’alba in Val Padana, nelle valli alpine e prealpine, e nelle zone interne dell’Appennino, è dovuto all’alta pressione che favorisce il fenomeno dell’inversione termica. In condizioni di cielo sereno e assenza di vento, il suolo perde calore rapidamente durante la notte a causa dell’irraggiamento. Questa perdita di calore è limitata alle aree pianeggianti, dove l’aria fredda e più pesante tende a ristagnare. In alta quota, invece, le temperature rimangono più costanti, creando una situazione curiosa con aria gelida a livelli più bassi e temperature più miti in quota.
Contrasto tra Val Padana e zone montuose
In Val Padana, si registrano spesso temperature notturne sotto lo zero, con formazione di brina e gelate, mentre in collina e in montagna le temperature notturne difficilmente scendono sotto i 10 gradi Celsius. Di giorno, con il sole che illumina le montagne delle Alpi e dell’Appennino, le temperature possono superare anche i 15 gradi Celsius, simulando un clima di tarda primavera. Questa è la vera anomalia climatica che sta interessando la nostra penisola e l’Europa centro-occidentale da diverse settimane.
Il ”freddo finto” al Nord
Freddo finto al Nord?
Il freddo in Val Padana può essere considerato “finto“, nel senso che non è il risultato di vere irruzioni fredde dal nord, ma è causato dalla perdita di calore notturna dovuta all’alta pressione. Questo tipo di freddo non corrisponde al vero freddo invernale, che dovrebbe essere caratterizzato da aria più pura e secca proveniente dai quadranti settentrionali. Invece in questo caso l’aria fredda che si accumula nei bassi strati, specialmente al Nord, favorisce la formazione di nebbie che traggono accumuli di inquinanti e particelle dannose per la salute.