Un inverno di contrasti climatici in Europa
L’Europa orientale e la Scandinavia stanno vivendo una delle ondate di freddo più intense degli ultimi anni, con temperature che hanno toccato valori estremamente bassi, scendendo al di sotto dei -20/-30°C. Questo fenomeno meteorologico è senza dubbio di grande impatto e di natura eccezionale, e sta mettendo a dura prova le popolazioni di queste aree geografiche.
Il clima mite nel Mediterraneo
Nonostante la situazione critica nel Nord Europa, è importante evidenziare che un simile gelo non interesserà il Mediterraneo. Anzi, le previsioni meteo indicano che per almeno altri 10 giorni si assisterà a condizioni climatiche più simili a quelle autunnali o primaverili, con temperature decisamente più miti rispetto a quelle invernali.
Il rovescio della medaglia: lo paghiamo noi!
La situazione estrema che si sta verificando in una parte dell’Europa rappresenta il rovescio della medaglia di un equilibrio termodinamico che si deve stabilire nel continente. Quando si verificano masse d’aria così fredde e di grandi dimensioni, è più probabile che queste si spostino verso l’oceano Atlantico piuttosto che verso il Mediterraneo. La direzione presa dal gelo non è casuale, ma è dettata da un gioco di equilibri che coinvolge l’intera Europa.
Un gioco di equilibri
Perché l’aria fredda possa raggiungere l’Italia, è necessaria una risposta altrettanto significativa di aria calda subtropicale verso le alte latitudini. Tuttavia, nei prossimi giorni questa risposta non si verificherà, e di conseguenza il gelo non avrà la forza di spingersi fino al Mediterraneo. Pertanto, il freddo sarà costretto a muoversi verso l’Atlantico, passando principalmente sull’Europa settentrionale.
Le dinamiche atmosferiche e le loro conseguenze
NAO positiva da metà gennaio
Quando l’aria fredda si riversa sull’oceano Atlantico, si sviluppano vaste aree di bassa pressione che trasportano aria più calda subtropicale verso il Mediterraneo. Questo fenomeno è noto come NAO (Oscillazione Nord Atlantica) positiva, una situazione caratterizzata da ampie depressioni sull’Atlantico e da alte pressioni relativamente miti sul Mediterraneo.
Aria mite in arrivo
In conclusione, tra il 16 e il 20 gennaio è molto probabile che l’Italia sperimenti temperature più miti, provenienti dal Nord Africa. Mentre il gelo continuerà a dominare il Nord Europa e la Scandinavia, in Italia si registreranno temperature nettamente più elevate, localmente oltre i 17-18 gradi, specialmente intorno al 18-20 gennaio.