Previsioni meteo per la seconda metà di Gennaio
Le ultime analisi effettuate dai centri di previsione meteo non lasciano presagire un clima tipicamente invernale per i prossimi giorni. L’unico accenno di freddo lo avremo all’inizio della settimana sul lato Adriatico, nel Sud e poi tra mercoledì e giovedì al Nord, dove è previsto l’arrivo di una perturbazione di origine atlantica che si muoverà sopra uno strato di aria fredda ancora presente nei bassi strati atmosferici.
Un aumento delle temperature a metà mese
Per il resto, il clima che ci attende sarà ben lontano da quello invernale: si prevede infatti che tra il 17 e il 18 gennaio le temperature subiranno un incremento repentino in tutto il Centro, il Sud e le isole maggiori, raggiungendo valori vicini ai 20 o 21 °C. Una situazione simile è attesa anche per la terza decade di gennaio, che sembra orientarsi verso condizioni più tipiche della primavera che dell’inverno.
Le previsioni per la fine del mese
Come già anticipato in precedenti analisi, sembra che tra il 21 e il 26 gennaio il vortice polare si rafforzerà notevolmente, portando sull’Italia gli anticicloni subtropicali e, di conseguenza, temperature ben al di sopra delle medie stagionali. In questo periodo, quindi, potremmo assistere a giornate stabili e a temperature che superano i 20 o 22 °C, come se fossimo già in primavera.
Le incognite del clima invernale
La possibilità di freddo e neve
Ma allora, ci si può aspettare un ritorno del freddo e della neve a bassa quota in questo inverno così anomalo? Dalle tendenze attuali, sembrerebbe che la stagione invernale stia rapidamente volgendo al termine prima ancora di aver preso pienamente piede. Tuttavia, è bene ricordare che di solito il mese di febbraio è quello che potenzialmente può portare le maggiori ondate di freddo.
L’incertezza delle previsioni a lungo termine
Questo non significa che il prossimo febbraio sarà caratterizzato da freddo e neve a bassa quota, ma è praticamente impossibile fare previsioni affidabili per un periodo che superi i 20-30 giorni. Considerando che tra febbraio e marzo l’inverno può ancora mostrare il suo lato più rigido in Italia, è meglio non dare per conclusa la stagione invernale.
Un possibile cambiamento climatico a fine gennaio
Secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli meteorologici, dopo il periodo di mitezza previsto tra il 21 e il 26 gennaio, potrebbe aprirsi una fase più fredda a causa dell’espansione dell’alta pressione sull’Atlantico settentrionale. Questa ipotesi non è infondata, ma rappresenta un possibile allentamento del vortice polare dopo il suo rinforzo nei giorni precedenti. Non è escluso che nei giorni della merla, tradizionalmente i più freddi dell’anno, l’inverno possa tornare a farsi sentire con forza sulla nostra penisola.