Un inverno insolito per l’Europa centro occidentale
L’Europa centro occidentale sta attraversando un periodo climatico fuori dal comune, caratterizzato da un anticiclone subtropicale che da oltre dieci giorni sta influenzando il clima del continente. Il cuore più caldo di questa massa d’aria si posiziona sulla penisola iberica, dove si sono registrate temperature straordinariamente alte per il mese di gennaio.
Record di caldo in Europa a gennaio
Un caso emblematico di questa situazione è il record di temperatura raggiunto a Gavarda, una località della Comunità Valenciana in Spagna, dove il 25 gennaio si sono raggiunti i 30,7 °C. Questo valore rappresenta la temperatura più alta mai registrata in Europa nel mese di gennaio, un dato che evidenzia l’eccezionalità dell’anticiclone africano che sta interessando l’Europa centro occidentale. Le anomalie termiche non si limitano alle aree urbane, ma si estendono anche alle zone montuose, dove lo zero termico ha raggiunto i 4000 metri di altitudine sulla penisola iberica e i 3000 metri sulle Alpi occidentali e in Sardegna.
Il cambiamento climatico e le anomalie meteo
Queste condizioni meteorologiche sono decisamente atipiche per il mese di gennaio e per la stagione invernale in generale. Anticicloni di tale intensità, specialmente in quota, sarebbero inusuali persino durante l’estate. Questo scenario è una chiara manifestazione del cambiamento climatico che sta interessando il pianeta a livello globale.
Inversione termica in Italia
In alcune regioni italiane, come la Val Padana, il calore e la mitezza non sono così evidenti a causa del fenomeno dell’inversione termica. Negli ultimi giorni, infatti, si sono registrate temperature minime anche al di sotto dello zero, con brinate e gelate in molte città del nord Italia. Tuttavia, è importante sottolineare che si tratta di un fenomeno temporaneo che maschera la reale situazione atmosferica: l’aria più fredda viene compressa verso il suolo, mentre in quota le temperature sono significativamente più alte, superando i 10 °C fino a 1500 metri di altitudine.
Persistenza dell’anticiclone nordafricano
L’inversione termica, quindi, può nascondere temporaneamente il problema principale che si verifica in quota a causa dell’anticiclone nordafricano. Non si stanno verificando ondate di freddo o gelo, anzi, i cieli sono sereni quasi ovunque, ad eccezione delle nebbie che si formano negli strati bassi dell’atmosfera. Questa situazione anomala è destinata a persistere anche nei prossimi giorni, probabilmente fino al 4 febbraio, a causa di un anticiclone che rimarrà ancorato all’Europa meridionale.