Il ritorno dell’inverno
Il nuovo anno ha portato con sé un cambiamento significativo nelle condizioni meteorologiche, con l’arrivo di un clima più freddo e tipicamente invernale a partire dall’Epifania. Le proiezioni attuali indicano che la seconda metà della stagione potrebbe riservare ulteriori sorprese, con un inverno che si preannuncia più intenso rispetto alle settimane precedenti. Nonostante non si prevedano condizioni estreme di neve e gelo su tutto il territorio italiano, è probabile che si verifichino episodi di freddo più marcato.
Attualmente ci troviamo in una fase di attesa, osservando con attenzione l’evoluzione delle tendenze climatiche. Questo è un momento decisivo: molti avevano prematuramente dato per concluso l’inverno dopo un Natale insolitamente caldo, ma la stagione fredda ha ancora molto da offrire.
Un inverno ancora pieno di sorprese
Ogni giorno analizziamo mappe e previsioni stagionali, cercando di interpretare le possibili evoluzioni del tempo. Queste previsioni, o meglio ipotesi, sono basate su supposizioni e richiedono un monitoraggio costante a causa delle continue variazioni atmosferiche. Fino ad ora, un freddo intenso è stato assente in gran parte dell’Italia, ma la stagione invernale non è ancora giunta a metà.
Quest’anno, l’inverno sembra offrire più possibilità rispetto agli anni precedenti, come dimostra la situazione attuale in oltre metà dell’Europa, colpita da gelo e neve come non si vedeva da tempo. Resta da vedere se queste aspettative saranno soddisfatte, soprattutto in merito a una possibile intensa ondata di freddo che potrebbe interessare il nostro Paese.
Non è certo che l’Italia ne sarà direttamente interessata, ma c’è una tendenza più favorevole dovuta al permanere di una certa debolezza del Vortice Polare, sia in stratosfera che in troposfera, che aumenta le probabilità di correnti d’aria fredda verso le nostre regioni. Le ultime previsioni indicano che la fase invernale attuale potrebbe attenuarsi a metà mese, con l’Italia che potrebbe sperimentare un clima più mite. Tuttavia, questo flusso temperato contrasta con il freddo che continuerà a persistere nelle alte latitudini europee.
Le prospettive per le prossime settimane
Dopo questo intervallo di tempo più mite, il panorama invernale potrebbe ravvivarsi nella terza decade di gennaio o da inizio febbraio, con un aumento della possibilità di ulteriori discese di masse d’aria gelida verso l’Europa e il Mediterraneo. L’arrivo di queste correnti fredde sul Mare Nostrum potrebbe generare forti contrasti e favorire la formazione di cicloni carichi di neve. Potremmo quindi assistere a eventi meteorologici notevoli, con la possibilità di un evento storico o comunque insolito rispetto agli ultimi anni.
Riflettendo sugli ultimi inverni, che si sono rivelati deludenti non solo in Italia ma in tutta Europa, ci si chiede se questa tendenza si ripeterà quest’anno. Sembra improbabile, dato che le condizioni atmosferiche attuali sono diverse. Il Vortice Polare non è così forte come lo era l’anno scorso e quello che sta accadendo in questi giorni in Europa lo dimostra pienamente.
Finora, il grande gelo si è concentrato a nord e poi nell’Est, con il Buran che, partendo dalla Russia, si è arrestato nei paesi orientali del Continente. La circolazione zonale atlantica ostacola l’avanzata dell’aria gelida verso l’ovest, ma questo può essere un indizio di un inverno che potrebbe improvvisamente palesarsi in modo estremo proprio quando nessuno se lo aspetterebbe.