Un cambiamento climatico in arrivo
L’Europa e l’Italia stanno per vivere una svolta nelle condizioni meteorologiche. Dopo un periodo caratterizzato da temperature insolitamente elevate, con valori che hanno raggiunto i 22-24°C nel Sud Italia e nel medio-basso Adriatico tra il 5 e il 7 Febbraio, si prevede un’imminente inversione di tendenza.
La fase di clima mite, quasi primaverile, che ha contraddistinto l’inizio di Febbraio, sarà interrotta dal ritorno delle perturbazioni atlantiche. Queste ultime metteranno fine al dominio dell’alta pressione e introdurranno condizioni meteorologiche più tipiche della stagione invernale.
Il ritorno del maltempo
A partire dal 9 Febbraio, il maltempo tornerà a essere il protagonista in tutta Italia, portando con sé un calo graduale ma inarrestabile delle temperature. Questa transizione segnerà la fine di un periodo di calore eccezionale che ha caratterizzato i primi giorni di Febbraio, riportando il paese a condizioni più tipicamente invernali, con piogge e, nelle zone montuose, le prime nevicate di rilievo dopo un lungo periodo di assenza.
L’arrivo dell’aria fredda artico-scandinava
Nonostante il maltempo rappresenti un ritorno alla normalità climatica invernale, il vero protagonista delle previsioni a medio termine è l’atteso arrivo del freddo artico. Verso metà febbraio, il rafforzamento degli anticicloni sull’Atlantico e sulla Gran Bretagna potrebbe aprire le porte alla discesa di masse d’aria gelida artico-scandinava verso l’Italia.
Questo cambiamento porterà a un deciso abbassamento delle temperature e, potenzialmente, a nevicate anche a quote basse.
Le conseguenze del freddo artico
Le possibili nevicate a quote basse
L’arrivo dell’aria fredda artico-scandinava potrebbe avere effetti notevoli sul clima italiano, non solo per quanto riguarda le temperature ma anche per le precipitazioni. Il calo delle temperature previsto potrebbe infatti favorire la formazione di nevicate anche a quote relativamente basse, in particolare sul versante adriatico, più esposto alle correnti fredde provenienti da nord-est. La neve cadrà abbondante sia sulle Alpi che sull’Appennino.
Per ora fermiamoci qui e non andiamo oltre: prendiamo tutto ciò che vien giù dal cielo, in quanto ne abbiamo realmente bisogno.