Un meteo movimentato a fine febbraio
Il mese di febbraio si sta concludendo con un meteo particolarmente agitato, caratterizzato da condizioni perturbate che stanno interessando gran parte dell’Italia. Questa situazione è causata principalmente dall’influenza di un vortice ciclonico che si trova sul Mar Tirreno.
Il vortice in questione rimarrà attivo per diversi giorni, alimentandosi sulle acque tiepide del Mediterraneo e provocando condizioni di maltempo estese su vasta parte del territorio italiano. Nelle ultime giornate di febbraio, il centro-sud, che attualmente sta vivendo una pausa più asciutta, sarà nuovamente coinvolto da piogge e temporali di forte intensità tra il 28 e il 29 febbraio. Al contrario, il nord del paese vedrà un parziale miglioramento delle condizioni meteo.
La situazione a inizio marzo
Il vortice tenderà a dissolversi molto lentamente nei giorni successivi, portando ancora disturbi meteorologici soprattutto al centro-sud all’inizio di marzo. Tuttavia, non ci sarà molto tempo per riprendersi. La porta atlantica rimarrà aperta, permettendo l’arrivo di nuove perturbazioni che raggiungeranno l’Italia, portando ancora maltempo.
Secondo le previsioni dei modelli meteo, una nuova estesa perturbazione potrebbe entrare in scena tra il 3 e il 4 marzo, portando piogge, temporali e una nuova significativa quantità di neve sulle Alpi, a quote interessanti.
Prospettive future
L’inizio di marzo si preannuncia quindi ricco di precipitazioni, un cambiamento rispetto alla lunga assenza di queste ultime durante gran parte dell’inverno. Si prevede che, almeno fino al 5-6 marzo, il contesto rimarrà instabile e perturbato, rendendo improbabile un ritorno dell’alta pressione sul Mediterraneo prima di questa data.
La persistenza di queste condizioni atmosferiche richiede una particolare attenzione. Sebbene la pioggia sia preziosa, soprattutto dopo un lungo periodo di siccità, gli effetti combinati di piogge intense, temporali e nevicate possono comportare rischi e criticità non indifferenti per il nostro territorio, noto per essere fragile dal punto di vista idro-geologico.